(AGENPARL) – lun 04 dicembre 2023 Sala Stampa Sacro Convento Assisi
Direttore fra Giulio Cesareo, OFMConv
800 anni dal Natale celebrato da san Francesco a Greccio
L’APERTURA DEI FESTEGGIAMENTI DEL NATALE FRANCESCANO PRESSO LA
BASILICA DI SAN FRANCESCO CON UN FORTE DESIDERIO DI PACE
Venerdì 8 dicembre a partire dalle 17 Santa Messa nella chiesa inferiore, accensione dell’albero e
del videomapping e benedizione e inaugurazione del presepe di sabbia
ASSISI (PG), 4 DIC – Si terrà venerdì 8 dicembre l’apertura dei festeggiamenti natalizi presso la
Basilica di San Francesco in Assisi, che coincide con il culmine delle celebrazioni per il grande
anniversario dell’ottavo centenario del Natale celebrato da san Francesco a Greccio. Alle 17 S.Em.
il Card. Arthur Roche, Prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei
sacramenti, presiederà la Santa Messa nella chiesa inferiore della Basilica, a cui seguirà, come da
tradizione, l’accensione dell’albero di Natale e del videomapping sulla facciata della chiesa
superiore della Basilica insieme alla benedizione e all’inaugurazione del presepe di sabbia. A
chiudere la giornata, alle 21 in chiesa inferiore, sarà il concerto Armonie di pace da Assisi con
canti natalizi tradizionali per organo e voce, diretto da fra Gennaro Becchimanzi, OFMConv, di
cui verrà presentato l’ultimo omonimo libro.
«È interessante – ha dichiarato fra Marco Moroni, OFMConv, Custode del Sacro Convento – che
san Francesco abbia voluto celebrare – 800 anni fa a Greccio – in maniera così speciale proprio il
Natale e non altre feste. Il Natale è la festa dell’incontro per eccellenza: Dio in Gesù si fa
bambino per non spaventare nessuno di noi e poter così incontrare tutti; in questo modo a tutti
coloro che sono disponibili può donare quell’amore che, solo, scalda il cuore e rinnova la vita. In
questo ennesimo Natale segnato dalla violenza nelle nostre città, anzi nel cuore delle nostre famiglie
e all’interno di relazioni affettive, e dalle guerre che distruggono le vita e i sogni di intere
generazioni nel mondo, noi frati del Sacro Convento vogliamo condividere ancora una volta la forza
mite e debole del Natale: chi accetta la sfida di scoprirsi amato e di amare diventa costruttore di
pace. Parlando di costoro Gesù ha detto che saranno chiamati figli di Dio. San Francesco è la
testimonianza concreta, storica, e ancora estremamente attuale, che questo cammino è possibile e,
per questo, è doveroso: sia davvero Natale, tacciano le armi e tornino a parlare gli uomini e le
donne, per cercare e trovare soluzioni giuste e condivise».
L’albero posto nella piazza inferiore di san Francesco è stato donato dalla Valle d’Aosta, a
completamento del ruolo da protagonista che la Regione autonoma quest’anno ha svolto – in
rappresentanza di tutti gli italiani e le italiane – in occasione delle celebrazioni di San Francesco
Patrono d’Italia. Si tratta di un abete rosso alto 15 metri proveniente dal Parco di Castel Savoia in
Gressoney-Saint-Jean che avrebbe potuto danneggiare il muro di cinta del parco con le radici e il
tronco. A questo è legata un’importante iniziativa di carità: quest’anno, infatti, le palline che
addobbano l’albero in piazza portano il nome dei benefattori che con il loro sostegno permetteranno
a tante famiglie in difficoltà di trascorrere un Natale sereno.
Sala Stampa Sacro Convento Assisi
Direttore fra Giulio Cesareo, OFMConv
«A distanza di poco più di due mesi dalle cerimonie del Patrono d’Italia – ha dichiarato il Presidente
della Regione Valle d’Aosta Renzo Testolin -, di cui la Valle d’Aosta è stata quest’anno regione
ospite, la nostra comunità rinnova il proprio legame con Assisi. Donando l’albero di Natale
vorremmo che la vicinanza del popolo valdostano ai valori di San Francesco abbia un’evidenza
particolare, un simbolo visibile, proprio nel cuore di Assisi, nella piazza inferiore della Basilica. In
coincidenza con gli 800 anni dalla celebrazione del Natale di Greccio da parte di san Francesco, che
ha dato il via alla diffusione della tradizione presepe nel mondo, rafforziamo dunque con questo
dono quella che con i cittadini e con i frati di Assisi è ormai diventata una profonda amicizia».
Il presepe realizzato in piazza inferiore rientra nel progetto dello Jesolo Sand Nativity, quest’anno
dedicato alla vita del Santo di Assisi, fonte di ispirazione nell’arte degli incontri. Nel 2018
l’iniziativa era sbarcata a piazza San Pietro in Roma e nel contesto delle celebrazioni per gli 800
anni del Natale di Greccio (1223-2023) ha raggiunto la Città serafica. La collaborazione tra il Sacro
Convento e la città veneta ha portato alla realizzazione nella città di Jesolo e in Assisi, da parte di
14 artisti internazionali, di dodici installazioni in sabbia, che raffigurano gli incontri più significativi
che hanno contraddistinto la vita di Francesco. In particolare, l’opera di Assisi mette in scena la
tradizionale Sacra famiglia, con i re magi e i pastori, a cui si aggiunge san Francesco che tiene in
braccio Gesù bambino. Il presepe sarà esposto in piazza fino al 7 gennaio. Anche a questo
progetto è associata un’iniziativa di solidarietà: le offerte raccolte con il Sand Nativity a Jesolo e
ad Assisi contribuiranno all’adozione a distanza di medici e infermieri del Centro Medico San
Massimiliano Kolbe della diocesi di Koudougou, nel Burkina Faso, l’unico nel dipartimento, che
conta 120.000 persone, molte delle quali in gravi condizioni di disagio.
«Prima Roma, poi Matera e adesso Assisi. Siamo felici e orgogliosi – ha dichiarato il sindaco di
Jesolo, Christofer De Zotti – che il Sand Nativity giri l’Italia portando con sé tanta meraviglia ma
anche un messaggio di pace, lo stesso diffuso con tanta bellezza da San Francesco. È quello che
cerchiamo di lanciare ogni anno da oltre vent’anni con lo Jesolo Sand Nativity e la speranza è che
poterlo fare anche da qui, in uno dei luoghi più importanti della storia delle cristianità, possa
contribuire a sostenere in maniera ancora più forte le tante persone che oggi affrontano un
momento di difficoltà e la popolazione civile dei territori dove si stanno combattendo dei
conflitti».
Il videomapping sulla facciata della chiesa superiore della Basilica, completamente rinnovato e
previous post