(AGENPARL) – mer 19 ottobre 2022 COMUNICATO STAMPA
Per tutti i nati nel segno del cambiamento
BARBANERA 2023
UN ANNO DI FELICITÀ E DI BUONE PRATICHE PER TUTTI
Dal 22 ottobre il famoso Almanacco Barbanera, “Memoria del mondo” Unesco, è in
tutte le edicole d’Italia e in libreria, insieme al classico Calendario, quest’anno anche
in versione Braille con contenuti multimediali!
Sostenibilità e buone pratiche contro lo spreco, rimedi naturali e piccoli investimenti
per il benessere di corpo e mente, e poi i suggerimenti per orto, giardino e balcone e
le ricette della tradizione: dodici mesi di pratici consigli per uno stile di vita
consapevole, in armonia con la natura e con il tempo
18 ottobre 2022 – Puntuale come sempre da almeno 261 anni, l’Almanacco Barbanera dal 22 ottobre torna
in tutte le edicole e librerie d’Italia, insieme al calendario lunario che esce quest’anno sia in veste classica
sia in versione Braille con contenuti multimediali. Mese dopo mese per tutto il 2023, Barbanera
accompagnerà i suoi lettori con tanti pratici consigli per la casa, l’orto, il giardino e il buon vivere
quotidiano, seguendo le stagioni e le fasi della luna: ricette semplici e gustose in cucina, rimedi naturali per
il benessere di mente e corpo, suggerimenti contro lo spreco e brevi approfondimenti sul vivere civile, sui
bisogni di condivisione e partecipazione e sulla necessità di “stare al tempo” senza farsi sopraffare dagli
eventi ma ricercando ogni giorno un equilibrio armonico e consapevole con il mondo che ci circonda.
Tra le novità dell’edizione 2023, una diversa modalità di racconto, più narrativa e vicina al lettore, una
veste grafica più essenziale che valorizza le poetiche illustrazioni, un nuovo approccio alla cucina, con
ricette stagionali e tradizionali di facile esecuzione, una rinnovata attenzione ai temi del riciclo e del
risparmio energetico, e inoltre un più ampio spazio per le curiosità scientifiche e per il tempo libero da
investire nelle relazioni, nella condivisione di spazi e sogni comuni, nella cura di noi stessi e di chi amiamo. I
dialoghi tra il filosofo Barbanera e il suo amico Silvano all’apertura di ogni mese si fanno poi ancora più
ricchi di spunti di riflessione per superare insieme, con ironia e un vago fatalismo, le inevitabili
contraddizioni dell’esistenza. Tutto l’Almanacco si fa ancora più vicino al quotidiano, grazie a una voce
narrativa unica che pare raccogliere le esigenze di ascolto e rinnovamento del lettore: a parlare non è il
saggio erudito, ma Barbanera l’amico, il compagno di viaggio che ci offre tutti gli strumenti per costruire
una consapevolezza più intima del nostro posto nel mondo e che ci aiuta ad affrontare con il sorriso la
complessità e la sempre più rapida mutevolezza delle cose. Con ottimismo, coltivando meraviglia, curiosità
e intelligenza.
Quest’anno poi il calendario Barbanera esce in edicola e in libreria, per la prima volta, anche in versione
ottimizzata per non vedenti e ipovedenti. Un’edizione speciale, fruibile da tutta la famiglia perché
mantiene gli stessi contenuti e la grafica del calendario tradizionale ma con testi di maggiori dimensioni e
integrazioni in braille e audio tramite QR-code. Un prodotto unico in Italia, realizzato in collaborazione con
l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Onlus-Aps e Irifor.
