(AGENPARL) – mar 24 ottobre 2023 Nota dei componenti della Commissione Statuto, Daniele Carissimi, unitamente
al vice presidente Andrea Fora, Thomas De Luca, Fabio Paparelli, Eleonora
Pace e Vincenzo Bianconi sulla legge approvata oggi dall’Aula
(Acs) Perugia, 24 ottobre 2023 – “A diciotto anni dall’ultima modifica,
la Regione Umbria ha finalmente una nuova Carta Statutaria, più moderna e
attuale, pensata per rispondere alle nuove esigenze della comunità
regionale. Siamo orgogliosi di consegnare agli Umbri rinsaldati principi,
ambiziose frontiere e moderne regole valide per il presente e per il futuro,
a prescindere da chi governa e governerà nella prospettiva unica
dell’interesse imprescindibile del cittadino umbro”. Lo dichiara il
presidente della Commissione per la modifica dello Statuto e Regolamento,
Daniele Carissimi, unitamente al vice presidente Andrea Fora, Thomas De Luca,
Fabio Paparelli, Eleonora Pace e Vincenzo Bianconi “rappresentanti
trasversalmente l’emiciclo e tutte le sensibilità politiche presenti
nell’Assemblea regionale. I medesimi commissari con inedita consonanza di
intenti e motivazioni, hanno infatti, insieme scritto, deliberato e votato il
nuovo testo statutario modificato in oltre ottanta articoli, diventato
definitivo dopo l’approvazione odierna in seconda lettura a distanza di
quattro mesi dalla prima”.
“Le numerose modifiche apportate allo Statuto regionale, nel dettaglio,
spaziano dovunque, riguardando i nuovi e vecchi diritti, la partecipazione
attiva dei cittadini e dei portatori di interessi, l’amministrazione
multilivello, il ruolo degli enti locali, le regole di funzionamento
istituzionali e molti altri aspetti di carattere procedurale che, seppur meno
evidenti, sono altrettanto fondamentali per il buon andamento della Regione.
Sono stati aggiornati – spiegano i consiglieri regionali – i principi
fondamentali della Regione Umbria, come il riconoscimento delle identità
culturali, delle specificità linguistiche e delle tradizioni storico-locali
e religiose che la caratterizzano, i principi di uguaglianza e di
inclusività. La revisione dello statuto ha riguardato fronti cruciali per il
presente e il futuro dei cittadini umbri, come la crescita economica e lo
sviluppo sostenibile, la cultura del lavoro e dell’impresa, la
valorizzazione delle aree interne e dei borghi, il valore collettivo
dell’ambiente e la crisi climatica che per la prima volta viene codificata
nello Statuto regionale. Ancora, la tutela della salute pubblica e della
famiglia, della natalità, il diritto alla connettività, il principio di
partecipazione, il rafforzamento delle autonomie locali e la valorizzazione
dei rapporti tra la Regione e le altre amministrazioni unionali e contermini,
l’efficienza nella gestione delle risorse” continuano i Consiglieri della
Commissione. Il frutto del complesso lavoro, condotto in tre anni e che oggi
arriva a compimento, nasce dalla perpetua ed indefessa volontà di noi
Commissari di fare unicamente il bene e l’interesse della nostra Regione e
di tutti gli Umbri, spinta confermata senza eccezioni dalla votazione di ogni
deliberazione all’unanimità nelle sue più di cinquanta sedute. Non sono
mai mancati i confronti ma si è sempre preferito il compromesso sui temi
disponibili preferendo superare le istanze di parte o partitiche, come merita
il rispetto del nostro mandato che doveva adeguarsi a differenti dinamiche
senza le quali non saremmo stati in grado di giungere ad un testo alto che
deve abbracciare indiscutibilmente tutti, nell’unica prospettiva di
consegnare ai cittadini una riforma statutaria all’altezza delle
aspettative e in cui ogni umbro, senza eccezioni, possa riconoscersi. La
soddisfazione di oggi è grande e non può non essere condivisa con tutti
coloro che hanno dato un contributo a questo storico risultato e che
doverosamente ringraziamo: gli uffici regionali; gli accademici più
autorevoli del diritto costituzionale, diritto regionale e diritto
amministrativo convocati in sessioni di analisi per comprendere come e dove
intervenire; le parti sociali, le associazioni, gli amministratori locali,
gli enti e i singoli cittadini che sono stati auditi, i quali tutti hanno
garantito l’innervamento nel diritto, nella società e nel territorio delle
proposte che abbiamo avanzato, e anche ricevuto, nel corso della
presentazione dell’intento raccontato anche nelle dodici sessioni sul
territorio regionale e nelle dozzine di sedute di Commissione dedicate allo
scopo. Ringraziamo infine anche la Giunta, i consiglieri regionali e tutti
coloro che, a vario titolo, sono intervenuti in questo difficile, ambizioso e
stimolante percorso che oggi si corona finalmente con la consegna
all’Umbria della sua nuova Carta fondamentale nella convinzione che sappia
restituire agli umbri la fonte giuridica di riferimento di cui andare
orgogliosi ed in cui riconoscere la propria identità”. RED/mp
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/76040
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