(AGENPARL) – mer 18 ottobre 2023 Voto favorevole dei commissari della maggioranza, contrari quelli della
minoranza. Approvato un nuovo emendamento della Giunta che recepisce, tra
l’altro, anche una precedente proposta di De Luca (M5S) circa
l’impiantistica per il riciclo dei materiali assorbenti. Approvato anche un
emendamento dei tre esponenti dell’opposizione. La soddisfazione del
presidente Mancini per l’approvazione del Piano che chiude il ciclo dei
rifiuti.
(Acs) Perugia, 18 ottobre 2023 – La Seconda commissione, presieduta da
Valerio Mancini, con il voto favorevole dei commissari di maggioranza
(Mancini, Castellari, Pastorelli, Puletti e Rondini – Lega) ed il voto
contrario di Bianconi-Misto, Bettarelli-Pd e De Luca-M5S, ha approvato il
Nuovo Piano regionale di gestione integrata dei rifiuti.
“Dopo nove anni – ha detto soddisfatto il presidente Mancini concludendo
i lavori – viene finalmente approvato in Commissione un piano che prevede
la chiusura del ciclo dei rifiuti: dalla raccolta alla termovalorizzazione.
Tra gli obiettivi, ovviamente anche quello di abbassare le tariffe per
imprese e famiglie”.
Dopo la riunione dello scorso venerdì, dove erano stati già approvati
alcuni emendamenti della Giunta e due dei venti presentati dal consigliere
Thomas De Luca (M5S) -https://urly.it/3xxg0 [1]- anche nella riunione
odierna, a cui ha preso parte il direttore regionale Stefano Nodessi, è
stato approvato un ulteriore emendamento della Giunta che riscrive,
sostanzialmente i capitoli concernenti l’allineamento delle gestioni ed il
servizio di trattamento e smaltimento. Viene in sostanza reso compatibile ed
omogeneo in tutti i territori l’avvio delle disposizioni previste nel nuovo
Piano Regionale Gestione Rifiuti con le scadenze scaglionate negli anni degli
attuali contratti di servizio. Viene per questo ricordato che il contratto
dell’Ati 1 scadrà nel 2037, Ati 2 nel 2024, quello dell’Ati 3 nel 2027
ed Ati 4 nel 2029. Viene anche evidenziato che solamente in esito
all’aggiudicazione della gara per la realizzazione del termovalorizzatore
regionale sarà possibile conoscere con esattezza la localizzazione di questo
impianto e di conseguenza quantificare con esattezza i costi di trasporto da
porre a base di gara. Con questo emendamento viene di fatto fissata una
tabella temporale di adempimenti che l’Auri dovrà porre in essere
affinché si giunga al 31 dicembre 2027 con il termovalorizzatore ultimato e
la gara per l’affidamento dei servizi di superficie, trattamento e
smaltimento in corso. In questo modo – è stato specificato dal direttore
Nodessi – si potrà passare alla fase di regime del Piano a partire da
gennaio 2028, quindi centrare l’obiettivo del conferimento rifiuti in
discarica inferiore al 10 per cento e conseguentemente avere sufficiente
spazio residuo nelle 3 discariche regionali tale da scongiurarne
l’ampliamento. L’altro emendamento ha tenuto conto di una precedente
proposta emendativa di iniziativa di De Luca (riciclo dei materiali
assorbenti) che l’assessorato ha provveduto a riscrivere e alla luce di
ciò lo stesso De Luca ha accettato di ritirare e votare dunque la nuova
trascrizione dell’emendamento: si prende in sostanza atto dell’importante
progetto finanziato dal Pnrr per il recupero dei pannolini, che l’attuale
gestore dell’Ati 2 sta realizzando presso il sito di Ponte Rio di Perugia.
“Questo impianto – ha detto Nodessi – costituisce un importante azione
per la riduzione della produzione di rifiuti in linea con quanto contenuto
nel nuovo Piano”.
Degli altri due emendamenti presentati dai consiglieri Michele Bettarelli
(Pd), Vincenzo Bianconi (Misto) e Thomas De Luca (M5S) è stato approvato il
primo con voto unanime della Commissione: prevede che la Regione e l’Auri
promuovono l’adozione di sistemi di tariffazione puntuale anche con
meccanismi incentivanti. Si tratta – come ha spiegato Bettarelli – di
“rafforzare l’indicazione di incentivare l’introduzione delle forme di
tariffazione puntuale da parte dei Comuni. Responsabilizzando ulteriormente
il cittadino contribuente – ha spiegato il primo firmatario – e legando
la tariffazione alla quantità di Rur (Rifiuto urbano residuo) prodotto e
conferito, si produce un incremento sensibile della parte di rifiuto
differenziato, aumentando la qualità della differenziazione. Se
l’incentivazione – ha osservato – viene centrata nei comuni con
raccolta differenziata al 50 per cento si finirebbe con il premiare quei
sistemi comunali meno efficienti”.