Con una storia di oltre due secoli e mezzo e dal 2015 “Memoria del mondo” Unesco, l’Almanacco più
celebre e longevo d’Italia dimostra ancora una volta la sua straordinaria capacità di rinnovarsi, rendendosi
interprete del tempo che vive, fedele alla tradizione e visionario scrutatore del futuro, come il
leggendario e misterioso filosofo che per primo lo fece dare alle stampe nel 1762. Non è un caso che la
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voce Barbanera, come sinonimo di almanacco, lunario e calendario, compaia nei maggiori dizionari italiani
e rappresenti ancora oggi un fenomeno editoriale senza uguali, con un totale di tre milioni di copie
all’anno diffuse prevalentemente tramite edicole e librerie. La sua fama ha attraversato i secoli in un
crescendo straordinario: nel tempo i lettori si sono urbanizzati e poi digitalizzati, vivono luoghi, esigenze e
ritmi diversi, ma Barbanera continua ad affascinarli, con i consigli, le previsioni, l’amore per il mondo e per
la natura, con una filosofia di vita che guarda all’armonia tra l’uomo la natura e le cose del mondo.
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La Fondazione Barbanera 1762 e la valorizzazione della cultura almanacchistica
La Fondazione Barbanera 1762 nasce con l’obiettivo di raccogliere, conservare e valorizzare la grande
tradizione almanacchistica europea, che ha in Barbanera il suo più autorevole erede e continuatore.
Quando la Fondazione Barbanera apre le sue porte, a svelarsi sono non soltanto almanacchi, ma uno spazio
di pensiero e memoria, con documenti, studi e progetti fra tradizione e futuro. Una realtà unica che ora
spazia nel mondo con la sua biblioteca anche online (www.bibliotecabarbanera.it), volta a custodire la
memoria storica del Barbanera e a stimolare pensiero critico sul futuro della tradizione. La Fondazione è
custode della più ricca collezione di lunari e almanacchi al mondo, con esemplari rari e pregiati che
mostrano le infinite variazioni sul tema almanacco. Nella sua Biblioteca, oltre 50.000 volumi e documenti,
12.000 almanacchi e lunari. La Collezione Barbanera è anche online. Dal 2020 è iniziata un’importante
opera di digitalizzazione per rendere accessibile in rete la collezione di lunari Barbanera dal 1762 ad oggi.
Circa 800 sono oggi le pubblicazioni online disponibili per la lettura nella biblioteca digitale
www.barbanera1762.com, tra cui il prestigioso fondo Barbanera Unesco, la collezione di almanacchi e
lunari Barbanera riconosciuta dall’Unesco “Memoria del Mondo”, patrimonio documentario dell’umanità,
simbolo universale della cultura d’almanacco.
LA NOVITA’ La collezione dei calendari tascabili profumati del primo Novecento. Nel suo incessante
lavoro di catalogazione, la Fondazione Barbanera 1762 sta ora lavorando alla collezione di calendari
tascabili che conta al momento qualche centinaio di esemplari provenienti da vari paesi europei.
Interessanti i calendarietti profumati, che hanno avuto un’ampia diffusione nel Novecento fino agli anni
‘60. Ispirati all’art deco e molto curati dal punto di vista editoriale, erano realizzati con carte pregiate e
dettagli preziosi. I fogli, impregnati di essenze profumate e custoditi in una velina, venivano regalati da
alcune profumerie come strenna di fine anno. Rappresentativi di una specifica tradizione editoriale, i
calendari tascabili ebbero un’importante funzione di divulgazione culturale. Alcuni erano vere monografie:
riduzioni di romanzi, drammi, teatro lirico e biografie di personaggi illustri.
Barbanera patrimonio dell’umanità, “Memoria del mondo” Unesco
Nel 2015 l’Unesco ha accolto la Collezione di almanacchi Barbanera, conservata a Spello presso la
fondazione Barbanera 1762 (precisamente 356 pubblicazioni tra almanacchi a libretto e lunari da parete
pubblicati dal 1762 al 1962), nel registro “Memory of the World”, il programma che censisce e tutela i
principali patrimoni documentari dell’umanità come, per fare qualche esempio, l’alfabeto fenicio, la
Sinfonia n° 9 di Beethoven, i film dei fratelli Lumière e il Diario di Anna Frank. Con il titolo di “Memoria del
mondo” l’Unesco ha quindi riconosciuto valore di universalità all’Almanacco Barbanera, quale simbolo di
un genere letterario che ha contribuito a sviluppare e a trasmettere la cultura popolare e l’identità di intere
nazioni. «La Collezione di Almanacchi Lunari Barbanera, – queste le parole a nella motivazione a supporto
del riconoscimento – costituita da 356 esemplari datati dal 1762 al 1962 è la più completa al mondo. Il suo
valore è universale e deriva dal suo essere simbolo di un genere letterario che ha contribuito a creare la
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cultura e l’identità di intere nazioni prima dell’avvento delle più moderne forme di comunicazione di
massa».
