(AGENPARL) – gio 19 ottobre 2023 Buongiorno,
ricevo ed inoltro.
Cordiali Saluti.
Luca Comodi
Ufficio Stampa Comune Gualdo Tadino
——– Messaggio Inoltrato ——–
Oggetto: Comunicato
Data: Thu, 19 Oct 2023 11:45:57 +0200
Mittente:
A:
Per celebrare la terza edizione del “World Restart A Heart Day” (WRHA),
giornata mondiale di sensibilizzazione sull’arresto cardiaco, la Croce
Rossa Italiana ha fissato l’obiettivo di effettuare un milione di
compressioni nei luoghi più belli d’Italia.
La Giornata è stata indetta per rafforzare la consapevolezza
dell’importanza delle manovre salvavita e su come ogni persona può
effettivamente fare la differenza attraverso la conoscenza delle
tecniche da usare con le proprie mani, che diventano così strumenti
capaci di salvare una vita.
La Croce Rossa Italiana Comitato di Gualdo Tadino e Gruppo di Nocera
Umbra nei giorni di sabato 21 e domenica 22 ottobre ha aderito
all’iniziativa nazionale al fine di sensibilizzare la popolazione sulle
buone pratiche per la tutela della salute, coinvolgendo più persone
possibili. I volontari della Cri saranno impegnati nelle due città di
riferimento con questi appuntamenti:
Sabato 21 ottobre
Gualdo Tadino: dalle 15 alle 17 in Piazza Martiri della Libertà e alla
Rocca Flea.
Domenica 22 ottobre
Nocera Umbra: dalle 10,30 alle 12 in Piazza Umberto I e dalle 15 alle 16
a Bagnara centro
L’importanza della rianimazione cardio-polmonare
Durante i primi minuti di arresto cardiaco nell’adulto, infatti, una
certa quota di ossigeno è ancora presente nel sangue e nei polmoni, per
cui le compressioni toraciche iniziate immediatamente potrebbero salvare
centinaia di migliaia di vite ogni anno.
La possibilità che una vittima di arresto cardiaco possa sopravvivere
dipende quindi dal tempo perché, in assenza di manovre rianimatorie, i
danni ai suoi organi e in particolare al cervello, diventano
irreversibili in pochissimi minuti. La rianimazione cardiopolmonare
(RCP) effettuata negli istanti successivi all’arresto, aumenta la
percentuale di sopravvivenza del paziente da due a quattro volte.
Le statistiche A causa di questo evento, in Europa e negli Stati Uniti,
circa 700.000 persone muoiono ogni anno, 50.000 di essi in Italia. Il
70-80% di tali eventi avviene nelle abitazioni private, 1/3 degli eventi
accade, invece, sul posto di lavoro o in strada. Dopo un arresto
cardiaco extraospedaliero, la percentuale totale di sopravvivenza è del
2-10%. Questa percentuale sale al 20%, 30%, 50%, 70-80% a seconda del
grado di diffusione dei defibrillatori semiautomatici esterni a livello
territoriale.
Nonostante la possibile efficacia e l’alto grado di sicurezza sia della
RCP, sia della defibrillazione con DAE, sono poche le vittime di arresto
cardiaco che vengono soccorse dai testimoni. Dai dati EuReCa One
pubblicati nel 2014 in Europa, si stima che in Italia questo avvenga in
meno del 30% dei casi rispetto ad una media europea del 47.4%. Se si
considera che nel nostro Paese avvengono più di 65.000 arresti cardiaci
all’anno, è possibile calcolare un numero altissimo di morti legate a
questo evento, pari a circa 46.000 ogni anno.
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