(AGENPARL) – mer 25 settembre 2024 Nota di Tommaso Bori (Pd): “situazione desolante che non rende giustizia
agli umbri che hanno bisogno di curarsi e che non possono impoverirsi per
farlo”
(Acs) Perugia, 25 settembre 2024 – “Ambulatori aperti ma vuoti per assenza
di personale, perché sono mancate le assunzioni e le risorse adeguate per le
prestazioni aggiuntive. Intanto si comprano con soldi pubblici le prestazioni
dal privato. Una scena che abbiamo già visto nelle sfavillanti ‘Case di
comunità’ inaugurate da qualche settimana dalla destra e che si ripete in
ogni realtà, l’ultima è quella degli studi di piazzale Europa, a Perugia,
denunciata anche dai giornali. Una situazione desolante che, in tempi di
traboccanti liste d’attesa, non rende giustizia agli umbri che hanno
bisogno di curarsi e che non possono impoverirsi per farlo”. Così Tommaso
Bori, consigliere e segretario regionale Pd.
“Mentre si costringono i pazienti a rivolgersi al privato, che lavora a
pieno ritmo e senza sosta, la promessa propagandistica di apertura nel fine
settimana e la sera degli ambulatori pubblici – rimarca Bori – per visite
ed esami è rimasta solo su carta. Continuare a spacciare aperture di
strutture nuove, orari extra per le realtà esistenti, senza un serio piano
di assunzioni e lo stanziamento di risorse per gli straordinari è una presa
in giro inaccettabile. I pazienti che aspettano da mesi per effettuare
un’esame sono stati o dirottati dal privato acquistando 43mila prestazioni,
o hanno saltato la fila alleggerendo il loro portafoglio (chi può). La
strada da intraprendere, come abbiamo intenzione di fare, è un piano di
assunzioni straordinario per il pubblico, che allarghi – conclude Tommaso
Bori – la fruibilità delle strutture, garantendo però turni equi e
retribuzioni adeguate per i professionisti che, in questo modo, torneranno ad
interessarsi alla nostra sanità piuttosto che scappare nelle altre regioni o
fuori Italia”. RED/mp
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/79209
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