(AGENPARL) – mar 24 settembre 2024 L’Aula approva con i soli voti della maggioranza
(Acs) Perugia, 24 settembre 2024 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha
oggi approvato, con i soli voti della maggioranza (contrari PD, M5S e Misto)
il “Programma triennale di politica patrimoniale del demanio e del
patrimonio immobiliare della Regione Umbria per il triennio 2024-2026” atto
amministrativo proposto dalla Giunta regionale.
Nella valutazione complessiva i fabbricati sono circa mille con un valore
stimato al 2022 di circa 260 milioni; i terreni corrispondono a circa 27mila
ettari per un valore (prezzi correnti di mercato) di circa 55 milioni di
euro. Le infrastrutture demaniali ferroviarie e telematiche in fibra valgono
circa 130 milioni di euro. Rispetto all’ultimo piano molti sono stati gli
avvicendamenti rispetto al patrimonio.
Per Fabio Paparelli (PD) “è un nuovo Piano triennale non destinato a dare
frutti: nonostante l’Umbria abbia 400 milioni di patrimonio pubblico
stimato, non mi risulta siano state fatte vendite o opere di messa a frutto
di tale patrimonio. Avevo indicato di cambiare sistema, abbiamo un grande
patrimonio turistico, sanitario, sociale che dovrebbe fare parte dei piani di
sviluppo della Regione. Non è stato messo a reddito alcun patrimonio. Ho
più volte citato ad esempio Caicocci. È opportuno procedere celermente con
un cambio di passo forte. C’è solo un modo per realizzare qualche impegno
utile per non far deperire il patrimonio: organizzare una moderna vetrina con
perizie già fatte che consenta a un investitore straniero o chiunque sia di
poter acquistare; se il meccanismo rimane quello di aspettare che qualcuno si
interessi a qualcosa e poi anche dover attendere l’iter burocratico,
abbiamo un meccanismo vecchio e farraginoso, invece avremmo tanto bisogno di
poter utilizzare il patrimonio”.
L’assessore Paola Agabiti ha ribattuto che “nei 5 anni di governo di
questa giunta regionale ingenti investimenti sono partiti: solo per citare
Caicocci, è stato oggetto di intervento attraverso fondi Pinqua con 2 bandi
da 30 milioni di euro, per l’ex ospedale di Città di Castello 15 milioni,
ricordo anche Villa Montesca e altri interventi minori che stanno andando
avanti. In questa legislatura sono state messe in atto azioni concrete per il
patrimonio, come mai avvenuto prima”.
Per il capogruppo Lega, Valerio Mancini, “prima di questa amministrazione
si è evidenziata l’incapacità politica di rendere appetibile il
patrimonio. Vi sono stati tentativi anche dei privati, che sono stati
rigettati al mittente dalla politica. Forse perché non facevano parte
dell’azione di governo. Abbiamo trovato un patrimonio immobiliare
devastato. Abbiamo votato emendamenti per dare un seguito al recupero
dell’ex ospedale di Città di Castello e per l’ex ospedale Calai. Fino a
quel momento nessuno se n’era occupato. La grande bolla era il 2010, quando
il patrimonio poteva essere venduto facilmente. Ma in passato non sono state
fatte valorizzazioni e oggi, se non vi è particolare pregio, il bene non
viene sfruttato. A Città di Castello gli amministratori di allora, fra cui
l’attuale vicepresidente di quest’Aula, Bettarelli, dissero di no a un
imprenditore che avrebbe valorizzato tutta la città”. PG
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/79197
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