(AGENPARL) – mar 12 settembre 2023 A Bori (Pd) ha risposto l’assessore Agabiti: “anche se la gestione dei
musei non rientra nelle nostre competenze, come amministrazione ci siamo
subito attivati per l’immediata riapertura di importanti luoghi della
cultura”
(Acs) Perugia, 12 settembre 2023 – L’interrogazione a risposta immediata
relativa alla “chiusura del circuito museale di Perugia e abbandono dei
progetto di San Francesco al Prato”, presentata dal consigliere regionale
Tommaso Bori (Pd), è stata discussa questa mattina dall’Assemblea
legislativa dell’Umbria.
Durante la sessione di question time, il consigliere di opposizione ha
illustrato l’atto ispettivo spiegando che “ il sistema museale del Comune
di Perugia è inserito nel sistema museale della Regione Umbria. Con il bando
di gara del 2/8/2016 e con la relativa procedura dì affidamento il Comune di
Perugia ha assegnato alla società Munus s.r.l. Arts & Culture il servizio di
gestione dei servizi per il pubblico nel circuito museale comunale (Cappella
San Severo, Palazzo della Penna, Complesso Templare di San Bevignate) per tre
anni, poi prorogati per ulteriori tre, fino a gennaio 2023. Nelle more di
espletamento della procedura di gara per l’individuazione di un nuovo
contraente, la proroga della concessione è stata prorogata fino al 31 luglio
2023. La Munus srl ha partecipato, da sola, al bando per poi rinunciare il 20
giugno. Ciò ha comportato l’annullamento della procedura di affidamento e la
chiusura, dal giorno 23 giugno 2023, delle strutture museali su indicate. A
seguito della rinuncia delia Munus s.r.l. alla partecipazione alla gara in
corso è stata disposta la chiusura della Cappella San Severo, di Palazzo
della Penna e del Complesso Templare di San Bevignate. Ciò sta causando ai
servizi culturali della città un danno aggravato dal fatto che l’evento si
è verificato in un periodo di forte presenza turistica e di grandi eventi
internazionali. A ciò deve aggiungersi anche la situazione di disagio di una
decina di lavoratori dipendenti della Munus s.r.l., privati dei loro
incarichi. La società ha inoltre comunicato il recesso anche dal servizio di
conduzione del sito di San Francesco al Prato, con il conseguente slittamento
della riapertura del complesso monumentale almeno a dopo l’estate 2023. Già
nel 2017 i consiglieri comunali del Partito Democratico avevano più volte
denunciato anomalie nella gestione dei sistemi museali e del servizi
appaltati del Comune di Perugia. In diverse occasioni, anche attraverso
conferenze stampa, avevamo infatti espresso perplessità in merito al cambio
di gestione del circuito museale perugino, composto dalla Cappella di San
Severo, dal Museo civico di palazzo della Penna e dal Complesso di San
Bevignate. Nonostante le nostre denunce il Comune di Perugia aveva deciso di
andare avanti con l’affidamento della gestione dei servizi museali alla
società Munus srl. Vista la gravità della situazione, la Giunta regionale
dovrebbe spiegare se, nei limiti della propria competenza, intende portare
avanti iniziative in considerazione del danno al sistema museale di Perugia
e, di conseguenza, al comparto turistico, e, nel caso, come ha intenzione di
porvi rimedio”.
L’assessore Agabiti ha risposto che: “Il Comune di Perugia ha comunicato
al Servizio regionale competente lo scorso 23 giugno la chiusura temporanea
dei musei del comune di Perugia a causa dell’improvviso recesso del gestore
dei servizi. A seguito di ciò, la Regione ha immediatamente cercato di
capire l’accaduto. Gli uffici comunali hanno precisato che a seguito
dell’improvviso recesso della societa Munus era stato incaricato
l’ufficio legale del Comune per individuare, tramite l’avvio di una
procedura pubblica d’urgenza un nuovo soggetto gestore. Il sette luglio
scorso il Comune ha individuato la nuova società di gestione, Coop Culture,
con cui sono stati stabiliti accordi sino al termine dell’anno in corso per
la riapertura e gestione temporanea dei musei civici, i quali sono stati
riaperti il 14 luglio. Quindi anche se la gestione dei musei non rientra
nelle competenze della Regione, come amministrazione ci siamo comunque subito
attivati per l’immediata riapertura di importanti luoghi della cultura.
Rispetto ai lavori del Turreno siamo in costante contatto con il Comune di
Perugia per l’avvio del primo stralcio funzionale, garantendo come Regione
la totale copertura per la riqualificazione della struttura. Su san Francesco
al Prato abbiamo lavorato e stiamo portando avanti tutte le progettualità
condivise con il Comune”.
Nella replica, Bori ha detto che la risposta non può soddisfare nessuno.
L’abbandono è avvenuto durante il periodo estivo e turistico di una
realtà scelta dal Comune e la chiusura di tutti i musei quando i turisti
erano ovunque. Accanto a questo c’è un danno alla cittadinanza, poiché la
cultura oltre ad essere un fattore economico è anche un fattore di crescita
culturale e sociale, venuto meno per un lungo periodo e per gravi errori.
Oltre a ciò, ad oggi, ancora, nonostante siano passati dieci anni, i
principali attrattori della convegnistica che della cultura diffusa rimangono
ancora chiusi”. AS/
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/75753