(AGENPARL) – ven 21 febbraio 2025 I lavori aperti dal saluto della presidente dell’Assemblea legislativa
dell’Umbria, Sarah Bistocchi
(Acs) Perugia, 21 febbraio 2025 – Nella Sala ‘Brugnoli’ di Palazzo
Cesaroni si è svolta oggi pomeriggio, con il patrocinio dell’Assemblea
legislativa, una giornata di studio dal titolo ‘Prospettive di legalità.
Giovani, regole, diritti’, organizzata dall’Università degli studi di
Perugia (Dipartimento di Giurisprudenza) e da ‘Libera Umbria contro le
mafie’ e dove sono stati presentati i risultati di una ricerca legati al
titolo dell’incontro.
Ad aprire i lavori è stata la presidente dell’Assemblea legislativa
dell’Umbria, Sarah Bistocchi la quale, dopo aver rivolto un “enorme
ringraziamento” a ‘Libera Umbria contro le mafie’ e all’Università
degli Studi di Perugia per il lavoro prodotto, ha ricordato, nel suo
intervento, quando “nel 2019, a Perugia, a inizio consiliatura in Comune,
ci fu “un’inchiesta delle Procure di Catanzaro e Reggio Calabria, che
aveva portato a numerosi arresti legati a reati di mafia. E non c’erano
solo le consuete attività illecite legate al riciclaggio di denaro, ma
c’era un elemento in più: il tentativo di influenzare la politica locale,
indirizzare le intenzioni di voto, entrare in contatto con le cariche
politiche e istituzionali. Riuscimmo ad ottenere l’istituzione di una
Commissione Antimafia a Palazzo dei Priori, che venne istituita due anni
dopo. In questa legislatura regionale abbiamo fortemente voluto ricostituire
la nuova Commissione d’inchiesta ‘Analisi e studi su criminalità
organizzata e infiltrazioni mafiose, corruzione e riciclaggio, narcotraffico
e spaccio di stupefacenti’, che si è insediata proprio ieri e che ha
eletto Presidente il consigliere Fabrizio Ricci a cui auguro buon lavoro. La
ricostituzione di questa Commissione non deve essere vista però come un atto
dovuto o un atto d’ufficio, ma come un segnale di profonda sensibilità e
attenzione nei confronti di un fenomeno che va contrastato, e che quindi va
conosciuto e studiato. La mia generazione è cresciuta con gli omicidi di
Falcone e Borsellino. Sono cresciuta con l’idea che la mafia era ‘solo’
tritolo, pistole, sangue, macchine che saltano in aria, persone che muoiono,
ma che per fortuna riguardava solo una regione, o comunque solo una parte