(AGENPARL) – lun 30 ottobre 2023 Nota di Puletti e Mancini (Lega): “Grazie all’adeguamento del regolamento
verrà migliorata la caccia e verranno date risposte alle problematiche
lamentate in particolare dalle piccole squadre, quelle più in sofferenza”
(Acs) Perugia, 30 ottobre 2023 – “Esprimiamo soddisfazione visto che
molte nostre proposte annunciate questa estate sono state recepite
dall’assessore regionale Morroni ed inserite nell’adeguamento del
regolamento regionale ‘34/1999’ sulla caccia al cinghiale”. Così il
consigliere della Lega, Manuela Puletti congiuntamente al collega di partito
Valerio Mancini.
“Gran parte delle modifiche contenute nella proposta dell’Assessore –
osservano – sono le stesse che già da questa estate avevamo presentato a
diverse squadre nel Ternano, nel Folignate e nell’Alta Valle del Tevere.
Attraverso queste novità – spiegano – si andrà a migliorare la caccia
alla specie cinghiale dando anche una risposta a quelle che sono le
problematiche lamentate in particolare dalle piccole squadre, quelle più in
sofferenza. Le battute congiunte, sotto questo aspetto, risultano molto
importanti”.
“Ci rammarichiamo però – lamentano Puletti e Mancini – per la
tempistica tardiva di approvazione del regolamento che l’Assessore ha portato
in Giunta pochi giorni fa e che, per effetto domino, porterà all’effettiva
entrata in vigore delle nuove norme a stagione già ben inoltrata. Allo
stesso modo – continuano – ci saremmo aspettati un maggior coinvolgimento,
soprattutto su un tema cosi importante, delle associazioni venatorie e dei
presidenti degli Atc, perché poi è sempre più difficile prendere decisioni
se non si interloquisce con chi quotidianamente ha a che fare con i danni
provocati dagli ungulati o con il potenziale diffondersi della pesta suina”.
“In quello che si profila essere un quadro piuttosto positivo sui nuovi
regolamenti, la Lega – rimarcano – chiede un’ulteriore modifica, che
potrebbe contribuire in modo sostanziale a limitare l’eccessiva presenza di
cinghiali. Necessaria – spiegano – sarebbe una suddivisione del
territorio regionale in tre aree, alla luce di un monitoraggio sulla reale
presenza dei cinghiali. Individuare le zone vocate, dove il compito della
caccia e della gestione del territorio è affidato alle squadre; le zone
bianche, aperte a più forme di caccia; le zone di rimozione, dove la
particolare qualità delle coltivazioni o la presenza di strade e altre
infrastrutture viarie impone l’eradicazione della specie con la girata, la
selezione e il contenimento, mentre si richiede una trattazione più
dettagliata per regolamentare la caccia al singolo”.
“Non ci ergiamo a detentori della verità – concludono Puletti e Mancini
–, le nostre sono semplici proposte, maturate sulla base degli incontri
fatti sui territori. L’auspicio è che già domani in Terza Commissione più
punti di vista possano trovare una sintesi nell’interesse del
territorio”. RED/as
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/76065