(AGENPARL) – gio 22 agosto 2024 COMUNICATO STAMPA
Dante, Orfeo e il viaggio khthónios
L’Orfeo di Claudio Monteverdi
L’Amore perduto diviene potenza creatrice per la rinascita
Appuntamento da non perdere con una versione originale di grande effetto de
L’Orfeo di Claudio Monteverdi.
Questo evento fa parte delle attività del progetto “Umbria Cantat” a cura di Opera
Network, con sede in Acquasparta, che si è aggiudicata il “Bando per il sostegno di
progetti nel settore dello spettacolo dal vivo – anno 2023” di Sviluppumbria e si
svolge in collaborazione con i comuni di Acquasparta, Avigliano Umbro,
Montecastrilli, Massa Martana e il Centro Turistico Giovanile Acquasparta e con il
Progetto Creative Europe “Let’s Sing Opera” dedicato alla valorizzazione dei
giovani talenti lirici e a favorire l’esperienza sul palcoscenico dei giovanissimi coristi
a livello europeo.
La mirabile opera monteverdiana è una produzione di Opera Network e di
Ensemble San Felice partner del Progetto LSO, la Regia del Palcoscenico Virtuale è
di Carla Zanin, la Direzione musicale è di Federico Bardazzi, la Direzione Artistica di
Paolo Bellocci e la Produzione di Marcello Bigerna.
L’opera è realizzata con il sistema Palcoscenico Virtuale, l’innovativo metodo nato da
un’idea di Carla Zanin in risposta all’emergenza pandemica, che vede nuove
modalità blended, tra reale e virtuale, tra filologia e tecnologia, applicate
all’allestimento operistico sia per la parte scenica e visiva, sia per quella audio e
musicale. Il cast internazionale di altissimo livello è composto da giovani talenti
capeggiati dal virtuoso Leonardo De Lisi, affermato tenore fiorentino nella parte di
Orfeo.
L’ensemble strumentale vede musicisti di primo piano quali il flautista Marco Di
Manno cofondatore dell’Ensemble, il continuista Dimitri Betti assistente musicale e
clavicembalista e Cecilia Iannandrea maestro collaboratore all’organo.
L’imponente progetto vedrà evocato anche il personaggio di Dante in qualità di
accompagnatore/traghettatore di Orfeo, interpretato virtualmente da Paolo Lorimer
e le danzatrici della compagnia Kinesis del Coreografo Angelo Egarese. Cuore visivo
e pulsante dell’opera sarà la scenografia virtuale immersiva realizzata da Carla
Zanin e Alessio Bianciardi che trasporterà lo spettatore nei luoghi dell’Anima dove
si creano e si dissolvono le umane passioni, così come gli elementi primordiali si
generano e si annientano nell’eterno ciclo di morte e rinascita.
La direzione musicale di Federico Bardazzi combina magistralmente l’approccio
filologico, che contraddistingue da sempre le interpretazioni dell’Ensemble San
Felice, con lo sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative capaci di valorizzare la
sublime espressività del capolavoro monteverdiano in chiave contemporanea. Un
nucleo strumentale (basso continuo e alcuni strumenti “colla parte”) e i principali
solisti vocali si esibiranno dal vivo, dialogando con sezioni preregistrate, suoni
campionati, delay, effetti sonori e acustici.
Dante e Orfeo
In questo spettacolo la lirica dantesca scandisce le vicende dell’opera; il Vate ritorna
all’infero arcaico da cui ha tratto ispirazione per il suo Inferno in qualità di “guida”
di Orfeo, come Virgilio lo fu per lui medesimo, nel viaggio attraverso i mondi in una
visione del tempo circolare e non lineare, dove il tutto è soggetto al perenne ritorno
poiché inscritto in un’unica grande “imago” il cui linguaggio dell’anima risiede in
un eterno presente.
Nella Commedia notevole è la presenza di affinità tra l’autore e Orfeo, oltre alla
breve citazione diretta – nel “castello degli spiriti magni” del limbo (Inf. IV 139)
Dante vede Orfeo assieme ad altri personaggi ed eroi dell’antichità: “e vidi Orfeo,
Tulio e Lino e Seneca morale;” – è diffusamente espressa in tutta l’opera, nell’impronta
che il mito di Orfeo e Euridice ha lasciato come archetipo nel viaggio di Dante alla
ricerca dell’amata Beatrice. Entrambi sono poeti che compiono un viaggio iniziatico
che li condurrà a immortalare la creazione poetica e ad essere glorificati come
massima espressione.
