(AGENPARL) – mar 28 gennaio 2025 Luca Simonetti (M5S) sulla mozione approvata all’unanimità in relazione al
biodigestore a Ponte Caldaro
(Acs) Perugia, 28 gennaio 2025 – “Il Consiglio regionale dell’Umbria ha
approvato all’unanimità l’atto che il Movimento 5 Stelle ha condiviso
con tutta la maggioranza in merito al progetto di realizzazione di un
biodigestore di grandi dimensioni a Ponte Caldaro, tra i Comuni di Narni e
San Gemini”. Lo sottolinea il consigliere Luca Simonetti (M5S), ricordando
che “sul tema l’assessore all’ambiente Thomas De Luca aveva appena fornito
chiarimenti rispondendo in question time”.
“L’approvazione – spiega Simonetti – rappresenta un importante gesto di
responsabilità verso i territori e le comunità che da tempo si oppongono a
questo intervento, supportati da comitati, associazioni e cittadini impegnati
nella tutela dell’ambiente, del patrimonio storico-paesaggistico e delle
attività economiche locali. La mozione approvata impegna la Giunta regionale
a valutare ogni iniziativa utile alla salvaguardia e alla tutela
dell’ambiente, del patrimonio agroalimentare e storico-culturale, e a
promuovere un modello di sviluppo che tenga conto degli impatti e dei rischi
ambientali legati alla realizzazione di impianti di questa natura. Si
richiede inoltre l’accelerazione dell’aggiornamento del Piano
paesaggistico regionale, uno strumento essenziale per garantire una
pianificazione territoriale sostenibile che rispetti i caratteri identitari
del paesaggio umbro. L’atto approvato mira anche a coinvolgere attivamente
la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria,
affinché vengano approfondite le criticità segnalate in merito alla tutela
del patrimonio archeologico di Ponte Caldaro e delle aree circostanti, ricche
di testimonianze storiche di inestimabile valore”.
“È un passo significativo, che si allinea agli indirizzi già presi dai
Consigli comunali di Narni e Sangemini, ribadendo – conclude Luca Simonetti
– una direzione univoca per proteggere settori fondamentali per il
territorio, come il turismo, l’agroalimentare e l’accoglienza. In
un’area che ospita importanti realtà vinicole, strutture ricettive e
agriturismi, un impianto di queste dimensioni rischia infatti di
compromettere non solo il paesaggio, ma anche l’immagine dell’Umbria come
‘Cuore verde d’Italia’ e il futuro economico di molte imprese locali.
Il nostro impegno continuerà affinché le istanze delle comunità siano
ascoltate e rispettate, e affinché le decisioni prese oggi trovino una
concreta attuazione per salvaguardare la qualità della vita e la
sostenibilità del territorio”. RED/mp
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/79589
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