(AGENPARL) – lun 04 dicembre 2023 Direttore responsabile: Francesco Antonio Arcuti
ANNO 44 – N. 262 Lunedì 4 dicembre 2023
(agenzia umbria notizie)
Protciv33
Aggiornamento delle aree a pericolosità e rischio di esondazione
del fiume Nera
(aun) – Perugia 4 dic. 023 – Con Decreto del Segretario Generale
n. 258 del 23 novembre 2023, l’Autorità di Bacino Distrettuale
dell’Appennino Centrale ha approvato la ridefinizione delle aree a
pericolosità e rischio di esondazione del Piano di Assetto
Idrogeologico del fiume Tevere all’interno dell’importante
contesto idrografico del fiume Nera nella conca ternana.
L’aggiornamento riguarda il tratto idrografico tra il ponte
delle Marmore (SS 79 bis) e il ponte della SS 3 bis, per
un’estensione pari a circa 12 km e comprende, in particolare, il
tratto urbano del Comune di Terni dove negli ultimi anni sono
stati realizzati, da parte del Consorzio di Bonifica Tevere Nera,
diversi interventi di mitigazione del rischio idraulico volti a
fronteggiare potenziali scenari d’esondazione.
La revisione delle mappe di pericolosità e di rischio è stata
resa possibile grazie all’acquisizione di nuovi rilievi
topografici e studi idrologico-idraulici di dettaglio condotti
dall’Autorità di Bacino in stretta collaborazione con la Regione
Umbria e il Consorzio di Bonifica Tevere Nera utilizzando le più
avanzate tecnologie oggi disponibili quali droni, lidar e software
di modellazione e simulazione idraulica di ultima generazione. Il
nuovo quadro conoscitivo costituirà un riferimento essenziale per
le conseguenti azioni di tutela, pianificazione e programmazione
del territorio.
Attualmente sono in corso ulteriori specifiche attività di studio
ed aggiornamento su vari contesti del reticolo secondario,
comprendenti i torrenti Stroncone, Tarquinio, Tescino e Pacce
ricadenti nel Comune di Terni, con particolare riferimento ai
tratti delle confluenze col fiume Nera al fine di rappresentare le
particolari connessioni ed interferenze idrauliche.
L’Assessore regionale Enrico Melasecche, con delega alla
Mitigazione del Rischio Idrogeologico e Sismico, sottolinea
“l’assoluta importanza di questo risultato, perseguito con tenacia
da quattro anni dalla attuale giunta regionale, obiettivo atteso
da decenni dal territorio, soprattutto da centinaia di imprese che
insistono nei 12 km interessati dalla realizzazione degli argini e
delle altre opere idrauliche realizzate nel tempo. Abbiamo
incontrato nei primi due anni notevoli difficoltà nel perseguire
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