Il tema centrale dell’Orfeo – l’intimazione di non voltarsi da parte di Plutone – è
chiaramente presente nel IX canto del Purgatorio, quando sulla soglia, appena
lasciato l’Inferno, l’angelo guardiano si rivolge a Dante: «di fuor torna chi ’n dietro si
guata».
L’Orfeo di questo spettacolo compie il Viaggio ctonio, infero, cioè un percorso
all’interno del Sé, per eternare il pathos e rappresenta non solo un mito, ma un
archetipo capace di attivare l’energia profonda che vibra nel fondo dell’Anima
Universale, una entità che incarna il principio e l’essenza stessa dell’arte: dunque il
cantore non incarna solamente il poeta, il musico cioè l’artista, ma al contempo
diviene egli stesso atto creativo, creazione ispirata e quintessenza dell’Arte stessa, in
quanto espressione suprema.
Il Canto di Orfeo diviene linguaggio dell’Anima che osa esprimere l’inesprimibile.
Un viaggio iniziatico nel mondo inferiore che è Psychè, per rigenerare la scintilla
divina dell’ispirazione di cui l’essere umano è solamente uno strumento; un viaggio
dentro gli abissi dell’anima per ritornare al divino, sperimentando l’ombra che è
condizione imprescindibile per scorgere la luce ed è parte stessa della luce.
“Il mondo fu creato dalla morte, che canta il canto della morte creatrice, il quale si solidifica
in pietre e carne. Dalla quiete o morte originaria sorge il desiderio, la fame o brama come allo
spezzarsi di un uovo la creatura”. (Elémire Zolla)
L’effetto finale è di sorprendente intensità.
Progetto Erasmus KA2 Let’s Sing Opera
Partners
Eurofilm Festival Czech Republic
Ensemble San Felice Italy
Hellenic Opera Corporation Greece
Opera Lavra Ukraine
Associazione Bel Canto Foggia Italy
Umbria Cantat
Dante, Orfeo e il viaggio khthónios
L’Orfeo
Claudio Monteverdi
Regia, Video Carla Zanin
Direzione Artistica Paolo Bellocci
ENSEMBLE SAN FELICE
Direttore Federico Bardazzi
Video Alessio Bianciardi
Costumi Giulia Winter
Sound Engineer Guido Paolo Longo
Direttore di Produzione Marcello Bigerna
Orfeo Leonardo De Lisi tenore
La Musica Vivì Sykioti soprano
Pastore I Ioulia Spanou soprano
Pastore II Enrico Busia tenore
Pastore III Saverio Bambi tenore
Una Ninfa Iva Táborská (21, 23 agosto), Hee Sun Choe (22, 24) agosto soprano
Euridice Hee Sun Choe (21, 23 agosto), Iva Táborská (22, 24 agosto) soprano
Silvia, la Messaggera Ioulia Spanou alto
La Speranza Vivi Sikioti soprano
Caronte Luca Sozio basso
Proserpina Lavinia Graziani soprano
Plutone Giordano Farina basso
Tre spiriti infernali Enrico Busia, Giordano Farina, Luca Sozio
Eco Enrico Busia tenore
Apollo Enrico Busia tenore
Strumenti
Flauti, EWI Marco Di Manno
EWI Silvia Fontani
Viola da gamba Martina Weber
Tiorba, Chitarra barocca Tommaso Tarsi
Arpa Dimitri Betti
Clavicembalo Debora Tempestini
Organo Cecilia Iannandrea
con la partecipazione virtuale di Paolo Lorimer nel ruolo di Dante
Coro di Voci Bianche Let’s Sing Opera
maestro del coro Marta Salvatori
Kinesis Contemporary Dance Company
Angelo Egarese Direttore Artistico
Elena Alessia Hodor, Margherita Canetti Danzatrici
Guido Paolo Longo Sound Engineer