(AGENPARL) – mer 05 marzo 2025 Nota di Nilo Arcudi (Tp-Uc): “ora il Consiglio regionale confermi la
posizione degli enti locali e garantisca chiarezza sulle case”
(Acs) Perugia, 5 marzo 2025 – “Accogliamo con favore la posizione
espressa dal Consiglio delle Autonomie Locali (Cal), che ha evidenziato le
stesse perplessità che Umbria Civica aveva manifestato nelle scorse
settimane in merito alla gestione delle case popolari. Questo conferma la
fondatezza delle nostre osservazioni e dimostra come le istanze sollevate non
fossero dettate da pregiudizi politici, ma da una reale preoccupazione per le
scelte che interessano il nostro territorio e la qualità della vita dei
cittadini umbri”. È quando dichiara il consigliere regionale Nilo Arcudi
(Tesei presidente-Umbria civica).
“Il fatto che anche il Cal – spiega Arcudi – abbia ritenuto opportuno
sottolineare questi elementi critici rappresenta un segnale importante: le
istituzioni locali, che ogni giorno affrontano le sfide concrete delle
comunità umbre, hanno espresso un parere chiaro che non può essere
ignorato. È fondamentale, dunque, che questa posizione trovi ora una
conferma anche in seno al Consiglio regionale. Chiediamo coerenza e
responsabilità: l’Assemblea legislativa non può voltare le spalle agli
enti locali, che meglio di chiunque altro conoscono le necessità e le
dinamiche del territorio. Ci auguriamo che i consiglieri regionali tengano
conto di queste indicazioni e si facciano interpreti della volontà espressa
dal Cal, evitando decisioni calate dall’alto e prive di una reale sintonia
con le esigenze dei cittadini umbri”.
“In questo contesto, – prosegue Arcudi – torniamo a ribadire l’importanza
del rispetto delle regole in tema di case popolari. Di recente, abbiamo
assistito a dichiarazioni inaccettabili da parte dell’assessore Barcaioli,
il quale ha di fatto invitato a non applicare una legge vigente, minando
così la fiducia nelle istituzioni e nel rispetto delle normative. Le
modifiche annunciate, come la riduzione del requisito di residenza da cinque
a un anno e l’abolizione dell’articolo che prevede la decadenza immediata
del diritto all’alloggio in caso di reati commessi da un componente del
nucleo familiare, rappresentano un pericoloso segnale di lassismo. Questi
interventi rischiano di minare i principi di equità e giustizia sociale,
penalizzando le fasce più deboli della popolazione e creando nuove
disparità”.
“Esprimiamo – conclude Arcudi – pieno sostegno al Comune di Foligno e
all’assessore Schiarea, che hanno scelto di mantenere una linea di rigore e
correttezza nel rispetto della normativa. Invitiamo la Regione a fare
altrettanto, garantendo che il sistema degli alloggi popolari rimanga basato
su equità, legalità e tutela dei cittadini più fragili. Umbria Civica
continuerà a vigilare affinché le scelte regionali siano improntate alla
trasparenza e al rispetto delle regole, nell’interesse esclusivo
dell’Umbria e dei suoi cittadini”. RED/dmb
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/79826
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