(AGENPARL) – mar 05 dicembre 2023 *Melasecche: “Frecciarossa per l’Umbria all’insegna del pragmatismo e dei
risultati. Rompere l’isolamento, acquisendo sempre il massimo del possibile
al minimo costo e ottenendo così contratti scontatissimi, nuovi treni,
nuove stazioni ad alta velocità. Fatti non parole, come non mai”*
(aun) – Perugia, 05 dic. 023 – “La Regione Umbria, penalizzata pesantemente
da scelte autostradali e ferroviarie storicamente marginalizzanti, affronta
oggi le sfide legate anche ai servizi ferroviari ad Alta Velocità con
l’obiettivo di migliorare i collegamenti verso il Nord e il Sud del Paese,
con la giunta Tesei che informa le proprie strategie alla massima possibile
razionalità, non disgiunta da altrettanta determinazione”.
Così Enrico Melasecche, Assessore regionale alle Infrastrutture e
Trasporti, che prosegue: “Poiché il settore delle Infrastrutture e dei
Trasporti è molto complesso e specialistico, occorre periodicamente fare il
punto della situazione per evitare che la disinformazione trovi terreno
fertile nel provincialismo, parente stretto del populismo, producendo danni
rilevanti nella pubblica opinione, fuorviata talvolta da esperti da
baraccone, pifferai magici ed un chiacchiericcio da bar che rischia di
confondere le idee ai cittadini. In questi quattro anni di legislatura si è
innanzitutto difeso e migliorato l’unico servizio ereditato a livello
sperimentale dalla giunta precedente, quello dell’arretramento fino a
Perugia di un preesistente treno AV che da Arezzo era diretto a Milano,
mantenendo invariati gli orari della tratta Arezzo-Milano, con partenza da
Perugia nel primissimo mattino e ritorno in tarda serata. Lo abbiamo
migliorato circa due anni fa, sostenendo una battaglia non semplice per
ottenere la fermata di Terontola, per meglio servire i nostri comuni
dell’Alto Trasimeno, ma anche per raccogliere una maggiore utenza dalla Val
di Chiana che ci avrebbe consentito di abbattere nel tempo il costo allora
molto elevato, ulteriormente aumentato nei due anni della pandemia a causa
del forte decremento dell’utenza e dell’incremento del costo dell’energia”.
“A partire dal 2022 – prosegue l’Assessore Melasecche – la nostra azione
ha riscontrato un crescente successo con un aumento incoraggiante nel
numero dei passeggeri, che consente alla Regione un abbattimento del 75%
del costo massimo precedente, passato gradualmente nella trattativa in
contratto per il 2024, un notevole successo che costituisce il presupposto
fondamentale per poter immaginare nel tempo l’abbattimento totale del costo
per la Regione di questo servizio e la sua definitiva strutturazione. Un
risultato brillante conseguito grazie ad una attenzione continua nella
gestione dei rapporti con Trenitalia, alla capacità di attrarre nuovi
interessi sull’Umbria e quindi nuovi utenti, alla estensione di quel
servizio fino a Torino, infine all’incremento nell’utilizzo di quel treno
di prestigio da parte di una fascia sempre più ampia di popolazione
compresa quella che sale a Terontola”.
“E’ seguito poi un risultato ancor più eccezionale con l’ottenimento per
Terni, unitamente alla Regione Lazio, della fermata del Frecciarossa 1000
ad Orte, stazione alle porte della città dell’acciaio, alle 6,40 del
mattino che porta ternani, viterbesi e reatini in sole 3 h e 7 minuti a
Milano Centrale, servizio che ha ottenuto un successo di numeri elevato,
nonostante qualche predicatore continui a spargere scioccamente veleno
minacciando, con la vittoria dichiarata alle prossime elezioni regionali e
poi a quelle politiche di diventare “padrone del Gruppo Ferrovie dello
Stato” imponendo poi spavaldamente i propri desiderata. Nel corso degli
incontri con il vertice del Gruppo Ferrovie, oltre ad ottenere i
finanziamenti per la modernizzazione della Ferrovia Centrale Umbra che
stiamo riaprendo completamente, abbiamo acquisito la certezza delle linee
guida nazionali volte a ridurre i servizi di Alta Velocità su reti
ferroviarie complementari, come quella umbra, obbligandoci conseguentemente
ad una strategia volta a realizzare proprio sulla Direttissima nuove
stazioni ad Alta Velocità come la Medio Etruria per ottenere vari
Frecciarossa o Italo per i territori dell’Umbria Centro Nord, oltre a
quelli di Arezzo e Siena e, in futuro, l’altra ad Orte, per l’Umbra del
Centro Sud, Viterbo e Rieti”.
Tutto ciò è scritto nel nuovo Piano Regionale dei Trasporti 2023-2032
preadottato dalla giunta. Quarto obiettivo in via di ottenimento è quello
relativo alla trattativa in corso che prevede, dopo la sostituzione della
coppia di treni Freccia Bianca 8851/8852 Roma/Ravenna/Roma con materiale
rotabile Frecciargento.
“Alle nostre richieste di chiarimenti – dichiara ancora l’Assessore
Melasecche – Trenitalia ha sottolineato che l’utilizzo registrato dei treni
Frecciabianca 8851/8852 da parte dei pendolari possessori della Carta Tutto
Treno era decisamente limitato (circa 20 utenti). È stato per contro
evidenziato che tale modifica, consistente nella sostituzione ad oggi del
materiale rotabile, ferma restando l’attuale traccia oraria dei precedenti
FB sostituiti, comporta un notevole miglioramento dello standard
qualitativo del servizio sulla tratta Roma/Ravenna e, in prospettiva, ciò
consentirà, entro pochi mesi, questo è quanto abbiamo chiesto, di integrare
tale servizio con i Frecciarossa in circolazione sulla linea Adriatica, con
evidenti benefici per i collegamenti verso il nord Italia anche per gli
utenti umbri, diventando la Orte Falconara una linea ad Alta Velocità di
Rete con fermate a Foligno, Spoleto e Terni con una ottimizzazione dei
servizi AV verso il sud, agganciandolo ad esistenti collegamenti
Roma–Salerno, in modo da avere una percorrenza della nuova linea per il 70%
ad Alta Velocità massimizzando l’utilità complessiva di tale servizio “a
mercato”. Per quanto riguarda i pendolari la Regione ha comunque
evidenziato la necessità di voler verificare l’esatto numero degli utenti
penalizzati dalla sostituzione del materiale rotabile, ai fini di una
valutazione complessiva del caso”.
“A tutta questa serie di rilevanti passi avanti – conclude l’Assessore
Enrico Melasecche – dobbiamo aggiungere la prossima consegna di 12 treni
Alstom da 200 km/h che consentiranno di sostituire gli attuali treni
regionali, troppo spesso dirottati sulla linea lenta appena si presenta una
perturbazione sulla Direttissima. Condividiamo con le Marche la necessità
di miglioramenti strutturali, graduali ma precisi, sulla linea Orte
Falconara che vedono sia il completamento di vecchi cantieri per il
raddoppio della linea come quello da Campello a Spoleto, sia l’apertura di
nuovi raddoppi nelle Marche ma anche con l’interesse, ribadito di continuo
da entrambe le regioni, e in particolare da parte nostra, per velocizzare
il raggiungimento da parte dell’Umbria della stazione di Ancona, come
quello da parte dei marchigiani nel raggiungere Roma in tempi sensibilmente
più brevi rispetto ad oggi”.