(AGENPARL) – gio 31 ottobre 2024 Si ferma sul traguardo il sogno di Todi, rimasta in gara fino all’ultimo
per il titolo di Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea che è però
andato, sul filo di lana, a Gibellina.
Ma in realtà non si ferma affatto e, anzi, trae da questa appassionante
avventura, che l’ha portata nella shortlist delle cinque finaliste, uno
stimolo in più per continuare a pensare (e progettare) in grande il suo
rapporto con l’arte contemporanea.
Una consapevolezza che trova riscontro anche nelle parole del Ministro
della Cultura Alessandro Giuli che nell’annunciare la città vincitrice, non
ha nascosto le difficoltà della commissione nello scegliere uno tra i
cinque progetti arrivati in finale, tutti di grande valore e visione.
“Essere selezionati tra le cinque città finaliste di un bando così
prestigioso – commenta a caldo il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano – per
noi rappresenta comunque un successo. Un risultato davvero significativo
per la nostra città che ha saputo dare una straordinaria testimonianza
della sua storia ed una solida prova della sua capacità di progettare e di
guardare al futuro. Ma questa per noi non è la fine di un sogno ma l’inizio
di un percorso altrettanto stimolante. Come detto fin dall’inizio –
aggiunge il primo cittadino – quanto previsto nel dossier sarà comunque
realizzato, con tempi e fonti di finanziamento che sono stati già oggetto
di studio e che saranno approfonditi nei prossimi giorni”.
Non c’è rammarico neppure nelle parole di Elisa Veschini, presidente della
Fondazione Progetti Beverly Pepper, che in questo percorso ha profuso tante
energie. “Todi si è distinta per la qualità dei progetti artistici
sviluppati negli ultimi anni in sinergia con importanti realtà
internazionali, collaborazioni queste che continuano e continueranno a
scegliere Todi come punto di riferimento per l’arte contemporanea a livello
globale. Il progetto di candidatura rappresenta un percorso autentico e
significativo per la nostra città e per tutta la regione che saprà trovare
sicuramente nuove opportunità per la sua messa a terra. Una grande
occasione che per quanto seminato non ci lasceremo sfuggire”.
Anche il professor Marco Tonelli, coordinatore artistico del dossier, è
pronto a rilanciare. “Al di là di un primo momento di delusione per essere
arrivati così vicini al più alto gradino del podio, credo che Todi debba
essere orgogliosa per aver presentato un dossier pragmatico e che disegna i
margini di crescita e di ampliamento delle proprie strutture legate
all’arte contemporanea e di avanzamento del suo ruolo come protagonista del
sistema dell’arte, seppur decentrata rispetto alle rotte più tradizionali
ma, proprio per questo, più aperta alle innovazioni e per vocazione
naturale internazionale fin dagli anni Settanta”.
Nei prossimi giorni è in programma una ampia condivisione e partecipazione
pubblica dei progetti di “Todi26” e delle loro articolazioni in quattro
direttrici interconnesse tra di loro: rigenerazione dei luoghi e proposta
artistica, Nuove Gener-Azioni di Creativi, Arte e inclusione sociale e
Formazione, a loro volta declinate in decine di azioni ed iniziative.
“Si tratta di un progetto – ribadisce il Sindaco Ruggiano – che dispiegherà
i suoi effetti al di là del mancato titolo di “capitale” con l’intento di
garantire una crescita e uno sviluppo sociale duraturo, enfatizzando e
valorizzando una vocazione che appartiene al DNA della nostra città”.