(AGENPARL) – mar 25 febbraio 2025 Approvata a maggioranza la mozione promossa dalla consigliera Letizia
Michelini (Pd). Non accolta dalla proponente dell’atto la proposta del
consigliere Eleonora Pace (FdI) di discutere il documento in Commissione
(Acs) Perugia, 25 febbraio 2025 – L’Aula di Palazzo Cesaroni ha approvato
con 13 voti favorevoli dei consiglieri della maggioranza, 7 contrari e 1
astenuto (Arcudi-Tp/Uc) la mozione promossa dalla consigliera Letizia
Michelini (Pd) concernente la ‘tutela della salute mentale e del benessere
psicologico dei giovani’.
Dopo l’illustrazione dell’atto, il capogruppo di FdI, Eleonora Pace ha
proposto di discutere il documento in Commissione “visto che analogo
argomento – ha detto – viene trattato in una legge approvata a fine della
scorsa legislatura e che ricomprendeva 3 diverse proposte di iniziativa
bipartisan e con un finanziamento per il 2025 di 100mila euro”. Ma pur
sottolineando che “la legge può essere rivista ed approfondita in
Commissione”, la proponente della mozione, Michelini, ha chiesto comunque
che il suo atto potesse essere votato dall’Aula.
Con l’approvazione della mozione, la Giunta regionale viene impegnata a:
istituire un Osservatorio sulla condizione della salute mentale e del
benessere psicologico dei giovani, nel rispetto dei vincoli di bilancio;
porre in essere scelte di indirizzo che mettano la salute fisica, psicologica
e mentale dell’infanzia e dell’adolescenza al centro delle politiche
socio-sanitarie della Regione e dei singoli territori, coinvolgendo i
neuropsichiatri infantili, gli psichiatri, gli psicologi, i servizi educativi
e quelli sodali (terzo settore), oltre che i pediatri favorendo la creazione,
all’interno dei dipartimenti di salute mentale (csm), di servizi dedicati
alla fascia 11-25; adottare iniziative, per quanto di competenza, per
riorientare i servizi sui bisogni di salute mentale dei giovani, servizi che
oggi sono caratterizzati da un elevato livello di frammentazione nei metodi,
nei luoghi e nelle modalità di interazione, il che spesso comporta anche la
mancata richiesta di aiuto; adottare iniziative per prevedere strutture di
libero accesso riservate ai ragazzi e capaci di dare risposte riguardo la
salute mentale e psicologica e di esercitare attività di ascolto rispetto
alle problematicità.
Illustrando il suo atto all’Aula, Michelini ha spiegato che: “è
necessaria una maggiore attenzione da parte della Regione al benessere
psichico dei giovani, questo per intercettare precocemente il disagio e
favorire l’accesso alle cure. Pressioni sociali, mancanza di modelli positivi
e valoriali, solitudine e rarefazione dei rapporti sociali, iperstimolazione
tecnologica e incertezza del futuro sono tra le cause dell’aumento dei disagi
psicologici ed emotivi tra i giovani anche nella nostra regione, che possono
sfociare in veri e propri disturbi come quelli depressivi o alimentari,
aumentare il ricorso alle sostanze o all’abuso di alcol e addirittura
incidere sull’aumento di episodi di bullismo. Sui giovani, l’impatto della
pandemia è stato fortissimo. I dati Censis mostrano che negli adulti dai 37
ai 64 anni e negli anziani i numeri di chi ha sofferto di disturbi
psicologici sono molto più bassi, in media poco più di 1 su 5, mentre per i
ragazzi si sale al 44,6% per cento degli under 37 e addirittura al 49,4% dei
giovani tra i 18 e i 25 anni. È necessario quindi che le istituzioni
affrontino in maniera decisa questo problema ed è fondamentale mettere la
prevenzione in qualsiasi approccio di cura ai disagi psicologici ed emotivi
dell’infanzia e dell’adolescenza, riorientando e rendendo omogenei i servizi
sui bisogni di salute mentale dei giovani in tutto il territorio regionale,
che oggi sono caratterizzati da un elevato livello di frammentazione nei
metodi, nei luoghi e nelle modalità di interazione, il che spesso comporta
anche la difficoltà di accesso e di richiesta di aiuto. È fondamentale
mettere al centro delle scelte di indirizzo delle politiche socio – sanitarie
della Regione la salute psicologica e mentale dell’infanzia e
dell’adolescenza, coinvolgendo neuropsichiatri infantili, psichiatri,
psicologi, i servizi educativi e quelli sodali (terzo settore), oltre che i
pediatri, e favorendo la creazione di nuovi progetti e percorsi socio –
sanitari e la riorganizzazione all’interno dei dipartimenti di salute
mentale, dei servizi dedicati in particolare alla fascia 11-25 anni”.
