(AGENPARL) – Roma, 08 aprile 2022 – Il grande rischio è che un’escalation della guerra russo-ucraina e un più profondo stato di guerra economica tra Occidente e Russia possano causare un’altra grave recessione, una crisi energetica di proporzioni epiche.
Come siamo arrivati fino a questo punto?
Fino a poco tempo fa sembrava che il mondo con la globalizzazione stesse procedendo per il verso giusto, la crescita economica era stata molto rapida e tutto lasciava presagire che sarebbe continuata per decenni, grazie alla presenza di abbondanti risorse e grazie ai progressi tecnologici incredibilmente raggiunti.
Ad un certo punto arriva la pandemia causata dal Covid e la crisi tra la Russia e l’Occidente.
Ed ecco che improvvisamente siamo all’alba di una depressione mondiale, la più grave da oltre ottanta anni a questa parte.
Improvvisamente si inizia a parlare di crisi economica e di crisi della civiltà dell’Occidente.
E’ iniziato il crepuscolo degli idoli o il crepuscolo dei barbari?
Siamo passati dallo slogan proletari di tutto il mondo unitevi ad analfabeti di tutto il mondo unitevi?
Andiamo per gradi.
«Quod omnes tangit» sembra non sia né ricordato ne tantomeno ricercato con i buoni frutti dai Politici e dagli studiosi del diritto. Eppure quello che riguarda tutti, deve essere approvato da tutti, come è scritto nel Digesto Giustinianeo.
Nella dottrina di Trasimaco e di Gorgia facevano coincidere il giusto, o il diritto, con ciò che tornava più utile ai governanti. Almeno in quel periodo ci si sforzava di dimostrare che le ideologie sono le concezioni politiche corrispondenti agli interessi (morali e materiali) di coloro che stanno al Potere e che le classi dominanti ritengono pertanto assolutamente giuste.
Oggi questa locuzione latina non è più in grado di competere col principio sorretto della forza materiale dell’apparato statale, della Ragion di Stato, più in generale con la politica stessa della dittatura liberale.
Oggi la sopraffazione dell’economia sulla Politica, l’onnipotenza e onnipresenza della finanza, la decadenza delle religioni organizzate, la forte crisi spirituale che si estrinseca anche sul piano materiale e concreto nella società e nella politica, dimostrano che siamo da un bel pezzo nella fase terminale di un ciclo.
Oggi più che mai la competenza degli specialisti si è rivelata spesso illusoria e in ogni caso ristretta ad un dominio limitatissimo e la ‘fede’ in una tale competenza è tuttora un fatto per cui ci si chiede come è che questa fede non abbia più parte alcuna quando si tratta della carriera degli uomini politici.
Oggi sembra che il parere della maggioranza non sia altro che l’espressione dell’incompetenza, la quale poi risulta dalla mancanza d’intelletto o dall’ignoranza pura e semplice.
Forse tutto deve (ri)cominciare dalla conoscenza, senza la quale è impossibile conseguire risultati realmente validi e diversi da una vana e superficiale agitazione.
Non bisogna credere a tutto ciò che viene detto ma a rispettare le idee altrui, ma non a sposarle senza averle prima esaminate a fondo.
Ma queste sono le Miserie (molte) e nobiltà (poche) dell’era moderna.
Oggi l’Italia sembra un Paese dal ventre molle e la testa molto annebbiata prigioniera di veti e contro veti, rivalità personali e da vagiti inconcludenti e rassegnati di molti protagonisti pubblici.
E questa situazione ha reso l’Italia un paese debole e proprio per questo motivo che è diventata ‘appetibile’.
I veri poteri forti ora sono gli altri e lo stanno diventando sempre di più. I nostri poteri forti dell’epoca ebbero molti difetti ma non certo l’arroganza e la scortesia.
Oggi la costituzione di un elitè in modo abbastanza salda per dare una giusta direzione è ancora possibile in Occidente?
L’augurio è che questa élite si riuscisse a costituire finché si è ancora in tempo. Ad esempio potrebbe preparare il mutamento in modo che esso si svolga nelle condizioni più favorevoli e che il perturbamento che probabilmente che ne scaturirà venga accompagnato dolcemente e sia in un certo modo ridotto al minimo.
E’ evidente che non bisogna aspettare che la discesa continui fino a toccare il fondo per poter preparare la risalita. Immaginiamoci quello che potrebbe accadere se la discesa fosse repentina e quali conseguenze potrebbe avere sul tessuto sociale.
Siamo in mano a delle guide cieche?
«Sorgeranno infatti falsi Cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti», scrive Matteo 24,24.
Coloro che fossero tentati di cedere allo scoraggiamento debbono pensare che nulla di quanto viene compiuto in quest’ordine può mai andare perduto. Nulla potrà mai prevalere in modo definitivo contro la potenza della verità perché «Vincit omnia veritas».
Ed ecco che un’epoca dopo l’altra ci ha condotto ad ‘corruzione spirituale’ generalizzata.
Stiamo vivendo l’ultima fase dell’età oscura ed è in atto un processo inarrestabile che dovrà consumarsi fino in fondo prima che possa intervenire un altrettanto inevitabile raddrizzamento.
Il problema è che credo non sarà un processo graduale in quanto sarà caratterizzato da una discontinuità nella successione temporale.
A.A.A. cercasi Elité. Dies irae?