(AGENPARL) – sab 08 marzo 2025 Presidente Stefania Proietti al Serafico di Assisi: “Qui mi sento a
casa, quella
del Serafico è la mia famiglia, qui si coniugano scienza ed etica; questa
visione la porteremo nella sanità pubblica”
Presenti anche la vicepresidente dell’Assemblea Legislativa, Bianca Maria
Tagliaferri, e la Direttrice per la Sanità Regionale, Daniela Donetti
Prima visita ufficiale da Presidente della Regione nel giorno dell’8 marzo
anche per ricordare la prima vittima di femminicidio in Umbria.
(Aun) – Assisi 8 mar. 025 – Dietro ogni porta del Serafico di Assisi c’è
una storia di coraggio, sfide quotidiane e piccoli-grandi traguardi. Qui,
infatti, la disabilità non è una condizione, ma una realtà che chiede
ascolto, risorse e soluzioni concrete. È in questo contesto che oggi la
Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, ha fatto la sua prima
visita ufficiale da governatrice, incontrando i ragazzi, il personale
sanitario e gli operatori che vivono e animano il Serafico ogni giorno. Un
ritorno significativo per Proietti che conosce da vicino questa realtà a
cui è profondamente legata anche per aver ricoperto il ruolo di consigliera
prima della sua nomina a sindaca di Assisi e che ora, da Presidente della
Regione, si trova ad affrontare con una prospettiva e una responsabilità
istituzionale ancora più ampia.
La scelta di fare la visita oggi è voluta perché qui al Serafico è stato
dato l’ultimo saluto a Eliza Stefania Feru, 29 anni, prima vittima di
femminicidio in Umbria, all’inizio dell’anno, e dipendente dell’istituto.
Accompagnata dalla vicepresidente dell’Assemblea Legislativa Bianca Maria
Tagliaferri, anche lei consigliera del Serafico per oltre 20 anni, e da Daniela
Donetti, direttrice sanità regionale, Proietti è stata accolta dalla Presidente
del Serafico, Francesca Di Maolo, dal Direttore Sanitario, Massimo
Vallasciani e dal Consiglio di Amministrazione dell’Istituto.
Nel corso della visita ha potuto conoscere le ultime innovazioni
scientifico-tecnologiche della realtà assisana, che si conferma uno dei
Centri di eccellenza sanitaria italiana riconosciuto non solo a livello
regionale ma anche nazionale grazie all’approccio innovativo e altamente
specializzato nella presa in carico di bambini e giovani adulti con
disabilità complesse. La missione del Serafico, infatti, si fonda su un
equilibrio tra ricerca scientifica, tecnologia avanzata e un modello di
cura e riabilitazione personalizzato, che garantisce a ciascun ragazzo
percorsi terapeutici su misura, volti a migliorare la qualità della vita e
a rispondere in maniera mirata ai bisogni specifici. Oltre alle dotazioni
tecnologiche, ciò che rende il modello-Serafico un riferimento nel panorama
nazionale è la sinergia tra professionalità medica, ricerca scientifica e
centralità della vita di ogni persona, un approccio che coniuga alla
perfezione scienza e umanità.
“La missione del Serafico è garantire a ogni ragazzo il miglior percorso
possibile, attraverso una dotazione medico-scientifica altamente
qualificata e strumenti innovativi che possono davvero fare la differenza
nella quotidianità”, ha dichiarato la Presidente Francesca Di Maolo. “La
sanità non può limitarsi a offrire risposte standardizzate, ma deve
prendersi cura della persona nella sua unicità, con una visione che tenga
conto tanto delle necessità cliniche quanto del benessere complessivo.
L’attenzione dimostrata oggi dalla Presidente Proietti conferma
l’importanza di continuare a investire in modelli sanitari sempre più
avanzati e accessibili, capaci di rispondere con efficacia alle esigenze
dei pazienti e delle loro famiglie”.
Nel suo intervento la Presidente Proietti ha espresso con grande trasporto
il legame profondo che la unisce all’Istituto Serafico, sottolineando il
valore di questa realtà non solo come eccellenza sanitaria, ma anche come
simbolo di un modello di cura fondato sull’amore e sull’innovazione. “Ogni
volta che vengo qui mi sento rigenerata: qui mi sento a casa, qui c’è la
mia ‘famiglia’. La mia vita è legata a doppio filo a questa realtà, perché
il Serafico non è solo un presidio sanitario d’eccellenza, ma un luogo dove
si sperimentano e si realizzano ogni giorno percorsi straordinari di cura e
innovazione. Da assisana lo considero un punto di riferimento, una bandiera
nel panorama sanitario. Nel corso degli anni il Serafico si è aperto al
mondo, diventando un centro di ricerca e sviluppo di soluzioni
all’avanguardia, capaci di cambiare concretamente la vita delle persone”.
La Presidente ha poi voluto rimarcare il suo impegno nel campo della sanità
e della tutela delle persone con disabilità, ribadendo la volontà di
rendere il modello-Serafico un punto di riferimento oltre i confini
regionali e nazionali. “Ho scelto di mantenere la delega alla sanità e alla
tutela dei diritti delle persone con disabilità proprio perché voglio dare
continuità a quella rivoluzione e innovazione che ho visto nascere e
svilupparsi qui al Serafico. Il nostro obiettivo è fare dell’Umbria la
prima regione in cui l’amore concreto, che qui si traduce in assistenza di
eccellenza, diventi una bandiera, un modello di riferimento a livello
internazionale. Il Serafico dimostra che è possibile coniugare scienza ed
etica, e questa è la visione che vogliamo portare nella sanità pubblica.
Tutto ciò che è mosso dall’amore, dall’amore concreto che qui è vero e
tangibile, è sempre giusto e genera un impatto positivo duraturo”.
Red/com
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