(AGENPARL) – mar 14 novembre 2023 Fora (Patto civico): “termovalorizzatore complementare alla
sostenibilità”
(Acs) Perugia, 14 novembre 2023 – “Da civico e riformista ho votato
convintamente il piano regionale integrato gestione rifiuti per diverse
ragioni. Una di queste, fra le principali, è quella che finalmente mette la
parola fine al ricorso allo smaltimento dei rifiuti in discarica. L’Umbria
ancora oggi conferisce, con il metodo più pericoloso, più inquinante per
l’ambiente e più dannoso per la salute umana, oltre il 33% dei suoi
rifiuti ricorrendo alle discariche. Lo sanno bene i cittadini delle zone di
Magione, di Orvieto, di Città di Castello, che vivono al fianco di vere e
proprie bombe ad orologeria. Discariche ormai al limite del collasso,
devastanti dal punto di vista ambientale e della salute. Questo piano, che
non è la panacea di tutti i mali, permetterà di passare dal 33% al 7% entro
il 2030. Questa è un’azione che salva l’ambiente. Una azione che al
contempo conterrà l’aumento vertiginoso dei costi di raccolta e
smaltimento dei rifiuti che è accaduto in questi ultimi 15 anni”: così il
consigliere regionale Andrea Fora (Patto civico) sull’approvazione in Aula
del nuovo Piano rifiuti.
“Termovalorizzatori e raccolta differenziata, chiusura del ciclo e cultura
della sostenibilità – ribadisce Fora – vanno di pari passo. Non sono
l’uno contro l’altro, ma l’uno complementare dell’altro. Questo è un
dato di realtà che contrasta con la fantasia di alcuni interventi che ho
sentito in Aula. Emilia Romagna e Lombardia in Italia, Francia e Germania in
Europa sono le regioni e le nazioni che hanno il maggior numero di impianti
di termovalorizzazione e le due regioni e le due nazioni d’Europa con il più
alto indice di raccolta differenziata. E’ di oggi la notizia che continuano
ad aumentare in Umbria i costi a carico dei cittadini per la tassa rifiuti.
È di 352 euro la tassa per i rifiuti pagata in media nel 2023 da una
famiglia umbra, rispetto ai 320 della media nazionale, con alcune differenze
tra i capoluoghi: si va dai 389 euro di Perugia ai 315 di Terni. In Umbria,
la tariffa è aumentata del 2,4% rispetto al 2022, e a Perugia in particolare
si registra un incremento del 4%. Rispetto e tutela per l’ambiente, la
creazione di un mondo più sano per i nostri figli e una attenzione alla
diminuzione dei costi a carico dei cittadini sono due facce d’una stessa
medaglia – conclude – che la politica di ogni schieramento dovrebbe avere,
se ha a cuore il bene comune dei cittadini”. RED/PG
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/76155
next post