(AGENPARL) – gio 17 agosto 2023 Per Donatella Porzi (misto) “c’è da rabbrividire all’idea di classi
separate nelle scuole per alunni disabili”
(Acs) Perugia, 17 agosto 2023 – “Comprendo l’imbarazzo della maggioranza,
che evidentemente ha preferito tacere su quanto emerso ieri dalla cronaca
nonostante in Consiglio regionale siedano rappresentanti che rivestono
incarichi di primo piano in materia di politiche in favore delle persone con
disabilità. In effetti c’è da rabbrividire solo all’idea che ancora oggi,
in una società moderna e democratica, qualcuno possa pensare di proporre
classi separate per alunni disabili”. È quanto dichiara il consigliere
regionale Donatella Porzi (Misto).
“E invece – spiega Porzi – è accaduto davvero. Non in Italia ma in
Germania, dove Björn Höcke, leader della destra radicale tedesca dell’Afd
in Turingia, se n’è uscito durante un’intervista affermando che
l’inclusione è uno dei ‘progetti ideologici’ del sistema educativo
tedesco da rimuovere. I soggetti con disabilità, fisiche o psichiatriche,
peserebbero sul rendimento degli altri studenti e sarebbero, secondo lui, uno
dei ‘fattori di stress’ che non li renderebbero più produttivi e che
impedirebbero di trasformare i nostri giovani negli specialisti del futuro.
Va da sé che queste parole hanno scatenato una pioggia di reazioni, anche in
Italia, sulle quali sorvolo. Parlo invece del mio dissenso, che non è solo
di parte, dovuto alla mia distanza ideologica dalla destra sovranista. È
evidente che i valori che animano la mia attività politica sono da sempre
orientati all’uguaglianza e alla solidarietà, al dialogo piuttosto che alla
forza. Il mio dissenso esprime la posizione di chi, prima di occuparsi della
cosa pubblica, ha scelto di lavorare nel mondo della scuola e di farlo come
insegnante di sostegno”.
“Ricordo – continua Porzi – che dai primi anni del ‘900 in Italia si è
aperta una profonda riflessione sull’integrazione degli studenti disabili
nelle scuole. Un percorso certamente non privo di difficoltà che ha portato
all’eliminazione delle scuole speciali e delle classi differenziali e alla
promozione di leggi come la 104/1992, caposaldo nella promozione dei diritti
e dell’integrazione delle persone con disabilità, che rendono il nostro
Paese all’avanguardia sul tema dell’inclusività nella scuola di tutti
gli ordini e gradi. Conosco bene il mondo scolastico e non possiamo
nasconderci che si può fare di più per far sì che i principi sanciti dalla
nostra legislazione trovino una concreta applicazione, talvolta resa
difficile dalla mancanza di risorse e personale, e in alcuni casi anche da
chiusure di natura culturale. È necessario impegnarsi per cercare un
equilibrio tra inclusione e attenzione alle esigenze speciali, affichè tutti
siano messi nella condizione di studiare serenamente in ambienti accoglienti
che ne facilitino l’autonomia e la crescita personale”.
“Tutto possiamo permetterci – prosegue Porzi – tranne che tornare
indietro, anche se a qualcuno potrebbe sembrare la via più facile. Dobbiamo
preoccuparci per gli effetti delle folli parole di Höcke nel nostro Paese?
C’è almeno di che riflettere, considerando che il prossimo anno si vota
per le Europee e che la Lega del nostro ministro Matteo Salvini in Europa fa
parte dello stesso gruppo al quale aderisce anche l’Afd, di cui Hocke è
uno dei maggiori esponenti. E considerando, anche, che l’Europa è ancora
un insieme di Paesi eterogenei tra loro, con un processo di integrazione
complesso e con un senso di appartenenza che richiede di essere rafforzato.
In questo scenario anche la questione del miglioramento del sistema
scolastico, da sempre centrale nelle agende europee di riforma, va affrontata
con delicatezza e di certo la ‘ghettizzazione’ degli studenti con
disabilità che rimanda a periodi bui per il nostro continente, va nella
direzione opposta rispetto a un processo che, come sancito con la ratifica
della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con
disabilità, deve promuovere, proteggere e assicurare il pieno ed uguale
godimento di tutti i diritti e di tutte le libertà da parte di tali persone.
Mi sarei aspettata – conclude Porzi – che anche i miei colleghi della
maggioranza avessero ribadito che tali valori sono impliciti nel dna del
nostro Paese e della nostra regione”. RED/dmb
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/75638