(AGENPARL) – mar 08 novembre 2022 COMUNICATO STAMPA
Il sindaco Stirati: “Ora arrivino risorse corrispondenti all’entità dei danni subiti dal nostro territorio”
“Riconoscimento stato emergenza, ora si dia concretezza”
Un’urgenza su tutte: la vecchia strada della Contessa, che era stata riparata ma che è stata compromessa da una frana
GUBBIO (08/11/2022) – “Il riconoscimento dello stato di emergenza per il nostro territorio – sottolinea il sindaco di Gubbio Filippo Stirati all’indomani della deliberazione da parte del Governo – premia e riconosce quanto dovuto, stante l’entità dei danni subiti nelle zone di Montepicognola, San Bartolomeo, Burano, Santa Margherita di Burano, San Benedetto Vecchio, Bevelle, Ospedaletto, Camporeggiano, Loreto e Morena. Sin dal primo momento come amministrazione comunale abbiamo fatto la nostra parte, documentando tutti i danneggiamenti legati al maltempo e sollecitando Regione, Parlamento e Governo ad assumere tutte le iniziative necessarie. Una soddisfazione piena, dunque, cui ora però dovranno seguire risorse corrispondenti all’entità dei danneggiamenti che abbiamo segnalato. Solo per quanto riguarda la parte pubblica registriamo danni per circa 4 milioni di euro, che vanno a unirsi a oltre 100 segnalazioni arrivate da privati, rispetto alle quali sono necessarie quantificazioni dettagliate. Occorre dunque che venga dato seguito al riconoscimento con stanziamenti esaustivi: al momento le risorse, ovvero 600mila euro in totale, da dividere per tre Comuni, sono assolutamente insufficienti rispetto all’ammontare dei danni. C’è una urgenza su tutte: la strada vecchia della Contessa, che era stata ultimata ma poi il maltempo ha provocato una frana che ne ha compromesso la struttura. Se non si interviene in tempi rapidi rischiamo che Anas passi ad altri cantieri: si tratta di un lavoro più che mai urgente, per un valore che va oltre i 100mila euro e che se si perdesse di vista causerebbe ritardi e danni ingentissimi a tutta la complessa operazione di sistemazione della viabilità della Contessa”.