(AGENPARL) – mar 24 ottobre 2023 Interrogazione a risposta immediata di Castellari, Puletti e Mancini (Lega),
la presidente Tesei: “il commissario Castelli ha presentato un emendamento
per l’estensione dell’area del cratere anche al territorio dell’Alto
Tevere colpito dal terremoto”
(Acs) Perugia, 24 ottobre 2023 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha
discusso oggi l’interrogazione a risposta immediata che chiedeva
“Chiarimenti su importo e ambiti di applicazione del plafond messo a
disposizione da Monte dei Paschi di Siena, in intesa con il commissario
Castelli, per gli interventi di ecobonus e sismabonus al 110% negli edifici
all’interno dell’area del cratere, e relativa estensione ai comuni in solo
stato di emergenza”, presentata dai consiglieri regionali Marco Castellari,
Manuela Puletti e Valerio Mancini (Lega).
Illustrando l’atto ispettivo in Aula, Castellari ha spiegato che “la
legge di bilancio 2022 ha previsto che per i comuni dei territori colpiti da
eventi sismici dal 2009, dove sia stato dichiarato lo stato di emergenza, gli
incentivi fiscali del Superbonus 110% sono prorogati al 31 dicembre 2025. La
legge di Bilancio 2023 ha previsto la proroga del Sismabonus, una detrazione
fiscale, variabile dal 50 al 110% a seconda dell’intervento e della
tipologia di immobile, agevolabile su una spesa massima di 96mila euro, per
gli interventi di adeguamento antisismico realizzati negli immobili sia
residenziali che produttivi. Il 27 marzo è stata approvata dalla Commissione
finanze della Camera la proroga che garantisce la cessione del credito e lo
sconto in fattura per gli interventi di ricostruzione che hanno usufruito del
110% fino al 2025, all’interno delle lavorazioni non coperte dal contributo
sisma. Il Commissario alla Ricostruzione Guido Castelli e la Banca Monte dei
Paschi di Siena hanno firmato un protocollo d’intesa per riservare un
plafond di 200 milioni di euro di crediti legati all’utilizzo del Sisma ed
Ecobonus 110% per supportare gli interventi di ristrutturazione edilizia nel
centro Italia, il quale rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2025. Ai
comuni colpiti dal Sisma in Umbria nel 2023 è stato riconosciuto lo stato di
emergenza, ma si è ancora in attesa di rientrare all’interno dell’Area
del cratere ed ottenere dunque i benefici del decreto legge 189/2016, il cui
iter è in mano al Ministero. Chiediamo quindi di sapere se il plafond di 200
milioni siglato tra la banca Monte dei Paschi di Siena e il Commissario alla
Ricostruzione Castelli abbia valenza e quindi sia utilizzabile solo per i
comuni all’interno dell’Area del cratere 2016, o se sia estendibile anche
alle zone in stato di emergenza colpite dagli eventi sismici in Umbria a
marzo 2023, in considerazione del fatto che anche nei comuni in stato di
emergenza, relativamente ai soli edifici schedati, il superbonus è stato
prorogato a fine 2025. Si chiede di sapere inoltre se il valore di 200
milioni di euro sia stato calcolato tenendo conto del numero di edifici
schedati e dell’importo medio necessario alla ricostruzione di ogni
edificio e, se così non fosse, se c’è possibilità di impegnare altri
istituti finanziari a garantire l’acquisto dei crediti per gli edifici
all’interno del cratere”.
La Presidente della Giunta regionale, Donatella Tesei, ha risposto che “il
commissario Castelli ha già presentato un emendamento al decreto omnibus per
ampliare il cratere sisma 2016 ai territori umbri colpiti dal terremoto nel
2023, ma l’emendamento è stato respinto dal Mef per chiarimenti
sull’ammontare delle risorse e sulle relative coperture economiche. Proprio
in queste ore il commissario sta fornendo al Mef le informazioni necessarie
per arrivare alla copertura finanziaria dell’emendamento per poterlo
inserire direttamente nella legge di stabilità 2024. Spero che possano
essere superate le criticità e che quanto richiesto dal commissario possa
essere inserito nella prossima finanziaria. Ricordo che la Regione ha svolto
un grandissimo lavoro per poter ottenere lo stato di emergenza nazionale sul
terremoto che ha colpito l’alto Tevere. I 200 milioni di euro richiamati
nell’interrogazione sono risorse già ampiamente esaurite, e si riferiscono
ad una parte di interventi come quelli di ricostruzione su cantieri avviati o
da avviare entro la fine del 2025 relativamente alle spese sostenute entro il
31 dicembre 2025. I 200 milioni sono solo una quota parte di quanto
occorrerebbe: circa 800 milioni fino al 2025. Gli accolli per i cittadini
sono il 15% del valore concesso. La stima dei costi di ricostruzioni da qui
alla fine del 2025 è di circa 5 miliardi di euro per l’intero cratere. Ne
consegue che servirebbero 800 milioni di euro. In occasione della
sottoscrizione di questo protocollo il commissario Castelli nel ringraziare
Mps ha espresso l’intenzione di continuare a lavorare in questa direzione,
visto che l’Appennino centrale può diventare un modello di prevenzione e