Interventi:
Maria Grazia Proietti (Pd): “la salute mentale e il benessere psicologico
dei giovani è fondamentale per il presente e il futuro della nostra
comunità. Se non contrastato per tempo, il disagio vissuto in età giovanile
rischia di protrarsi e di cronicizzarsi nell’età adulta, con ricadute
importanti in termini di salute pubblica e di spesa sanitaria. La crisi
silenziosa che colpisce bambini, adolescenti e giovani adulti è un fenomeno
preoccupante che la pandemia da Covid ha contribuito ad acuire, complici
soprattutto l’isolamento imposto dalle misure di contenimento del virus.
Una ricerca di Agenzia Umbria Ricerche del novembre 2022 condotta sui giovani
tra i 14 e i 24 anni in Umbria ha analizzato il fenomeno del ritiro sociale e
gli effetti della pandemia sul benessere psicologico per comprendere le cause
del malessere giovanile. Tra il 2019 e il 2022, il disagio mentale è
sensibilmente aumentato, con una percentuale di giovani insoddisfatti della
propria vita e con un basso punteggio di salute mentale passata dal 3,2% al
6,2% (ISTAT). L’OMS ha rilevato che i giovani sono la fascia più a rischio
di peggioramento della salute mentale, con un aumento di ansia e pensieri
suicidari. Il fenomeno più rappresentativo di questo malessere è il
cosiddetto “hikikomori”, una forma di ritiro sociale volontario che in
Italia riguarda più di 100mila giovani, secondo la Società Italiana di
Psichiatria. In Umbria, questo fenomeno è più diffuso tra i ragazzi tra i
14 e i 18 anni, con un picco nel passaggio tra scuola media e superiore. A
spingere i giovani a ritirarsi dalla vita sociale e evitare le relazioni con
gli altri sarebbero l’ansia da prestazione, le difficoltà relazionali,
l’insicurezza identitaria e il senso di inadeguatezza sociale. Le famiglie
con figli ritirati socialmente spesso sperimentano isolamento e difficoltà a
ricevere supporto dai servizi sociali. Un altro dato che conferma
l’esistenza di un’emergenza sociale in atto è quello che riguarda i
7mila umbri che solo nel 2023 hanno presentato domanda per il bonus
psicologico. Lo Sportello per il Supporto Psicologico creato
dall’Università di Perugia ha visto negli ultimi anni quintuplicare gli
accessi così come continua a crescere il numero dei minorenni che si
avvicina agli stupefacenti. I temi del disagio psicologico e della salute
mentale, soprattutto giovanile, devono quindi tornare subito al centro
dell’agenda politica, con misure concrete come quelle sollecitate da questa
mozione. È indispensabile prevedere un organismo come l’Osservatorio
Regionale Permanente sulla salute mentale giovanile che raccolga dati,
monitori i bisogni dei giovani e sviluppi strategie di intervento efficaci.
