(AGENPARL) – gio 05 settembre 2024 Nota di Paparelli (PD): “Abbiamo incalzato la Giunta regionale a più
riprese, con ben quattro interrogazioni e sei mozioni, senza ricevere
risposte convincenti e impegni concreti”
(Acs) Perugia, 5 settembre 2024 – “Ci stupiamo che la Presidente della
Giunta regionale Donatella Tesei si stupisca per le critiche ricevute da
Confartigianato Terni in merito alle questioni riguardanti Ast. In questi
anni, la scomparsa della questione Ast dall’agenda politica regionale è un
dato di fatto, così come la completa assenza di politiche industriali per lo
sviluppo dell’area ternana. Su questi temi abbiamo incalzato la Giunta
regionale a più riprese, con ben quattro interrogazioni e sei mozioni,
senza ricevere risposte convincenti e impegni concreti”. E’ quanto
dichiara in una nota il Consigliere regionale PD Fabio Paparelli.
“A conferma di ciò – prosegue – basti ricordare il completo abbandono
del programma relativo all’Area di crisi complessa che ad oggi risulta
completamente svuotato. In assenza di un nuovo accordo di programma non solo
non vengono date risposte in termini di investimenti Ast, ma mancano i
presupposti per mettere in campo misure importanti legate alla competitività
del territorio sia in termini di sostenibilità ambientale che di sviluppo
del sistema imprenditoriale locale. Almeno in sei occasioni abbiamo assistito
ad annunci su un imminente firma di accordi di programma di cui non c’è
stata traccia”.
“Del tutto ignorate anche le ragioni delle piccole e medie imprese
dell’indotto Ast – ricorda Paparelli – che hanno dovuto scontare anni
difficili con restrizioni e sacrifici fin sopra le possibilità senza la men
che minima attenzione della regione. Il comparto si aspettava un tavolo a
tutela di questo settore che non è mai stato convocato”.
“La presidente Tesei porta con se’ anche la responsabilità di aver non
voluto dare continuità al lavoro fatto dalla giunta regionale precedente sui
temi della produttività e che ha sottoscritto l’accordo di programma nel
2018 per la riqualificazione dei poli siderurgici e chimico, mettendo a
disposizione 30 milioni di euro di risorse ottenute tramite la legge 181 di
cui ne sono state utilizzate soltanto una parte, oltre a 36 milioni di
risorse regionali”.
“Perfino il polo chimico ternano – conclude – che in passato ha
rappresentato un’eccellenza e un grande motivo di speranza per lo sviluppo
e per una nuova identità industriale del territorio, attende ancora oggi
risposte che sono mai arrivate per incapacità manifesta di questa giunta
regionale e di chi la sta guidando”. RED/PG
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/79057
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