Ambientalista per vocazione
Il Barbanera tramanda buone pratiche e suggerisce un più sano e sostenibile rapporto con la Terra già da
secoli, quando l’ambiente non era ancora un problema emergente per l’umanità. E da allora non ha mai
smesso di offrirci spunti per ritrovare il valore delle sane abitudini quotidiane e per fare la cosa giusta al
momento giusto, seguendo il ritmo delle stagioni e i consigli della luna. La stessa coltivazione biologica,
che ancora oggi si pratica nell’Orto giardino delle stagioni, si affida ad antichi gesti sostenibili e rispettosi
dell’ambiente, così come la scelta di stampare con inchiostro a base naturale su carta proveniente da
foreste reimpiantate, rendono più credibile quello che le pagine dell’Almanacco ci raccontano in ogni mese
dell’anno.
La casa di Barbanera, l’almanacco “vivente” nel cuore dell’Umbria
Da più di due secoli e mezzo fedele a se stesso, eppure quanto mai moderno e sempre al passo con i tempi,
l’Almanacco Barbanera nasce in Umbria, a Spello, in un complesso rurale del XVIII secolo di circa 7 ettari
certificati bio. È la casa di Barbanera, che ospita la sede editoriale con la redazione, accolti in un antico
bachificio completamente ristrutturato, la Fondazione Barbanera 1762, un archivio storico con oltre 50mila
documenti antichi di cui 13mila almanacchi, calendari e lunari da tutto il mondo, e l’Orto giardino delle
Stagioni, uno scrigno prezioso di biodiversità, firmato dal paesaggista Peter Curzon, dove convivono e
dialogano in armonia, tra fontane e pergolati, semi e ortaggi rari o in via d’estinzione, frutti di archeologia
arborea, fiori ed erbe officinali, grazie al prezioso contributo dell’agronoma Isabella Dalla Ragione,
presidente della Fondazione Archeologia Arborea. Qui, seguendo i ritmi del cielo e della terra e il crescere e
il calare della luna, si sperimentano la filosofia e le buone pratiche da sempre suggerite da Barbanera in
una quotidianità che si modula tra orti e prove di stampa, memorie del tempo, attualità e innovazione
per un’esistenza a misura d’uomo.
Da Lunario ad Almanacco, una storia lunga 261 anni
A partire dal Medioevo, soprattutto dopo l’invenzione della stampa, lunari e almanacchi sono stati in tutto
l’occidente la lettura popolare più diffusa e accessibile a tutti. Tra quelli stampati in Italia, il più celebre e
longevo è sicuramente il Barbanera, presente già dalla metà del ‘700 nella doppia forma di lunario da
parete e di almanacco, fin da subito destinato a diventare in Italia una sorta di “vangelo” per i ceti rurali che
ne traevano insegnamenti indispensabili per la conduzione delle terre, ma anche una inesauribile fonte di
saggezza per illustri personaggi della cultura come Gabriele d’Annunzio, appassionato lettore e bibliofilo
collezionista. Il Barbanera riscosse un tale successo che tutto l’Ottocento fu caratterizzato da controversie
legali tra i vari “Barbanera” pubblicati parallelamente da diversi editori che da più parti d’Italia dichiaravano
di stampare l’originale. Certo è che, viaggiando per fiere e mercati, il Barbanera, con i suoi cloni, per lungo
tempo ha contribuito all’unificazione culturale e linguistica d’Italia, in un momento in cui era l’unico “libro”
a entrare nelle case, con le sue immagini della luna e le previsioni del tempo, che era poi quello che più
contava per una coltivazione di successo.