Respinto invece il secondo emendamento che prevedeva di tenere strettamente
conto dell’indicazione espressa nella delibera del Cal e che cioè sia la
Regione e non l’Auri a stabilire il posizionamento dell’impianto di
termovalorizzazione. Ma anche che la proprietà dell’impianto stesso stia
in capo alla Regione.
Nella precedente riunione, i tecnici dell’assessorato si erano anche
impegnati ad approfondire un altro emendamento del consigliere De Luca circa
la bonifica del SIN di Terni-Papigno. Ma l’assessorato ha dichiarato non
accoglibile la proposta in quanto essendo un Sito di interesse nazionale la
competenza è statale e quindi del Ministero. Lo stesso De Luca ha però
rimarcato che la Regione è stata individuata quale soggetto per la bonifica
in questione, con una disponibilità finanziaria di circa 3,5 milioni di
euro. Alla luce di ciò il capogruppo pentastellato ha chiesto di mettere al
voto il suo emendamento che è stato bocciato con 5 voti contrari e 3
favorevoli. Su questo punto, il presidente Mancini si è impegnato, di
concerto con gli altri commissari, a programmare un sopralluogo nel sito, da
organizzare in collaborazione con gli uffici tecnici regionali ed il Comune
di Terni.
Prima del voto finale sull’atto emendato il presidente Mancini ha
ringraziato tutti i membri della Commissione, dell’assessorato, gli uffici
di Palazzo Cesaroni e tutti i soggetti interessati alla materia, che hanno
partecipato in audizione alle riunioni della Commissione. “La chiusura del
ciclo di rifiuti – ha detto – permetterà la sostenibilità delle
discariche ad oggi esistenti in un’ottica pluriennale per garantire la
sostenibilità del sistema rifiuti. Sono state accolte le principali istanze
che ho provveduto a consegnare all’assessore Morroni, derivanti dalle
numerose audizioni. In primo luogo l’unificazione del servizio di
spazzamento e raccolta con quello dell’impiantistica, l’allineamento
delle gare definito in maniera puntuale e le stesse gare che si svolgeranno
dopo la collocazione del termovalorizzatore. In ultimo la possibilità,
proposta dalla Giunta, di prevedere in futurola suddivisione del territorio
anche in un massimo di due ambiti e non più un solo ambito come previsto nel
testo originario”.
Per Thomas De Luca (M5S), “la contrapposizione ideologica è visibile, poi
esistono questioni oggettive su cui nasce il confronto. La questione
economica all’interno del Piano è imbarazzante. La sostenibilità
economica la sosterranno i cittadini e le imprese. Il costo del conferimento
all’inceneritore sarà superiore di quello in discarica. Verrà spostato
tutto il peso della gestione del ciclo su un sistema che non mette in alcun
modo al centro la sostenibilità economica. Bisognava incrementare la
differenziata, incrementare il sistema che riducesse il rifiuto da portare in
discarica. Ma c’è una volontà politica di gestire la questione. C’è
una forte pressione dei grandi elettori di questa maggioranza di centrodestra
per indirizzare il Piano rifiuti verso la costruzione di un impianto di
termovalorizzazione. Questo è irricevibile. Troppa approssimazione. Il Piano
ci riporta indietro di venti anni con la prospettiva di dare la mazzata
finale all’economia regionale”.
Vincenzo Bianconi (Misto): “Il Piano dei rifiuti rappresenta un atto di
altissima programmazione ed ogni passaggio spetta alla Regione. Arriva
sicuramente in ritardo rispetto alla sua scadenza. Serve grande
responsabilità e lungimiranza perché avrà una ricaduta importante sulla
comunità regionale per i prossimi 20 anni. Porterà con se una influenza
culturale sul comportamento dei cittadini, influenzerà gli acquisti ed i
consumi. Era auspicabile un maggiore sforzo volto a diminuire la produzione
di rifiuti non più utilizzabili. Il Piano influenzerà lo sviluppo
dell’Umbria e le scelte di investimento delle imprese. Per esaltare e
sottolineare ancor più lo slogan ‘Umbria cuore verde d’Italia’ avremmo
avuto bisogno di un Piano senza un inceneritore”.
Michele Bettarelli (Pd): “Prendo atto di una piccola apertura rispetto ad
alcuni contributi proposti da noi e recepiti nell’impostazione del Piano.
Ma rimane dirimente la questione relativa al procedimento per la collocazione
del termovalorizzatore, con la Regione che scarica la scelta su Auri e quindi
sugli amministratori locali. Mi riservo di ripresentare nuovamente in Aula un
emendamento che possa riconsiderare quanto proposto dalla delibera del Cal
proprio rispetto alla responsabilità di tale scelta”.
Il Piano approderà in Aula entro le metà di novembre. Relatori: per la
maggioranza il presidente Valerio Mancini, per la minoranza il consigliere
Thomas De Luca. AS/
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/76007
[1] https://urly.it/3xxg0
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