(AGENPARL) – mar 24 ottobre 2023 Interrogazione a risposta immediata di Meloni (Pd), l’assessore Coletto
risponde: “scelta della Asl 1 condivisa e in linea con il testo unico
sanità. Verranno forniti mezzi e autisti, non medici”
(Acs) Perugia, 24 ottobre 2023 – Nella parte riservata al Question time
della seduta odierna dell’Assemblea legislativa, la consigliera Simona
Meloni (Pd) ha chiesto chiarimenti all’assessore Luca Coletto circa la
deliberazione dell’Asl 1 del 29 settembre scorso concernente
“l’esternalizzazione del servizio di soccorso territoriale 118 delle
postazioni di Città della Pieve e Passignano sul Trasimeno”.
La capogruppo Dem ha chiesto dunque alla Giunta come intende “impedire
l’esternalizzazione del suddetto servizio e per preservare quindi la
professionalità acquisita dagli operatori; se intende accogliere l’appello
dei lavoratori e delle sigle sindacali Cgil e Uil, che chiedono la revoca
della delibera; se è a conoscenza del fatto che l’Usl Umbria 1 potrebbe
procedere con la medesima procedura di affidamento anche per le postazioni
118 di Gubbio ed Assisi; se intende attivarsi con l’Usl Umbria 1 per quanto
riguarda la stabilizzazione del personale precario in scadenza il prossimo 31
dicembre; la proroga dei contratti in scadenza il 31 dicembre che non hanno
ancora maturato i requisiti necessari alla stabilizzazione e se intende
considerare la possibilità di indire prossimamente delle nuove procedure di
selezione al fine di sopperire alla carenza di personale”.
Illustrando l’atto, Meloni ha spiegato che “il 19 settembre il direttore
sanitario dell’Usl Umbria 1 ha espresso la volontà di affidare parte delle
postazioni di 118 ad associazioni di volontariato territoriali, in
particolare si è richiesto l’affidamento delle postazioni di Città della
Pieve, Passignano e Gubbio; l’Usl Umbria 1 ha indetto quindi una procedura
comparativa riservata alle organizzazioni/associazioni di volontariato per
l’affidamento del servizio di trasporti sanitari in emergenza/urgenza
presso le strutture sanitarie di Città della Pieve e Passignano, suddiviso
in 2 lotti, per una durata di mesi 48 (con facoltà di rinnovare lo stesso
per ulteriori 12 mesi). Il 6 ottobre le organizzazioni sindacali Cgil e Uil
hanno richiesto un incontro urgente ai vertici dell’Usl Umbria 1 e la
contestuale sospensione della delibera. Il 9 ottobre, in una lettera
indirizzata alla presidente della Giunta regionale, all’assessore alla
Sanità, al direttore dell’ Usl Umbria 1 e ai sindaci dei Comuni di Assisi,
Bastia, Bettona, Cannara, anche gli operatori sanitari, dei diversi profili
professionali, attivi nel Sistema regionale 118 con base nel Pronto soccorso
di Assisi, hanno chiesto la revoca della suddetta delibera. Preoccupazione
hanno espresso in più occasioni gli operatori del 118 anche circa lo stato
in cui versa il parco macchine ormai datato, che può, allo stato attuale,
causare disagi e rischi per i cittadini soccorsi e per gli operatori
coinvolti. La scelta dell’Usl 1 di orientarsi sull’esternalizzazione dei
servizi non intervenendo con risorse umane proprie, oltre a risultare non
conveniente sotto il profilo economico, provocherebbe un impoverimento
qualitativo del servizio, a causa della perdita delle professionalità degli
autisti soccorritori aziendali come qualificati componenti dei team di
soccorso. Presso l’Usl Umbria 1 sono attualmente 9 gli autisti di ambulanza
i cui contratti scadono il prossimo 31 dicembre, per cui ad oggi non è
ancora dato sapere se verranno prorogati o stabilizzati secondo quanto
previsto dal decreto Milleproroghe. Le Usl hanno la possibilità di indire
una nuova procedura concorsuale per il reperimento del personale e/o la
possibilità di attingere alle graduatorie che risultano aperte presso altre
Usl e/o Aziende ospedaliere. È necessario investire e non depotenziare il
Sistema Sanitario regionale, anche attraverso il riconoscimento
dell’impegno e della professionalità degli autisti soccorritori che hanno
in questi anni maturato esperienza, competenza ed abilità nello svolgimento
quotidiano del loro lavoro al servizio dell’intera comunità”.
L’assessore Luca Coletto ha risposto che “la deliberazione a cui si fa
riferimento è condivisa dalla Giunta, visto che rispetta il testo unico
della sanità ed è coerente con quanto già avviene sul territorio
regionale. Ad oggi ci sono 57 postazioni, di cui 33 già esternalizzate (di
cui 6 proprio nella Asl n.1). Il numero di autisti (83) è sufficiente a
garantire il servizio nelle 14 postazioni interne ma nella realtà non tutto
il personale è in grado di svolgere il proprio lavoro e di rispettare gli
orari a causa di patologie. Le organizzazioni di volontariato forniranno
mezzi e autisti ma non l’equipaggio medico. La professionalità del
personale medico verrà preservata. Con la riconfigurazione del sistema di
assistenza ospedaliera verrà valorizzato il personale che si è occupato del
trasporto in emergenza. La delibera non verrà revocata, dato che non
comporta una riduzione del servizio o delle professionalità. La Asl Umbria 1
pubblicherà un avviso aggiornato. Non si ridurranno i livelli essenziali e
non verranno disperse professionalità. Per Gubbio ed Assisi, chiederemo di
condividere con il personale le scelte, per evitare preoccupazioni ed allarmi
preferendo la programmazione condivisa. È stato sottoscritto un accordo per
stabilizzare il personale sanitario, anche con contratti a tempo determinato.
L’accordo verrà recepito con decreto della Giunta in corso di
elaborazione”.
La consigliera Meloni ha replicato dicendosi “non soddisfatta della
posizione espressa. Non si capisce come potrebbe migliorare il servizio in
questo modo. All’interno delle ambulanze ci sono autisti-soccorritori, che
sono stati formati ed ora vengono messi in panchina. Le persone che
arriveranno vengono sovraccaricati di mansioni e responsabilità. Stiamo
dando risposte ad un prezzo molto ridotto. Quelli che durante la pandemia
erano eroi ora sono messi in secondo piano. Non si può contare sui volontari
per coprire dei servizi essenziali. Per rafforzare il sistema sanitario
pubblico non dobbiamo pensare solo al risparmio. L’appalto di mense e
pulizie può essere accettato ma non quello del servizio medico”. MP
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/76033