(AGENPARL) – mar 25 febbraio 2025 Respinta la mozione di Nilo Arcudi (Tesei presidente-Umbria civica) sul piano
regionale di gestione dei rifiuti
(Acs) Perugia, 25 febbraio 2025 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria
ha respinto (10 no, 8 sì) la mozione promossa dal consigliere Nilo Arcudi
(Tesei presidente-Umbria civica) relativa a: “Attuazione del piano
regionale di gestione dei rifiuti e sostegno alla realizzazione del
termovalorizzatore per la riduzione del conferimento in discarica”.
Con il suo atto di indirizzo, Arcudi mirava ad impegnare la Giunta regionale
a: “procedere con la realizzazione dell’impianto di termovalorizzazione
previsto dal Piano regionale gestione rifiuti, garantendo il rispetto dei
più elevati standard ambientali e di sicurezza, nonché il massimo controllo
delle emissioni in atmosfera; promuovere una corretta informazione pubblica
sull’importanza della termovalorizzazione come strumento complementare al
riciclo per ridurre l’uso delle discariche e migliorare l’autosufficienza
regionale nella gestione dei rifiuti; garantire che l’attuazione del Piano
regionale avvenga nel rispetto degli obiettivi di economia circolare,
favorendo la massimizzazione del riciclo e la riduzione dei rifiuti alla
fonte; monitorare l’andamento del sistema integrato di gestione dei rifiuti
e a valutare eventuali ulteriori innovazioni tecnologiche per migliorare il
recupero di materia ed energia, sempre nel rispetto delle direttive europee e
delle migliori pratiche ambientali”.
Illustrando l’atto in Aula, Arcudi ha spiegato che “la Regione Umbria ha
fissato obiettivi ambiziosi di raccolta differenziata (75% entro il 2035) e
di riduzione del conferimento in discarica (meno del 10% entro il 2035). Il
solo incremento della raccolta differenziata e del riciclaggio, seppur
fondamentale, non è sufficiente a eliminare la necessità di un sistema di
smaltimento sicuro e sostenibile per i rifiuti non riciclabili.
L’esperienza di altre regioni italiane ed europee dimostra che
l’integrazione tra riciclo e termovalorizzazione ha permesso di ridurre
drasticamente il ricorso alle discariche e di generare energia rinnovabile.
Il mancato rispetto del PRGR potrebbe comportare il rischio di emergenze
rifiuti e l’aumento dei costi di smaltimento per cittadini e imprese,
nonché il ricorso a soluzioni di trasporto dei rifiuti fuori regione, con
impatti economici e ambientali negativi. Anche raggiungendo gli obiettivi
fissati resterebbe comunque un 25% di rifiuti da smaltire e l’Unione
Europea così come l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca
ambientale considerano il recupero energetico tramite termovalorizzazione
come una soluzione preferibile rispetto alla discarica, che rappresenta la
forma più dannosa di smaltimento dei rifiuti. I termovalorizzatori di nuova
generazione utilizzano tecnologie avanzate per il controllo delle emissioni,
risultando compatibili con elevati standard ambientali e sanitari. Molte
città italiane ed europee hanno adottato questo sistema di valorizzazione
dei rifiuti non recuperabili, da cui producono calore ed energia.
L’alternativa delle discariche non è ambientalmente sostenibile e i tre
siti attivi in Umbria non potranno essere sfruttati ancora a lungo. Così
come non si può puntare sul trasporto dei rifiuti verso altre regioni o
altri Stati. Dobbiamo fare scelte responsabili, al servizio delle nostre
comunità”.
Fabrizio Ricci (Avs): “Meglio parlare di inceneritore, visto che
termovalorizzatore è un termine usato per dare una connotazione positiva al
processo di incenerimento dei rifiuti. Si tratta di una tecnologia datata,
costosa e inquinante. Gli inceneritori sono stati esclusi dai progetti
finanziabili dal Pnrr in quanto dannosi per l’ambiente. La Danimarca, che
viene citata spesso, sta dismettendo il 30% dei propri inceneritori perché
inquinano e riducono la raccolta differenziata. Dal 2028 l’Unione europea
introdurrà una tassa su questi impianti, in quanto non ambientalmente
sostenibili. L’assessore De Luca si sta muovendo nella stessa direzione
della Toscana, dove esiste un Piano per l’economia circolare”.
Eleonora Pace (FdI): “Mentre noi e l’assessore Morroni studiavamo gli
scenari possibili, facevamo anche degli incontri pubblici di partecipazione.
A cui prendevano parte anche i capigruppo dell’allora minoranza. In una
occasione ricordo che le consigliere Porzi e Meloni si dichiararono
favorevoli alla costruzione del termovalorizzatore. Nelle maggioranze di
centrosinistra si decise per anni di non scegliere, proprio perché si
trattava di un argomento divisivo. Si scelse quindi di non scegliere,
portando ad esaurimento le vecchie discariche. Assurda l’accusa di voler
costruire un impianto che inquina e quindi impatterebbe deliberatamente sulla
salute dei cittadini. Dalle linee programmatiche della Giunta Proietti non si
capisce come verrebbe smaltita la percentuale residuale dei rifiuti, visto
che il 100% di riciclaggio non esiste. Speriamo di capire oggi quale è la
soluzione dell’assessore De Luca per la chiusura del ciclo”.
Thomas De Luca (assessore) ha spiegato che “nella delibera di Giunta Tesei
del 2022 si spiegava che le discariche umbre andavano ampliate per un milione
di metri cubi e non certo profilate. Nel luglio 2024 un’altra delibera ha
deciso l’aumento del flusso dei rifiuti in discarica di 50mila tonnellate
rispetto a quanto previsto dal piano rifiuti. L’Umbria è al 68% di
riciclaggio e l’obiettivo del 75% è quindi raggiungibile nei tempi
previsti. La quota restante di rifiuti da smaltire, circa 80mila tonnellate
all’anno, è una quantità non sufficiente per giustificare la costruzione
di un inceneritore, per il quale servirebbero 400mila tonnellate. Il costo
per la realizzazione dell’impianto si avvicina inoltre a 200milioni,
rendendolo ancora più insostenibile. Proprio ieri ero a Brescia, dove il
teleriscaldamento è a pagamento e costa più del metano. E viene garantito
per il solo 18% dal termovalorizzatore. Nelle prossime settimane inizieremo
la revisione della legge per perseguire il massimo recupero di materia dai
rifiuti attraverso impianti appositi”.
Nilo Arcudi (Tp – Uc): “Vedremo quali sono i dati reali sulla produzione
dei rifiuti e sui livelli di riciclaggio. Prendo atto che su un tema
strategico non interviene nessuno del Pd, credo che sia un segnale simbolico
importante”.
Eleonora Pace (FdI): “Attendo di vedere gli atti concreti e le delibere che
certificano la scelta del nuovo scenario, con costi, investimenti, utilizzo
delle discariche. Mentre noi avevamo attivato la procedura per il
termovalorizzatore, voi vi troverete ad affrontare una emergenza, visto il
breve ciclo di vita residuo delle discariche”. MP/
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/79767