(AGENPARL) – ven 17 gennaio 2025 Nota degli esponenti delle opposizioni a margine del Consiglio regionale di
(Acs) Perugia, 17 gennaio 2025 – “Un esordio all’insegna dell’arroganza
e della totale assenza di partecipazione quello dell’era Proietti. Che non
ci fossero segnali incoraggianti sul versante della condivisione era chiaro
già da prima della seduta dato che, a differenza di quanto accaduto cinque
anni fa, la Presidente non ha voluto condividere preventivamente con la
minoranza le linee programmatiche di mandato, limitandosi a distribuire ai
consiglieri un opuscolo di oltre 140 pagine a pochi minuti dall’inizio
della seduta del Consiglio regionale, senza dare così la possibilità di
leggere con attenzione e approfondire i contenuti”. Lo dichiarano i
consiglieri regionali di opposizione Paola Agabiti Urbani (FdI), Nilo Arcudi
(Uc), Matteo Giambartolomei (FdI), Enrico Melasecche Germini (Lega), Eleonora
Pace (FdI), Laura Pernazza, Andrea Romizi (FI), Donatella Tesei (Lega).
“Una scorrettezza istituzionale – evidenziano – che è proseguita anche
in Aula. Al termine degli interventi sulle linee programmatiche, andando
persino contro quanto affermato dalla Presidente Proietti poco prima, che nel
corso del suo intervento aveva chiarito che non era quella l’occasione per
approfondire nel merito i vari temi esposti, la maggioranza ha presentato una
mozione urgente che prevedeva l’impegno della Giunta a trasmettere l’atto
all’Auri al fine di sospendere tutte le procedure di realizzazione del
termovalorizzatore. Lo Statuto dell’Assemblea legislativa, all’articolo
43, prevede che in occasione dell’esposizione delle linee di mandato siano
ammesse sì mozioni senza porre in votazione la trattazione, per la quale
serve una maggioranza dei 2/3, ma solo se trattano temi generici relativi
alle linee di mandato esposte dalla Presidente. Dopo aver manifestato serie
perplessità sulla correttezza procedurale di porre in trattazione in questo
contesto una mozione urgente non sulle linee di indirizzo generali, ma su un
aspetto specifico, abbiamo chiesto alla maggioranza di rinviarne la
trattazione alla prossima seduta dell’Assemblea, così da poter avviare in
Aula un dibattito serio su un tema tanto complesso, che non può essere
liquidato in pochi minuti a margine di una seduta durata già quasi nove ore.
Nel corso dell’Assemblea – concludono i rappresentanti dei gruppi di
minoranza – abbiamo ascoltato tante belle parole dai rappresentanti della
Giunta sull’importanza di lavorare congiuntamente alla minoranza per il
bene dell’Umbria, ma a fronte di quanto accaduto non risultano altro che
vuoti proclami. Insomma, la maggioranza ha subito sconfessato se stessa con i
fatti. Non ci resta altro che auspicare che l’assessore con delega alla
pace eserciti questa delega meglio rispetto a quella della partecipazione”.
RED/mp
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/79526