(AGENPARL) – mar 25 febbraio 2025 Interrogazione di Andrea Romizi (FI), l’assessore Meloni risponde: “la
versione definitiva del Programma di sviluppo urbano sostenibile dovrà
essere presentata entro il 28 febbraio prossimo. Scelte comunque in capo al
Comune”
(Acs) Perugia, 25 febbraio 2025 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria
ha discusso l’interrogazione a risposta immediata su “‘Agenda urbana
2021-2027’ del Comune di Perugia, quartiere di San Sisto”, presentata dal
consigliere regionale Andrea Romizi (FI), che chiedeva di “chiarire, a
fronte delle interlocuzioni tenutesi con l’amministrazione comunale di
Perugia, gli intendimenti di quest’ultima circa le linee progettuali per
Agenda Urbana, i tempi necessari per la sua realizzazione e le modalità
attraverso cui attuare i progetti; se tali risorse verranno investite
integralmente per la rigenerazione del quartiere di San Sisto o se verranno
destinate ad altre zone della città, depotenziando il progetto di Agenda
Urbana; se la Giunta regionale ritiene che la rigenerazione Urbana del
quartiere di San Sisto sia o meno una questione centrale per lo sviluppo, la
crescita e la vivibilità del territorio, o se, contrariamente, ritiene che
possa essere preferibile non intervenire nel modo precedentemente
programmato, a scapito del quartiere di San Sisto”.
Nel dettaglio, Romizi ha spiegato che “la precedente Giunta comunale ha
individuato in San Sisto uno dei quartieri dove sviluppare nuove soluzioni di
rigenerazione. Quindi si è giunti a delineare il ‘Programma di Sviluppo
Urbano Sostenibile di Perugia’ dal titolo ‘Connetti San Sisto’, mirato
a: valorizzare il verde in ambito urbano, includendo misure per la qualità
dell’aria, la riduzione del rumore e altri indicatori ambientali;
potenziare la rete ciclabile e la creazione di zone 30; riqualificare Piazza
Martinelli e le strutture come la biblioteca Penna e il teatro Brecht;
recuperare la sala Foresi e la palazzina comunale di via Pergolesi; creare
soluzioni ICT e nuovi servizi della Pubblica Amministrazione; attivare
percorsi di inclusione socio-lavorativa; sostenere centri famiglia e servizi
educativi territoriali e di comunità; creare innovazione sociale
territoriale. Per un totale di 14,7 milioni di euro tra cofinanziamento
comunale, Fondo europeo di sviluppo regionale, Fondo Sociale Europeo e Fondo
europeo di sviluppo regionale-assistenza tecnica.
Nonostante le delibere regionali e comunali di riferimento e nonostante le
evidenti necessità della zona di San Sisto, non risulta che siano stati
approvati atti ufficiali e parrebbe invece evincersi, da notizie di stampa,
che si possa andare verso un frazionamento delle risorse da destinare in
differenti quartieri della città. Tale approccio – ha concluso Romizi –
rischia di pregiudicare di fatto l’efficacia integrale dell’intervento e la
capacità di perseguimento dell’obiettivo di una piena risoluzione delle
problematiche concernenti la vivibilità, la mobilità e la fruibilità del
quartiere di San Sisto”.
L’assessore Simona Meloni ha risposto: “Le risorse europee non vanno
disperse. Per utilizzarle al meglio servono anche risorse umane adeguate
nella Pa. La Regione ha finanziato con 50 mila euro per la consulenza tecnica
delle fasi di co-progettazione delle strategie territoriali, visto che i
Comuni non hanno personale e tecnici preparati in numero adeguato. Ogni
Comune deve presentare quindi la versione definitiva del Programma di
sviluppo urbano sostenibile entro il 28 febbraio prossimo. Il ‘Tavolo
istituzionale di coordinamento’ è composto dall’assessore regionale e
dai sindaci dei 5 Comuni coinvolti in Agenda Urbana. La proroga del bando al
28 febbraio dovrebbe consentire di concludere le procedure. Il Comune di
Perugia ha approvato il Programma di sviluppo urbano 5 giorni prima delle
elezioni del 2024, individuando il macro progetto per la città nel quartiere
di San Sisto. Quel progetto è stato ripreso e partecipato con i cittadini
dalla nuova Giunta. L’Amministrazione comunale può individuare delle
modifiche al progetto, destinando parte dei fondi ad altre zone. Si tratta
però di scelte in capo al Comune, rispetto alle quali la Regione può solo
fornire supporto, qualora richiesto”.
Il consigliere Romizi ha replicato che “la nuova Amministrazione di Perugia
può legittimamente attuare dei correttivi. Ma non andrebbe stravolta una
impostazione che ha fatto procedere le scelte da uno studio strategico,
tornando all’improvvisazione, alle esigenze della politica e agli
interventi spot per accontentare più quartieri. Le risorse e le
progettualità vanno concentrate in un quartiere per renderle più efficaci,
evitando di disperderle”. MP/
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/79751