(AGENPARL) – ven 15 dicembre 2023 De Luca (M5s) chiede l’accesso agli atti “per avere i dati sulle
prescrizioni mediche e confrontarli con le prestazioni realmente erogate”
(Acs) Perugia, 15 dicembre 2023 – “Solo la presidente Tesei e l’assessore
Coletto non si sono accorti che ormai il diritto alla cura in Umbria è quasi
del tutto compromesso. Avevamo chiesto chiarezza sui dati relativi alle
prescrizioni mediche richieste per ogni esame e non solo quelle pervenute al
CUP. Invece le dichiarazioni della presidente della Regione e dell’assessore
veneto alla sanità umbra forniscono una distorta rappresentazione della
realtà, negando il problema. La stessa Corte dei Conti giusto un anno fa
aveva messo nero su bianco come “il diritto alla salute dei cittadino umbro
da compromesso rischiava di essere negato”.
“Un anno dopo – prosegue De Luca – la situazione non è certo migliorata,
anzi. La lista di attesa è un limbo indefinito nel quale gli umbri che
devono prenotare risonanze magnetiche e altri esami diagnostici urgenti
rimangono a galleggiare senza alcuna garanzia. Anche dinanzi a sintomi di
patologie che possono portare alla morte, per ottenere un esame o una visita,
i cittadini sono costretti a scegliere se aspettare mesi, con il rischio di
compromettere il proprio quadro clinico, oppure pagare la sanità privata.
L’obiettivo dell’emendamento al Defr respinto dalla maggioranza era proprio
abbattere i tempi di attesa e garantire il recupero delle prestazioni. Tutto
questo attraverso un sistema di monitoraggio più efficace, inclusivo di
prenotazioni telefoniche e tramite sportello, tenendo conto del momento in
cui il paziente riceve la prescrizione medica. In questo modo sarebbe stato
possibile superare le criticità dovute alla mancata presa in carico del
paziente che viene invitato dal call center del CUP ad effettuare ulteriori
chiamate in caso di non disponibilità. Nella risposta alle nostre
sollecitazioni, la presidente Tesei e l’assessore Coletto invece continuano a
prendere in considerazione dati che non rappresentano la realtà. Quante
persone non vengono prese in carico dal sistema perché ‘con libera
scelta’ vengono invitate a richiamare il CUP a fronte della mancanza di
posti? Quante persone rinunciano a prenotare un esame perché si sentono dire
dal CUP che non ci sono posti e vanno direttamente dal privato? Solo una
valutazione attenta e trasparente dei dati permetterebbe una reale
comprensione del fenomeno”.
“Visto il muro di gomma che ci troviamo davanti – conclude – ho inoltrato
una richiesta di accesso atti per avere i dati sulle prescrizioni mediche,
per poterli così confrontare con le prestazioni realmente erogate. La vera
trasparenza richiede la pubblicazione integrale dei dati, come proponeva
l’emendamento respinto dalla maggioranza. Sempre più persone nella nostra
regione sono costrette a scegliere se curarsi o pagare le bollette. Non
possiamo continuare a prenderci in giro”. RED/PG
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/76352