(AGENPARL) – mar 28 gennaio 2025 Il consigliere Filipponi (Pd) interroga “per sapere a che punto è l’iter
amministrativo”. L’assessore De Luca risponde che “l’iter è ancora
in corso, riaggiorneremo la conferenza dei servizi valutando tutti gli atti
presentati dai cittadini”
(Acs) Perugia, 28 gennaio 2025 – Nel question time odierno il consigliere
del Partito democratico Francesco Filipponi ha interrogato l’assessore
regionale all’ambiente Thomas De Luca per “sapere a che punto è l’iter
amministrativo del biodigestore di Ponte Caldaro di Narni”. L’atto
ispettivo è firmato anche dai consiglieri del Pd Cristian Betti, Stefano
Lisci, Letizia Michelini e Maria Grazia Proietti.
Illustrando l’atto in Aula Filipponi ha spiegato che “tra le biomasse
inviate al trattamento ci sarebbero perlopiù letame e liquame di bovino, ma
anche ovino, suino ed equino (circa 81 mila tonnellate l’anno su un totale
di 101.440) e poi scarti vegetali e gelati sconfezionati (per sole 500
tonnellate) con l’aggiunta di digestato liquido di ricircolo. Questo il
quadro dell”input che caratterizzerebbe l’impianto che la Metanar Srl,
costituita nel febbraio del 2023 e ancora inattiva, intende realizzare in
località Ponte Caldaro, tra Narni e San Gemini, dove incontra le resistenze
dei residenti. Per opporsi al biodigestore finalizzato alla produzione di
biogas si è costituito in loco un comitato che ora attende di avere un
contatto con la nuova Giunta. Da quanto si apprende, l’iter autorizzativo
in corso, in capo agli uffici regionali, sarebbe sospeso per mancanza di
documenti richiesti alla società, a capo della quale figura un cittadino
narnese. L’impianto proposto sarebbe in grado di produrre biogas, a partire
dalle matrici residuali in ingresso, dal quale ottenere, tramite sistema di
upgrading, biometano destinato alla commercializzazione come combustibile
rinnovabile. Tuttavia, le criticità che potrebbe comportare per la
cittadinanza hanno condotto i residenti ad intraprendere diverse azioni a
tutela delle persone e dell’ambiente”.
L’assessore De Luca ha risposto che “l’iter per questo impianto è
ancora in corso. Riaggiorneremo la conferenza dei servizi, anche perché
abbiamo accolto la richiesta del sindaco di San Gemini di partecipare.
Inoltre gli uffici regionali valuteranno tutti gli atti inviati dai cittadini
sull’aspetto ambientale e di salute. Stiamo affrontando un’onda anomala
di richieste autorizzative senza precedenti. Abbiamo aperto il cassetto
trovandolo vuoto di strumenti di programmazione e di governo del territorio
che sono i presupposti per garantire integrità territoriale regionale. Fra
tutti la legge sulle aree idonee totalmente ignorata dalla precedente Giunta
e il piano paesaggistico regionale disatteso per 5 anni. È una lotta contro
il tempo per conciliare la transizione energetica, l’eccessivo costo
dell’energia per le imprese e gli obiettivi dell’Europa per la produzione
da fonti rinnovabili, ma anche per la tutela del nostro paesaggio. Anche in
questa situazione stiamo parlando di richiesta presentata il 19 luglio per un
impianto a biometano per procedere con l’autorizzazione unica. Il servizio
regionale ha mandato indietro l’atto comunicando l’irricevibilità in
quanto la procedura corretta sarebbe stata la Pas (procedura abilitativa
semplificata). La società ha optato per l’autorizzazione unica, più
complessa. Dal 5 settembre e con la conferenza dei servizi del 30 ottobre
sono state richieste ulteriori integrazioni dal comune di Narni e dalla
Regione. Vista la mole delle richieste la società proponente ha richiesto la
proroga della sospensione del procedimento che ha visto il 24 dicembre
l’invio di tutte le pratiche. Stiamo parlando di un sito estremamente
importante anche dal punto di vista archeologico, visto che un ponte del 27
A.C. vedrebbe il passaggio di 170mila tonnellate l’anno. La nuova
valutazione va fatta non solo sul tipo di impianto ma anche sul contesto in
cui si inserisce. Il consiglio comunale di Narni ha approvato una mozione e
ha sostenuto l’iter per una legge regionale sulle emissioni odorigene che
fu bloccata nella passata legislatura. Prenderemo in carico anche questa
richiesta”.
Nella sua replica Filipponi si è detto “soddisfatto della risposta
dell’Assessore. Depositeremo una mozione che darà modo alla Giunta di
assumere tutti gli atti utili per tutelare i cittadini dal punto di vista
ambientale e di salute. Sarebbe anche importante rimettere mano alla legge
sulle emissioni odorigene in questa Assemblea”. DMB/
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/79582