(AGENPARL) – gio 05 settembre 2024 La Terza commissione regionale ha approvato le linee di indirizzo triennali
2024/2026 per l’educazione fino a sei anni di età
(Acs) Perugia, 5 settembre 2024 – La Terza commissione dell’Assemblea
legislativa dell’Umbria, presieduta da Elena Proietti, ha approvato le
“linee di indirizzo triennali 2024/2026 per il sistema integrato di
educazione e istruzione per l’infanzia fino a sei anni di età”. Relatore
in Aula sarà la stessa presidente Proietti.
Le linee di indirizzo attuano la legge regionale ‘13/2023’ con la quale
la Regione sostiene il sistema dei servizi integrati all’infanzia fino a
sei anni di età. In questo modo si vuole governare e consolidare quel
processo di integrazione, avviato in via sperimentale a partire dal 2018, tra
i sistemi socioeducativi per la prima infanzia, fino a tre anni di età, e la
scuola dell’infanzia, con cui si avvia il primo ciclo di istruzione. Si
tratta di un approccio fortemente innovativo che promuove l’integrazione
tra due sistemi tradizionalmente separati tra loro e con riferimenti
istituzionali diversi. Le linee guida individuano come obiettivi e strategie
lo sviluppo e la qualificazione dell’offerta dei servizi, i livelli
essenziali di qualità e di organizzazione dei servizi, la partecipazione
attiva ed informata delle famiglie, l’accompagnamento all’accreditamento
dei servizi, la formazione del personale educatore e insegnante, la
promozione dei poli per l’infanzia. In questo processo proprio lo sviluppo
dei poli per l’infanzia rappresenterà un’esperienza simbolo
dell’integrazione tra le due tipologie di servizi, destinata a maturare le
buone pratiche sperimentate, arrivando a contaminare l’intero sistema
territoriale dei servizi, pur nel rispetto delle singole specificità
territoriali.
Prima dell’approvazione dell’atto, i commissari hanno ascoltato in
audizione i rappresentanti dei soggetti interessati al sistema integrato di
istruzione per l’infanzia. In particolare sono intervenuti gli uffici della
Giunta regionale e dell’Ufficio scolastico regionale, i rappresentanti del
Consiglio delle autonomie locali, dell’Università degli studi di Perugia,
e dei sindacati, in particolare Cgil e Snasl. Presenti anche i coordinatori
pedagogici di diversi comuni dell’Umbria, i rappresentanti dell’Usl
Umbria1 e delle associazioni delle scuole paritarie umbre. Dagli interventi
è emerso un sostanziale apprezzamento per le linee guida e per il processo
di integrazione che si sta avviando. Sono anche stati sottolineati alcuni
elementi su cui concentrare l’interesse in questa fase, a partire dal calo
degli alunni per la fascia 0-6 dovuto alla crisi demografica che sta colpendo
l’Umbria e non solo. È stata poi ricordata la grande attenzione che deve
essere data alla formazione per il personale e alle risorse ad essa dedicate,
ma anche l’importanza di attivare il centro di documentazione regionale
come luogo per favorire la partecipazione. Da più parti è stata rilevata la
necessità di avere quanto prima i regolamenti attuativi della legge, così
da poter mettere a terra concretamente l’integrazione. Grande attenzione,
poi, all’inclusione scolastica, alla disabilità e ai bisogni educativi
speciali, visto che per la prima volta viene inserito il supporto anche per
la fascia 0-3. Inoltre sono state rimarcate le difficoltà di raccordo tra le
due fasce, visto che i nidi sono principalmente gestiti dal privato, mentre
l’infanzia dalla scuola statale. Di conseguenza le regole interne per il
personale sono diverse, rendendo complessa quella continuità che sarebbe
auspicabile in questo percorso. DMB/
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/79056
next post