(AGENPARL) – mer 05 febbraio 2025 *Il vicepresidente, Tommaso Bori, in visita alla Fonoteca Trotta e al
centro studi “Stefano Ragni” del Teatro stabile dell’Umbria: “Un patrimonio
culturale unico da custodire, valorizzare e mettere in rete”*
(aun) – Perugia 5 feb. 025 – Oltre 25mila LP, 7mila CD, 1.800 nastri
magnetici e oltre 15mila partiture e spartiti: è solo una parte dello
straordinario patrimonio custodito dalla Fonoteca Oreste Trotta di Perugia
che, con la sua straordinaria raccolta di musica classica, jazz, pop, rock
ed etnica, rappresenta un punto di riferimento nazionale per la ricerca e
la divulgazione musicale.
E proprio con l’obiettivo di valorizzare e rendere sempre più accessibile a
studiosi, musicisti e cittadini questo inestimabile patrimonio culturale
che racconta la storia musicale dell’Umbria e del mondo, il vicepresidente
della Regione Umbria, con delega alla Cultura, Tommaso Bori, stamani ha
visitato la sede della Fonoteca, nel cuore del centro storico di Perugia e
anche l’adiacente Centro di documentazione del Teatro stabile dell’Umbria
con l’auspicio di creare un unico centro di documentazione.
“La Fonoteca – ha detto Bori nel corso della visita finalizzata anche a
conoscere il personale e gli operatori che vi lavorano – custodisce un
patrimonio prezioso che si tramanda negli anni grazie alla sapiente
attività di tutto il personale impegnato nella ricerca, valorizzazione,
catalogazione e custodia. Un’istituzione unica nel suo genere – ha
proseguito – memoria viva della nostra identità musicale, dove la cultura
si fa esperienza e condivisione”.
Durante l’incontro è stata ripercorsa la storia della Fonoteca, che nasce
dall’acquisizione del fondo discografico e librario appartenuto al notaio
perugino Oreste Trotta, appassionato collezionista di musica colta
occidentale. Da allora, il patrimonio si è ampliato in maniera
significativa grazie a importanti donazioni private tra cui le prestigiose
collezioni Alba Buitoni e Thomas Briccetti, che testimoniano l’attività
musicale e concertistica del territorio umbro nella seconda metà del
Novecento. Dal 2002, la Fonoteca è gestita direttamente dalla Regione
Umbria attraverso il Servizio Risorse culturali, Musei, Archivi e
Biblioteche, offrendo servizi essenziali come l’ascolto da qualsiasi
supporto analogico o digitale, la consultazione di spartiti e dizionari
musicali, e il prestito di copie digitali delle opere in catalogo.
“Questo luogo – ha sottolineato il vicepresidente – è a tutti gli effetti
un centro di documentazione e ricerca di alto livello, che permette di
preservare e tramandare un’eredità artistica di inestimabile valore che in
futuro dovrà essere sempre di più messa a disposizione del pubblico, anche
attraverso una ridistribuzione degli spazi resi un po’ angusti anche a