(AGENPARL) – ven 15 settembre 2023 *assessore melasecche: frecciarossa arretrato a terni? la regione è
riuscita ad attivare per la prima volta quello ad orte. prima il nulla. ne
metteremmo anche 10 se mai fosse possibile. il confronto preventivo che
sollecitiamo è sempre opportuno onde evitare di illudere i cittadini*
(aun) – Perugia, 15 set. 023 – “Frecciarossa arretrato a Terni? La Regione
Umbria è riuscita ad attivare per la prima volta quello ad Orte. Prima il
nulla. Metteremmo anche 10 Frecciarossa se mai fosse possibile. Il
confronto preventivo che sollecitiamo è sempre opportuno onde evitare di
illudere i cittadini”. È quanto afferma l’assessore regionale alle
Infrastrutture e Trasporti, Enrico Melasecche.
Dice l’assessore: “Dopo la dichiarazione da parte del Comune di Terni
sull’uscita dal Trasporto Pubblico Regionale non ancora deliberata, dopo il
caso analogo sul Teatro Verdi, opera storica che si voleva assolutamente
bloccare ma il cantiere è stato poi avviato, dopo le multe comminate dal
Comune impropriamente all’ATER che però pagano i poveri affittuari, adesso
viene lanciata pubblicamente al sottoscritto un’altra richiesta categorica,
l’ulteriore arretramento del Frecciarossa da Perugia a Terni, rivoltami
pubblicamente dal sindaco la quale mi obbliga ad alcune considerazioni
tecnico economiche puntuali.
a) Abbiamo già un Frecciarossa per Milano ad un passo da Terni, veloce,
comodo, facilmente raggiungibile, che abbiamo istituito due anni fa dal
nulla precedente. Grazie anche alla collaborazione fra Regione Lazio e
Umbria, oggi non dobbiamo più arrivare a Roma e tornare indietro, pagando
peraltro in più quell’inutile percorso, ma basta recarsi in pochi minuti ad
Orte, praticamente un avamposto di Terni verso l’Alta Velocità, in treno o
in auto, per salire su un Frecciarossa 1000 che porta direttamente a Milano
Centrale a tempo di record, in 3 ore e 7 minuti. Lo adoperano con piena
soddisfazione molti ternani ma anche spoletini, viterbesi, reatini,
eccetera. Partenza ore 6,43 arrivo ore 9,50 alla stazione di Milano
Centrale. La sua collocazione nel Lazio, a pochissimi chilometri dal
confine amministrativo regionale, non può essere motivo di valutazione
negativa, ciò che conta è avere un servizio comodo ed efficiente.
È stato ottenuto dopo un lavoro tecnico diplomatico particolarmente
impegnativo perché anche Terni, che era stata tagliata fuori completamente
dall’Alta Velocità, oggi ha finalmente una risposta positiva con un
servizio di alta qualità. Si sta inoltre guardando avanti per cui il
redigendo Piano Regionale Trasporti prevede nel futuro una vera e propria
stazione Alta Velocità ad Orte che, come la Medio Etruria per l’Umbria
centro settentrionale, consentirà di salire su più Frecciarossa al giorno
verso il Nord ed il Sud del Paese.
b) È possibile ottenere quindi l’arretramento richiesto dal Comune di
Terni? Negli incontri ripetuti che abbiamo avuto con i vertici nazionali di
Trenitalia alla presenza dell’AD del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane,
oltre che nella corrispondenza specifica, è stato ribadito un concetto
fondamentale che costituisce linea guida per tutto il sistema dell’AV in
Italia: non è possibile implementare il numero dei Frecciarossa, treni a
mercato, che viaggiano sulle linee lente regionali, e comunque è
indispensabile un contributo che copra i costi molto elevati non coperti
dalla bigliettazione. Fare crociate pubbliche chiamando in causa assessori
regionali senza aver prima approfondito la materia crea confusione ed
inutili aspettative fra i cittadini.
c) Verifica degli orari per valutare la differenza fra la fermata di Orte
del Frecciarossa e quella richiesta dal sindaco su Terni in modo da
comprenderne bene quale è più vantaggiosa. Quali orari avrebbe il
fantomatico Frecciarossa Terni-Perugia-Firenze? Per giungere a Perugia in
tempo utile per le ore 5,24 dovrebbe partire da Terni alla volta di
Giuncano, Spoleto, Foligno, Assisi, almeno un’ora e mezzo prima, quindi
alle 3,53 di notte, un’ora assurda, obbligando i ternani ad alzarsi alle 2,
forse non conviene neanche andare a dormire.
È evidente anche ad uno sprovveduto che è molto più conveniente utilizzare
quello di Orte, un Frecciarossa 1000, top della gamma, oltretutto più
veloce. Innanzitutto perché parte alle 6,43, in orario molto più
abbordabile, ma anche perché giunge diretto a Milano Centrale, senza
rotture di carico, alle 9,50 in sole 3 ore e 7 minuti (a Milano Rogoredo
arriva in 2 ore e 55 minuti) mentre per arrivare a Milano Centrale, da
Terni, arretrando il Frecciarossa da Perugia, si è obbligati a cambiare
mezzo di trasporto a Milano, ed occorrono addirittura 5 ore e 30 minuti
rispetto alle 3 ore e 7 minuti da Orte. Aggiungendo a quest’ultimo una
mezz’ora per arrivare ad Orte, rimane questo assolutamente più conveniente.
Non esiste confronto.
d) Verifichiamo i costi per le casse pubbliche. Ammesso che sia
possibile ottenerlo, e non lo è per le ragioni suddette che invitiamo il
sindaco di Terni a verificare, quanto costerebbe a tutti gli umbri
l’ulteriore arretramento del Frecciarossa da Fontivegge a Terni? Se da
Arezzo a Perugia costa circa 2,5 milioni di euro, di cui 300 mila euro
donati annualmente dalla Fondazione Perugia, probabilmente potrebbe costare
molto parametricamente almeno 3 milioni ma, mentre a Perugia sale una media
di 90 passeggeri al giorno, oltre a quelli che salgono alla successiva
stazione di Terontola, quanti sarebbero coloro che salgono a Terni alle
3,53 del mattino? Ipotizziamo circa 20. Dividendo 3 milioni per 20
otteniamo quanto gli Enti Pubblici dovrebbero integrare, cioè 150.000 euro
a passeggero per ogni anno. Una cifra assurda. Il tutto per non recarsi ad
Orte (che tutti consideriamo una località sotto casa) in treno o con la
propria auto? Senza tener conto che, perdendo gran parte dell’utenza di
Terni l’attuale Frecciarossa di Orte verrebbe probabilmente soppresso.
Una domanda finale: conviene continuare a prendere decisioni seriali,
tanto per colpire la pubblica opinione, ma che alla luce dell’analisi
razionale appaiono fuori luogo?
L’invito ad un confronto pubblico sui problemi della città, sulle mie
deleghe quale assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti, Politiche
della casa, Urbanistica, Rigenerazione Urbana ecc. è sempre valido, ma vedo
che continua a cadere nel vuoto. Si preferisce gridare da lontano, vomitare
veleno, scrivere menzogne al limite della querela piuttosto che riflettere
e lavorare congiuntamente. A chi conviene continuare ad offendere ed
inventarsi ogni giorno qualcos’altro per stupire? Governare non è solo
tagliare l’erba e fare strage di pinete, non è solo otturare le buche, ma
conseguire obiettivi molto più impegnativi che ancora non si vedono”.