(AGENPARL) – ven 02 agosto 2024 Nota di Bori Tommaso (Pd)
(Acs) Perugia, 2 agosto 2024 – “La posizione del Partito Democratico sul
tema dei rifiuti è nota e condivisa: per noi serve inquadrare la questione
nel contesto ambientale generale, drammaticamente segnato dall’emergenza
climatico ambientale e dalla necessità di sviluppo sostenibile”. Lo
dichiara Tommaso Bori, consigliere e segretario regionale Pd.
“Risulta, innanzitutto, fuori dalla storia il fatto che mentre in Europa si
rivedono gli obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti al 90%
entro il 2040, la destra che governa la Regione – evidenzia Bori – pensi solo
a bruciare rifiuti come unica via per chiudere il ciclo. Con l’aggravante
di aver immaginato un inceneritore sovradimensionato rispetto alle reali
quantità di rifiuti prodotti in Umbria, costringendoci ad importarne da
fuori regione per bruciarli nel nostro territorio. Quantità destinate, per
giunta, a diminuire nel tempo in virtù sia della tendenza demografiche, che
per le nuove politiche di riduzione del packaging ed incentivazione all’uso
di materiali ecosostenibili. Per questi motivi la soluzione dell’inceneritore
in Umbria, proposta e approvata dalla destra con il nostro voto fortemente
contrario, ci pare tutt’altro che ben ponderata. Considerando, inoltre, che
esistono già impianti alimentati da combustibili derivati dalla lavorazione
dei rifiuti, già si brucia pulper da cartiera a Terni e css derivato da
rifiuti urbani a Gubbio. Altro che cuore verde d’Italia, rischiamo di
diventare il polmone nero d’Europa”.
“Servirebbe, invece, un nuovo approccio – prosegue il consigliere di
opposizione – puntando alla circolarità e al superamento discariche e
inceneritori, cambiando le modalità di produzione e di consumo investendo
sul riciclo e riuso. Il nuovo Piano dei Rifiuti promosso dalla destra non ha
visto la partecipazione delle forze economiche, sociali e associative, se non
nell’ultima fase dell’iter. A cose fatte. Incontrando per giunta il