(AGENPARL) – mer 30 agosto 2023 Bori (Pd) chiede “l’ampliamento dello stanziamento economico per la
misura, a fronte di avviso pubblico con una dotazione finanziaria non
all’altezza delle aspettative suscitate”.
(Acs) Perugia, 30 agosto 2023 – “Il Bonus neo mamme, che la Regione ha
sbandierato ai quattro venti come una soluzione salvifica per far uscire
l’Umbria dall’inverno demografico si è rivelato, come spesso succede
all’Umbria, una montagna che partorisce un topolino con più della metà
delle oltre duemila domande che risultano ammesse, non finanziate per
esaurimento delle risorse stanziate”. Così il consigliere regionale Pd,
Tommaso Bori, che chiede “l’ampliamento dello stanziamento economico per
la misura, a fronte di avviso pubblico con una dotazione finanziaria non
all’altezza delle aspettative suscitate”.
“Di 2.297 domande presentate infatti – osserva Bori – 1290 risultano
ammesse e non finanziate per esaurimento di risorse stanziate a finanziamento
dell’avviso, 903 risultano ammesse e finanziate, mentre 104 risultano
inammissibili. La platea lasciata scoperta è dunque più del 50 per cento
delle domande pervenute agli uffici regionali, in un contesto con uno
stanziamento per ciascun nucleo familiare più alto di qualsiasi altra
occasione”.
“Probabile che con un minor stanziamento – commenta Bori -, le famiglie
che avrebbero ricevuto il contributo sarebbero state di più. Ecco dunque –
conclude – la necessità di intervenire con nuove risorse, nella
consapevolezza che non sono certo questi gli interventi in grado di cambiare
la situazione della natalità regionale, dove servirebbero invece più
servizi per le famiglie”. RED/as
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/75679