(AGENPARL) – sab 28 settembre 2024 (agenzia umbria notizie)
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Mitigazione del rischio idrogeologico con fondi PNRR, componente
frane e idraulica. Assessore Melasecche: grazie al supporto
specialistico della Regione rispettate tutte le scadenze; piano di
interventi per oltre 25,5 milioni di euro fra risorse PNRR e
regionali
(aun) – Perugia, 28 set. 024 – Procede secondo la tabella di
marcia stabilita l’attuazione delle misure finanziate dal Piano
nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) per la mitigazione del
rischio idrogeologico. È quanto evidenzia l’assessore regionale
Enrico Melasecche, che traccia un quadro di quanto si sta facendo
in Umbria e dei positivi traguardi già raggiunti.
Quanto ai fondi PNRR, la Regione è risultata beneficiaria di
fronteggiare il rischio di alluvione ed il rischio idrogeologico
e il Servizio regionale Rischio Idrogeologico, idraulico e
sismico ha predisposto un Piano di interventi con l’obiettivo di
favorire l’aumento della resilienza del territorio dal fenomeno
del dissesto idrogeologico e il contrasto ai cambiamenti
climatici. Il Piano consta di 25 interventi, di cui 11 nel settore
euro.
Per quanto riguarda il settore frane, si opera per il
ripristino delle strutture e/o delle infrastrutture pubbliche
danneggiate, con l’obiettivo di mettere in atto interventi a più
largo raggio con l’impiego di opere di regimazione delle acque
superficiali e profonde, e per la mitigazione della vulnerabilità
di porzioni di aree prossime a centri abitati, dove la scarsa e/o
errata regimazione delle acque, unita alla morfologia dei luoghi,
rendono precaria la stabilità superficiale dei versanti, con
conseguenti rischi per le abitazioni sovrastanti.
Nell’ambito del settore idraulico, gli interventi sono
finalizzati a ridurre la popolazione esposta a rischio idraulico
(incentrando i lavori prioritariamente su tratti caratterizzati da
una diffusa urbanizzazione e dalla presenza di infrastrutture
viarie e ferroviarie), con l’obiettivo di poter ripristinare le
condizioni iniziali di efficienza degli alvei per garantire, in
futuro, la resilienza dei territori interessati da eventuali nuove
calamità. Inoltre, si provvede al ripristino dell’officiosità
idraulica, con il recupero di un corretto deflusso dei fiumi e il
consolidamento e la protezione di presidi idraulici esistenti, per
diminuire le condizioni di fragilità dei territori emerse durante
gli eventi di piena.
La Regione Umbria, in virtù di una convenzione sottoscritta con
il Dipartimento nazionale di Protezione Civile, ha svolto il ruolo
di “Amministrazione Attuatrice” ed ha designato quali “Soggetti
attuatori” i singoli Comuni, le Province ed i Consorzi di
Bonifica. Ad oggi sono state rispettate tutte le milestone e i
target, e dunque i traguardi e gli obiettivi assegnati:
pubblicazione bandi di gara/avvio della procedura di affidamento
entro il 30 novembre 2023; stipula del contratto di appalto entro
il 31 marzo 2024; inizio effettivo dei lavori entro il 15 aprile
2024.
“Tutti gli interventi – sottolinea l’assessore Melasecche – hanno
riguardato territori con la presenza di molteplici vincoli:
paesaggistico, archeologico, idraulico e ciò ha comportato la
necessità di sottoporre i progetti elaborati all’esame ed al
confronto con gli Enti deputati al rilascio delle relative
autorizzazioni, che hanno reso impegnativa la fase istruttoria, al
fine di arrivare a scelte progettuali in grado di conciliare gli
obiettivi con le normative di riferimento”.
“Fondamentale è stato il ruolo svolto dagli uffici regionali,
che ringrazio – afferma l’assessore – i quali hanno supportato
Comuni, Province e Consorzi fornendo consulenze qualificate su
molti temi, connessi ai rapidi cambiamenti normativi, alla
specificità delle normative PNRR e ai nuovi procedimenti di
rendicontazione nella piattaforma informatica Regis”.
È stata prestata assistenza tecnica a tutti i soggetti
interessati che hanno riscontrato difficoltà sia nella redazione
della documentazione progettuale, per garantire l’indispensabile
conformità degli interventi al principio DNSH (Do No Significant
Harm, Non arrecare un danno significativo all’ambiente).