(AGENPARL) – gio 28 aprile 2022 Le Municipalità di Gubbio, Assisi e Valfabbrica inviano una nota per chiedere un incontro a proposito della valorizzazione della via
Sentiero Francescano, una lettera per la Regione Umbria
“Mossi dalla comune volontà di valorizzare pienamente un luogo dall’altissimo significato spirituale e culturale”
GUBBIO (28/04/2022) – Il Comune di Gubbio, quello di Assisi e quello di Valfabbrica hanno scritto una lettera congiunta alla Regione dell’Umbria al fine di indire una Conferenza di servizi che individui le risorse e le azioni necessarie a garantire una più efficace cura e manutenzione del Sentiero Francescano, nonchè una sua ancor più incisiva valorizzazione.
“E’ nota a tutte le nostre istituzioni – si legge nella lettera – la particolare attrattività di questo luogo, per i suoi elevati valori spirituali e per l’eccellenza del suo contesto paesaggistico-ambientale; esiste da tempo un flusso costante di pellegrini il cui numero può essere fortemente incentivato nella misura in cui si determineranno appropriati interventi manutentivi e politiche di accoglienza, in ordine alle quali i gestori delle strutture esistenti chiedono a noi indirizzi ed eventuali potenziamenti. Certi che la Giunta regionale sia perfettamente consapevole di questo scenario, chiediamo di attivare un incontro mettendoci ovviamente a disposizione con le nostre rispettive Municipalità”.
“La volontà dei nostri tre Comuni – spiegano i sindaci Filippo Stirati, Stefania Proietti ed Enrico Bacoccoli – è quella di dare valorizzazione piena al Sentiero, nell’esigenza, condivisa da tutti, che la Regione coordini le operazioni, viste anche le risorse disponibili. Il suo alto significato spirituale e culturale fa del Sentiero un attrattore formidabile, un luogo che oggi può essere portatore di un grande messaggio di pace, a patto che se ne abbiano a cuore la sua cura e la sua manutenzione, attraverso una comune riflessione su come organizzarlo al meglio e renderlo ancora più accogliente, dando così anche un sostegno e un riferimento alle attività private turistico ricettive già presenti”.
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