(AGENPARL) – mer 13 dicembre 2023 *SI RINVIA IL TESTO, con modifica ALLA TERZA RIGA (valore dell’ISEE, rpt:
valore)*
*canoni locazione alloggi edilizia residenziale sociale, Giunta regionale
preadotta nuovo regolamento con modifica criteri di calcolo. assessore
Melasecche: riforma che tutela le famiglie più bisognose, frutto
dell’accordo raggiunto dalla Regione con sindacati inquilini ed ATER *
(aun) – Perugia, 13 dic. 023 – Introduce un nuovo meccanismo di calcolo del
canone di locazione degli alloggi di edilizia residenziale sociale
pubblica, non più incentrato esclusivamente sul valore dell’ISEE come
stabilito dalla normativa del 2019, il nuovo regolamento in materia
preadottato oggi dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle
Politiche della casa Enrico Melasecche.
“Un giusto algoritmo di calcolo – spiega l’assessore – che garantirà ai
nuclei familiari più bisognosi una casa con canoni di affitto maggiormente
equi, superando in maniera strutturale le inaccettabili distorsioni
derivanti dall’applicazione secca dell’ISEE prevista dalla Giunta regionale
precedente e alle quali fino a tutto il 2023 abbiamo fatto fronte *con un
calmiere in regime transitorio al fine di scongiurare pesanti conseguenze
economiche per le famiglie* già gravate da crisi e aumenti di costi
energetici e prezzi”.
“Una riforma di grande valenza sociale – prosegue l’assessore – alla
quale siamo pervenuti grazie all’ottimo lavoro svolto al Tavolo tecnico fra
Regione, sindacati degli inquilini ed ATER, l’Azienda territoriale per
l’edilizia residenziale pubblica, da me istituito per affrontare le tante
problematiche degli affittuari e concordare una ipotesi di modifica del
regolamento regionale del 2019. E proprio l’accordo raggiunto al Tavolo
nell’agosto scorso, prendendo in considerazione le richieste dei sindacati
degli inquilini, approfondite in riunioni con l’ATER, è alla base del nuovo
Regolamento”.
In particolare, nella disciplina preadottata oggi dalla Giunta regionale
relativa a “Criteri, parametri e modalità per la determinazione dei canoni
di locazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Sociale pubblica” è
stata innalzata la fascia ISEE di “protezione sociale” a 6500 euro
(rispetto al precedente valore di 6mila euro), così da ampliare il numero
dei nuclei familiari maggiormente disagiati cui viene applicato il canone
di affitto più basso.
Per evitare sperequazioni e penalizzazioni, è prevista inoltre una
divisione in sottofasce all’interno dell’area “amministrata” con una
particolare attenzione riservata alle famiglie con un solo componente
(fascia di ISEE da 6500 a 12000).
I nuclei assegnatari vengono raggruppati in tre aree omogenee come segue:
a) L’Area di Protezione Sociale (PS): ricomprende le famiglie
economicamente più deboli che presentano un ISEE minore o uguale a 6500
euro, per le quali il canone è commisurato esclusivamente all’indicatore
ISEE senza tenere conto del canone oggettivo dell’alloggio. L’area di
protezione sociale è ripartita in due sottofasce:
1. ISEE minore o uguale a 3000 euro con un canone annuo fisso pari ad €
600,00 (€ 50,00 canone mensile);
2. ISEE maggiore di 3000 euro e minore o uguale a 6500 euro con un canone
annuo pari all’11% dell’ISE_ERP (*il nuovo meccanismo di calcolo*) con un
canone annuo minimo pari ad € 780,00 (€ 65,00 canone mensile).
b) L’Area Amministrata (AA): ricomprende gli assegnatari che hanno un ISEE
superiore al limite dell’Area di protezione sociale ed inferiore o uguale
al limite per la permanenza negli alloggi di ERS pubblica (€ 30.000).
Per quest’Area il canone di locazione è determinato sommando una quota
percentuale del canone oggettivo dell’immobile locato, determinato in base
a vari parametri, con una quota percentuale dell’ISE_ERP del nucleo
familiare.
Per garantire la massima gradualità del canone applicato rispetto alla
situazione economica della famiglia assegnataria, questa Area è ripartita
in tre sottofasce (A1 – A2 – A3).
c) L’Area di Decadenza (AD): ricomprende i nuclei familiari che superano il
limite per la permanenza negli alloggi di ERS pubblica (€ 30.000,00). Può
essere convenzionalmente definita come un’Area di “parcheggio” in attesa di
uscire dal patrimonio di ERS pubblica, in quanto, secondo la normativa
regionale, qualora la capacità economica dei nuclei assegnatari
appartenenti a tale Area permanga al di sopra del limite per tre anni,
anche non consecutivi, negli ultimi cinque anni, il Comune è tenuto a
dichiarare la decadenza dall’assegnazione, anche su richiesta dell’ATER
regionale.
Per le ultime due sottofasce dell’Area Amministrata (A2, con ISEE
maggiore di 12000 euro e minore o uguale a 20000 euro, A3 con ISEE maggiore
di 20000 euro e minore o uguale a 30000 euro) e per l’Area di Decadenza,
sono stati previsti limiti massimi del canone di locazione. Una previsione
che non era presente nel precedente Regolamento regionale n. 7/2019 e
costituiva un ulteriore aspetto critico che ora può così considerarsi
superato.
In particolare, per la fascia Area Amministrata A2 il canone di locazione
annuo non può superare il limite massimo di 4800 euro (400 euro canone
mensile); per la A3 non può essere superato il limite massimo di 5400 euro
annui (450 euro canone mensile). Per gli assegnatari che rientrano
nell’Area di decadenza, il canone di locazione annuale non può essere
superiore a 6000 euro (500 euro canone mensile).
“La riformulazione della disciplina dei canoni di locazione risponde
allo stesso tempo al principio della sostenibilità dei bilanci dell’ATER –
rileva l’assessore Melasecche – Una condizione indispensabile, questa, per
continuare a dare le risposte più efficaci dove la tensione abitativa è
maggiore attraverso l’attuazione del piano concordato dalla Regione e
dall’ATER che, con grande sforzo e un rilevante lavoro, sta consentendo di
incrementare il numero di alloggi da mettere a disposizione, il loro
miglioramento qualitativo anche dal punto di vista energetico, con vantaggi
economici anche per gli assegnatari, così come la rigenerazione urbana e
sociale di alcune periferie cittadine”.
“Rispettando l’impegno assunto all’ultima riunione del Tavolo tecnico –
sottolinea inoltre l’assessore – abbiamo riformulato il Regolamento sui
canoni di locazione entro dicembre. Ora l’iter prosegue con la trasmissione
alla competente Commissione dell’Assemblea Legislativa per il parere
obbligatorio ma non vincolante ed auspichiamo un pronunciamento in tempi il
più possibile ravvicinati, così da poter applicare già da inizio 2024 la
nuova normativa”.