Questo strumento sarà essenziale per superare la frammentazione dei servizi
e garantire una presa in carico tempestiva e integrata dei ragazzi in
difficoltà. È fondamentale anche rendere i servizi più accessibili e
accoglienti, creando spazi di ascolto riservati ai giovani, favorendo
l’inserimento di psicologi e neuropsichiatri nelle scuole e nei servizi
sanitari territoriali, e garantendo percorsi di prevenzione che coinvolgano
famiglie, educatori e operatori del terzo settore”.
Eleonora Pace (capogruppo FDI): “Ringrazio la consigliera Michelini perchè
con la presentazione di questo atto mi permette di ricordare a tutti di un
lavoro importante che ha impegnato trasversalmente tutte le forze politiche
nella passata legislatura e che ha permesso di licenziare una legge a fine
mandato uscita da una sottocommissione in cui si è riusciti ad accorpare tre
atti analoghi e di iniziativa bipartisan. Si decise addirittura di modificare
il Testo unico della sanità e per questioni di tempo fu scorporata la parte
che riguardava lo psicologo scolastico e lavorammo solo esclusivamente sulla
legge per lo psicologo di cure primarie. Leggendo questa mozione ho notato
diverse sovrapposizioni rispetto a quanto già contenuto nella legge. La cosa
che mi ha colpito è l’istituzione dell’osservatorio regionale che noi
definimmo osservatorio tecnico regionale, ma che immaginammo già in maniera
corposa rispetto alle molteplici figure che dovevano farne parte. Quindi
nessuna preclusione da parte nostra a rivedere o modificare ulteriormente la
composizione dell’osservatorio, ma anche in virtù che l’atto approvato
nella scorsa legislatura fosse stato finanziato in via sperimentale per il
2025 con 100mila euro, ci troveremo di fronte, nei prossimi mesi, a poter
rifinanziare la legge, propongo di rinviare la mozione in Commissione
raffrontandolo con la legge esistente per capire se ci sono sovrapposizioni o
che magari apportare integrazioni per giungere eventualmente alla modifica
del testo. Auspichiamo quindi che venga rifinanziato l’atto e se necessario
metterci a lavorare insieme per la previsione dello psicologo scolastico che
per questioni temporali e non per volontà politica trasversale era stato
accantonato”.
Bianca Maria Tagliaferri (Umbria domani-Proietti presidente): “Accolgo
favorevolmente la mozione che tocca le corde del mio cuore. Si parla di
disagio giovanile ed aspetti comportamentali che possono anche sfociare in
reati. La situazione del disagio giovanile è grave e significativa e merita
da parte nostra azioni urgenti e dedicate. La situazione è cresciuta
esponenzialmente negli ultimi 12 anni. Dopo la pandemia il fenomeno si è
acuito fortemente anche a causa della solitudine fino ad arrivare ad un uso
spasmodico ed improprio delle nuove tecnologie. È necessario ed urgente
lavorare sulla prevenzione e riportare a sistema gli attori che lavorano nel
disagio giovanile. Nelle classi scolastiche aumentano costantemente i numeri
dei ragazzi con disagi anche significativi. Bene l’osservatorio in cui
andrebbe ricompreso qualche universitario che conosca le scienze della
formazione e la pedagogia”.
Rispetto alla proposta di Pace di trattare l’atto in Commissione, la
proponente consigliera Michelini ha chiesto di poter arrivare al voto
dell’Aula sottolineando comunque che la legge in questione citata da Pace
può essere rivista in Commissione. “Questa mozione – ha detto –
equivale ad un indirizzo politico utile ad accendere un focus sui disagi dei
giovani e dell’infanzia”.
Il consigliere Pace si è detta “perplessa dalle dichiarazioni della
Michelini” ribadendo che molti temi dell’atto “si sovrappongono con la
legge. Da parte nostra massima collaborazione, ma vista l’indisponibilità
di confronto in Commissione il mio voto sarà contrario”. AS/
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/79768