Sarà solo nella prima metà del Novecento che la casa editrice Campi, nata a Foligno nel 1892, acquisirà in
esclusiva il marchio Barbanera. Grazie ai venditori ambulanti e ai cantastorie, il Barbanera continuò quindi
ad attraversare la penisola italiana insieme ai fogli divulgativi che raccontavano “fattacci” di cronaca,
“miracoli”, “pianeti della fortuna” e canzoni. Con l’arrivo della radio, nel 1939 i fogli volanti con i testi delle
canzoni divennero “Il Canzoniere della Radio”, da cui prese le mosse negli anni ’50 del XX secolo “TV Sorrisi
e Canzoni”, pubblicato dalla Campi fino al 1980. Oggi l’Editoriale Campi è nota soprattutto per essere la
casa editrice del Calendario, dell’Almanacco e di altri prodotti a firma Barbanera.
Il calendario. Barbanera oltre che Almanacco è anche un pratico Calendario Lunario! Un concentrato di
notizie e consigli da tenere in casa, che ci ricorda più da vicino i primi lunari in foglio che fin dal Medioevo
viaggiavano per fiere e mercati. Ancora oggi nelle pagine del calendario troviamo le effemeridi, tanti
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suggerimenti per sapere cosa fare nell’orto, in giardino e in cantina seguendo le fasi lunari, con uno sguardo
curioso alle stelle e all’oroscopo, e tanta attenzione allo star bene e alle buone pratiche.
LA NOVITA’ Il Calendario Barbanera arriva in edicola anche nella versione Braille. Dal 2023 il
calendario Barbanera esce in edicola e in libreria anche in versione ottimizzata per non vedenti e
ipovedenti, con scrittura Braille e contenuti multimediali tramite QR-code. Un’edizione speciale, nata in
collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti per entrare nelle case di tutti, ma proprio tutti, gli
italiani. Maneggevole, piacevole e fruibile da tutta la famiglia, il calendario con stampa serigrafica in
Braille ad alto rilievo mantiene i colori, lo stile grafico e i temi classici che da più di due secoli e mezzo
contraddistinguono il Barbanera, ma si arricchisce di una scrittura tattile a rilievo con vernice trasparente
e di QR-code che rimandano, inquadrati con uno smartphone, a contenuti audio e video che raccontano
l’almanacco del giorno, l’oroscopo e tutti gli altri testi presenti. Un supporto particolarmente utile anche a
coloro che sono affetti da cecità acquisita e che possono avere difficoltà ad imparare a leggere con il
sistema Braille. I caratteri grandi e i colori delle immagini e delle pagine lo rendono utile e gradevole anche
a chi semplicemente volesse un calendario più visibile da lontano.
Barbanera nei pensieri illustri
Il Barbanera è l’almanacco per antonomasia, citato in tutti i più importanti dizionari italiani (Zingarelli,
Devoto-Oli, Treccani, Sabatini Coletti e De Agostini) e con i suoi simboli, la sua tradizione e il suo
immaginario, in tempi e luoghi diversi è stato accolto nelle opere e nelle citazioni di numerosi personaggi
illustri: da Luigi Capuana (1902) a Luigi Pirandello (1918), da Gabriele D’Annunzio (il ‘fiore dei Tempi e la
saggezza delle Nazioni’) ad Eugenio Montale, da Maria Luisa Spaziani a Leonardo Sciascia o Umberto Eco,
senza dimenticare Vasco Pratolini, Oriana Fallaci e tanti altri autori contemporanei come Loriano
Macchiavelli o Giacomo Papi.
Il personaggio: Barbanera il filosofo saggio
Erudito, astronomo, eremita, filosofo passato alla storia per la saggezza e per le sue previsioni, Barbanera
sembra sia vissuto a Foligno nel 1700, in un tempo in cui i confini tra i saperi – astronomia e astrologia,
scienza e buonsenso popolare – non era ancora così ben delineati. Tra realtà e leggenda, questa
misteriosa figura di saggio dalla folta barba nera diede alle stampe il suo primo lunario nel 1762. Per
l’efficacia dei suoi consigli e la sua capacità di parlare a tutti, la sua fama crebbe di giorno in giorno
travalicando i confini regionali, fino a fare delle sue “creature” il calendario e l’almanacco italiani per
antonomasia.
www.barbanera.it
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