(AGENPARL) – ven 23 agosto 2024 Ufficio stampa
FIERA DI LORETO: DOMENICA 8 E
LUNEDÌ 9 SETTEMBRE
Anche quest’anno saranno circa 160 gli stalli di vendita, le tradizionali
“bancarelle”, che esporranno i propri prodotti in occasione della Fiera in programma
domenica 8 e lunedì 9 settembre dalle ore 8 alle ore 22.
150 sono gli espositori concessionari che hanno già confermato la propria partecipazione
e come ogni anno si prevede l’aggiunta di circa dieci “spuntisti” che prenderanno
posizione il giorno stesso della manifestazione.
Tra le categorie merceologiche dei produttori non mancheranno cipolle, peperoncini e
porchette, mentre tra gli altri stand saranno presenti quelli dedicati ad abbigliamento,
casalinghi, tessuti, calzature, articoli vari, terre cotte, animali, giocattoli e palloncini.
La Fiera si svolgerà nell’area compresa tra viale Trento e Trieste da largo Melvin
Jones, via Fratelli Cervi e via Caduti di Nassiriya ed occuperà anche quella del
parcheggio della ex ferrovia Spoleto Norcia.
Per consentire lo svolgimento in sicurezza della Fiera, sarà come sempre necessaria una
diversa disciplina della circolazione che verrà comunicata con apposita ordinanza.
La fiera fu istituita nel 1598, per concessione del Papa Clemente VIII (al secolo Ippolito Aldobrandini),
mentre era Governatore di Spoleto Cinzio Passeri Aldobrandini, figlio della sorella del Papa, che ricoprì la
carica dal 1595 al 1607.
La fiera durava 8 giorni e durante il suo svolgimento erano previste speciali franchigie da ogni dazio e
gabella e l’immunità per tutti “ad esclusione di banditi e ribelli”.
La data di inizio fu fissata al 21 aprile, in onore e ricordo del fatto miracoloso accaduto nel 1571. Spoleto,
come in tante altre occasioni, era stata colpita da un forte terremoto, le cui scosse sembravano non avere
mai fine. La popolazione si riunì, allora, in preghiera davanti all’immagine che ritraeva la Madonna in
trono, con il Bambino, San Sebastiano, Sant’Antonio abate e la santa Casa di Loreto, contenuta in una
modesta cappella, fatta erigere da un certo Jacopo Spinelli, proprio in ricordo ed onore della santa Casa.
L’immagine godeva di una speciale venerazione perché si era sparsa la voce che il pittore (Jacopo Siculo)
l’avesse lasciata “non finita” ed era, quindi, stata ultimata per intervento divino. Proprio per questo
richiamava una gran quantità di fedeli che erano qui condotti da ogni parte, nella speranza di essere
risanati e esorcizzati.
Quel 21 aprile, di fronte ai tanti spoletini in preghiera, si disse che la Madonna avesse mosso gli occhi e
che immediatamente le scosse sismiche ebbero fine.
previous post