(AGENPARL) – mer 12 marzo 2025 *Morte detenuto: presidente proietti e Giunta regionale esprimono dolore,
si valuta con il Comune di Perugia l’istituzione di un tavolo
sull’emergenza penitenziaria *
(aun) – Perugia 12 mar. 025 – Di fronte alla tragedia che si è consumata
nel carcere di Capanne la presidente della Regione Stefania Proietti
insieme alla Giunta esprime grande dolore per la morte del detenuto dopo un
incendio all’interno della propria cella.
Tale evento drammatico è avvenuto in seguito a momenti di tensione che di
frequente si verificano negli istituti penitenziari della regione gravati
da persistenti problemi come il super affollamento e la mancanza di
personale nelle 4 case circondariali.
La presidente della Regione, appena insediata, ha preso a cuore la
questione carceraria, andando a visitare la struttura di Terni, e mettendo
in calendario le visite alle altre carceri, in stretto contatto con il
Garante dei detenuti avvocato Giuseppe Caforio. Ma la presidente della
Regione ha fatto anche altri passi concreti, si è rivolta il 10 gennaio
scorso ai massimi livelli governativi come il presidente del Consiglio dei
Ministri Giorgia Meloni, a cui ha sottoposto anche il tema dell’emergenza
sanitaria nelle carceri proponendo l’istituzione di un fondo nazionale per
la sanità carceraria. Tale fondo permetterebbe una redistribuzione più equa
dei costi tra le diverse regioni anche in base alla popolazione ristretta
nelle carceri ma soprattutto la reale possibilità di erogare tutte le cure
e i servizi necessari, anche dal punto di vista sociale, al miglioramento
delle condizioni di vita dei detenuti e quindi anche dei lavoratori che se
ne prendono cura.
Proprio pochi giorni fa la presidente Proietti ha inviato una lettera al
ministro della Giustizia Carlo Nordio, e mandata per presa d’atto anche al
procuratore generale della Corte di Appello di Perugia Sergio Sottani,
anch’egli assolutamente preoccupato per la situazione.
Nella lettera la presidente Proietti ha denunciato “la gravissima
situazione in cui versano, in queste ore, le carceri umbre a causa dello
spropositato sovrappopolamento che mai come in questo momento, ha superato
ogni limite di capacità di gestione e organizzativa.
Mi viene rappresentato, anche dal Garante Regionale, che il carcere di
Terni, già di per sé come noto complesso, avendo una sezione del 41 bis e
anche ben quattro sezioni di alta sicurezza, ha raggiunto la presenza di
circa 600 detenuti a fronte di una disponibilità di 422. Anche il carcere
di Perugia ha una popolazione superiore di circa il 40% rispetto alle
previsioni massime previste. Per non parlare del super carcere di Spoleto
che è in una fase di gravissima criticità con episodi di violenza fra
detenuti stessi e fra detenuti e rappresentanti della polizia penitenziaria
che si susseguono quasi quotidianamente.
Peraltro l’Umbria con le sue quattro carceri, perché vi è anche Orvieto che
non è certo in situazioni migliori, ha circa i due terzi dei detenuti che
provengono da altre regioni per reati commessi altrove”.
“Questo di per sé non sarebbe rilevante – ha scritto ancora la Presidente –
se questa attività ricettiva non si caratterizzasse sotto il profilo
quantitativo, per avere un numero di detenuti molto superiore alla capacità
ricettiva e sotto il profilo qualitativo, molti detenuti che giungono
d’altrove e in particolare dalla Toscana, hanno gravi problemi di natura
psichiatrica e quindi di difficilissima gestione. A ciò ovviamente si
aggiunge la cronica carenza di addetti della polizia penitenziaria che
aggrava il contesto.
Vi è il forte timore che permanendo questa situazione si possano verificare
episodi di particolare gravità che possono investire sia i detenuti stessi
che il personale militare e civile addetto alla gestione delle carceri, con
fatti violenti che possono ben andare oltre a ciò che già quotidianamente
accade”.
Nell’ambito dell’incontro la presidente della Regione aveva rappresentato
al Presidente del Consiglio anche la gravità dei tanti casi psichiatrici
all’interno delle nostre carceri (la maggior parte dei quali provenienti da
altre regioni) che determinano necessità di ulteriori spese sanitarie che
gravano esclusivamente sul sistema sanitario regionale umbro.
“Nella mia funzione di rappresentante della Regione Umbria – ha concluso la
lettera la presidente – chiedo un deciso e immediato intervento volto a
ridurre l’attuale stato di sovraffollamento dei detenuti e al contempo un
deciso rafforzamento del personale, a cominciare dalla polizia
penitenziaria. Le chiedo altresì con ogni urgenza di formalizzare il
Provveditorato Umbria in luogo del precedente Provveditorato
Umbria-Toscana, situazione all’origine di molte criticità e dell’attuale
sovraffollamento”.
In accordo con la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi la Presidente
della Regione sta valutando l’istituzione di un tavolo sull’emergenza
penitenziaria a Capanne e in tutte le carceri umbre.
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