(AGENPARL) – gio 14 dicembre 2023 Nota di Tommaso Bori (Pd)
(Acs) Perugia, 14 dicembre 2023 – “Scongiurare la chiusura e il
trasferimento in un altro territorio dell’ambulatorio di Colposcopia di
Umbertide, struttura di riferimento della zona nord di Perugia e di tutta
l’Alta Umbria”. Così Tommaso Bori (Pd-vicepresidente commissione
Sanità), in una nota congiunta con il gruppo consiliare del Pd di Umbertide,
annunciando una interrogazione alla Giunta per sapere “se e come
l’Esecutivo regionale intende attivarsi con la direzione della Usl Umbria 1
per scongiurare la chiusura e il trasferimento del servizio e se siano state
prese in considerazioni soluzioni alternative per mantenere il presidio sul
territorio”.
“L’ambulatorio di colposcopia di Umbertide è stato inaugurato nel 2012
– spiega Bori – ed è una struttura di rilievo perché permette di
sottoporre le donne agli esami di approfondimento necessari in caso di esito
positivo allo screening gratuito per la prevenzione del tumore al collo
dell’utero. Si tratta di un servizio che pone l’attenzione sulla
prevenzione attraverso il percorso che va dallo screening gratuito fino alla
diagnosi, terapia e follow up. Il tumore della cervice uterina, come
riconosciuto dall’Organizzazione mondiale della sanità, è causato
dall’infezione virale causata dal papilloma virus. L’infezione, in alcuni
casi, può portare il tumore della cervice uterina a partire da alterazioni
cellulari che, nella maggior parte dei casi, regrediscono spontaneamente. In
una piccola parte invece progrediscono fino a diventare un tumore invasivo.
Va da sé dunque che la prevenzione tempestiva con programmi di screening che
consentano di identificare le lesioni precancerose e di intervenire prima che
evolvano in carcinoma risulta fondamentale”.
“Il Centro di colposcopia di Umbertide – conclude Tommaso Bori – svolge
un ruolo preventivo, ma anche di assistenza diagnostica e followup. Qui
vengono effettuate interruzioni volontarie di gravidanza, biopsie cervicali e
somministrata la RU 486 in regime sia ambulatoriale che chirurgico. Nel 2023
sono 576 le colposcopie praticate, 23 Ivg chirurgiche, 74 farmacologiche e
117 biopsie cervicali. Il trasferimento del servizio sarebbe dunque un danno
per tutto il territorio, oltre che per il sistema sanitario regionale”.
RED/mp
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/76347