(AGENPARL) – ven 06 ottobre 2023 La questione pone le Amministrazioni comunali di fronte a situazioni promosse
e normate a livello nazionale per facilitare a tutti l’accesso alla rete a
banda ultra larga riducendo il digital divide
(Acs) Perugia, 6 ottobre 2023 – Quella di oggi è stata una mattinata di
audizioni in Seconda commissione, presieduta da Valerio Mancini. Ad essere
ascoltati, su iniziativa dello stesso presidente, in merito alle
‘Criticità e problematiche relative alla realizzazione di un impianto di
telefonia mobile in località Ranzola, nel comune di Monte Santa Maria
Tiberina’, il sindaco Letizia Michelini; il coordinatore Anci (piccoli
Comuni) Federico Gori; Francesco Longhi e Stefano Ortica di Arpa Umbria;
Graziano Antonielli dell’assessorato regionale.
Introducendo l’audizione, il presidente Mancini ha espresso preoccupazione,
chiedendo di poter approfondire bene la questione che riguarda
l’installazione di un traliccio sul quale “non abbiamo conoscenza degli
apparati che verranno sopra montati. Si tratta – ha detto – di una
questione che pone le amministrazioni di fronte a situazioni già decise da
altri livelli istituzionali, mettendole ‘tra l’incudine e il martello’.
In questi casi, invece, i cittadini devono essere ascoltati”.
Il sindaco Michelini ha spiegato che si tratta dell’installazione di una
infrastruttura consistente in apparati Fwa (Fixed Wireless Access) per
facilitare l’accesso alla rete a banda ultra larga e ridurre il digital
divide. Interventi che fanno parte di una specifica progettualità promossa
dal Governo. L’apparato ha quindi una precisa destinazione. Il progetto
nazionale prevedeva l’installazione di queste infrastrutture in 500 siti in
altrettanti comuni italiani. Il parere Arpa – ha osservato – verrà
richiesto dopo l’installazione degli apparati. Il servizio viene definito
‘essenziale’ e quindi la normativa dà la possibilità agli operatori di
individuare aree idonee per i servizi erogati. La ricerca delle aree viene
fatta coinvolgendo i privati e quando la trattativa, con uno di loro, va a
buon fine arriva la richiesta di installazione dell’infrastruttura e quindi
di autorizzazione. Si tratta di una vicenda discussa ed approfondita anche
all’interno dei piccoli Comuni dell’Anci”.
Federico Gori (coordinatore Anci piccoli Comuni) ha detto che si tratta di
“un modus operandi di soggetti che avendo vinto bandi Pnrr ed avendo
tempistiche ristrette vanno avanti come ‘rulli compressori’ guardando
all’economicità del servizio. Conosco bene la vicenda perché l’ho già
vissuta nel mio piccolo Comune di Montecchio. Le Società in questione
bypassano l’interlocuzione con le pubbliche amministrazioni. L’Ente
pubblico non viene interessato e quindi non conosce neanche le specifiche
dell’impianto. Purtroppo queste sono situazioni che si amplificheranno in
futuro. Spero che questo problema non sia relegato solo ai pochi comuni che
lo fanno presente. Il problema è a livello nazionale e sarà sempre più
frequente nelle nostre realtà ed in aree di particolare pregio. Serve capire
come aiutare gli enti locali perché oggi non sono nelle condizioni di
fronteggiare questa tipologia di situazioni. Auspico interlocuzioni tecniche
con la Regione per intraprendere percorsi utili a fronteggiare situazioni del
genere”.
I rappresentanti dell’Arpa hanno spiegato che a loro spetta valutare
l’elemento emissivo. “Abbiamo già conoscenza – hanno detto – di
altri apparati in zona. Ad oggi non sappiamo cosa verrà installato su questa
‘torre’ e neanche chi saranno i gestori che andranno ad installare gli
apparati”.
Antonielli (assessorato regionale) ha spiegato infine che “l’intervento
serve ad ospitare apparati previsti dal piano nazionale. Si tratta di una
tecnologia migliore rispetto alle precedenti. Il piano nazionale, con la
fibra, ha raggiunto 72 dei 77 comuni previsti, mentre per la tecnologia Fwa
siamo più indietro. In Umbria sono state raggiunte 115mila abitazioni nei
comuni più piccoli. L’antenna in questione si inserisce in una tecnologia
Fwa. Sono diverse le aziende che costruiscono le infrastrutture da quelle che
piazzano poi le parabole”.
Al termine dell’audizione, il presidente Mancini ha rimarcato il fatto che
“i cittadini sono sempre gli ultimi a sapere le cose e questo non rende
certo onore agli amministratori pubblici. Reputo ingiusto lo strapotere di
chi arriva e può fare ciò che vuole. Si tratta di una follia su cui il
legislatore deve metter mano. Contro questa pirateria, come Commissione
procederemo alla predisposizione di una proposta di risoluzione. Auspico che
questa tematica possa essere approfondita anche in sede di Conferenza
Stato-Regioni”. AS/
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/75926