(AGENPARL) – gio 25 luglio 2024 *Carceri: la Conferenza delle Regioni esamina informativa su emergenza
nazionale*
(aun) – Perugia 25 lug. 024 – La Conferenza delle Regioni nella seduta di
stamani, 25 luglio, ha preso in esame un’informativa sull’emergenza
nazionale carceri, nella quale, tra l’altro sono ampiamente contemplate le
problematiche già rappresentate sui competenti tavoli nazionali dalla
Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, che – da oltre un anno –
ha avviato un’interlocuzione con il Ministero della Giustizia, anche
attraverso il sottosegretario con delega al trattamento dei detenuti,
Andrea Ostellari.
Proprio in occasione della visita del 6 giugno 2023 del sottosegretario
Ostellari e poi in successivi incontri, la Presidente Tesei ha espresso
preoccupazione per la situazione carceraria in Umbria e anche per le
condizioni di lavoro della polizia penitenziaria.
Nelle scorse settimane inoltre, la presidente Tesei è intervenuta, insieme
al presidente della Conferenza Stato Regioni, Massimiliano Fedriga, ad una
riunione sull’emergenza carceri alla presenza del sottosegretario di Stato
alla presidenza del consiglio dei ministri, Alfredo Mantovano, finalizzata
all’ascolto delle Regioni, in vista della stesura del decreto carceri da
parte del Governo.
Nel corso dell’incontro la presidente Tesei ha evidenziato alcune questioni
prioritarie che richiedono un’imminente soluzione, con particolare
attenzione a quelle legate all’assistenza sanitaria dei detenuti, che hanno
portato già dagli esercizi precedenti la Regione a chiedere un riparto del
Fondo Nazionale Sanitario che tenga in debito conto il rapporto che vi è in
Umbria tra carceri e dimensione della regione.
Queste le principali criticità evidenziate:
1)la difficoltà di garantire l’assistenza sanitaria dei detenuti nelle
carceri anche per carenza di medici.
2) E’ stato rappresentato anche che, ad oggi, 400 autori di reati affetti
da disturbi mentali sono liberi in attesa di trovare un posto all’interno
delle residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (REMS).
In proposito, in attesa della realizzazione della Rems, la Regione Umbria,
la Corte d’appello e la Procura generale, le Usl 1 e 2 e le aziende
ospedaliere di Terni e Perugia, hanno siglato un protocollo d’intesa
proprio per la gestione di questi casi presso strutture intermedie.
3)Altra questione rappresentata è quella relativa alla gestione dei
detenuti dipendenti da sostanze ospitati in comunità che oltre a un costo
aggiuntivo per il sistema sanitario, necessitano di essere seguiti da
personale dei servizi dipendenze patologiche dell’Asl, il cui numero è
carente. In merito a questo punto è stato attivato un tavolo nazionale.
Relativamente ai costi di gestione dei detenuti sul fronte sanitario la
Regione Umbria al Tavolo tecnico per la revisione dei criteri di riparto
sanitario, ha presentato delle proposte che tengono conto dell’incidenza
dei costi legati ai detenuti sul sistema sanitario regionale in particolare
per le piccole regioni. E’ il caso appunto dell’Umbria che, pur essendo una
piccola regione, ospita un numero considerevole di detenuti ristretti nelle
carceri di Terni e Spoleto con il 41 bis.
Una questione spinosa quella dei costi soprattutto se si tiene conto alla
Regione Umbria nel riparto del Fondo sanitario vengono destinati 3,5 mln:
la stessa cifra da anni.
*Scheda*: In Umbria sono presenti 4 Strutture detentive:
* Perugia Capanne – Casa circondariale con capienza di 363, presenti 472
presenti due reparti detentivi maschili: penale e circondariale destinati
alla custodia esclusiva di detenuti della media sicurezza. Presente un
reparto femminile e un reparto semiliberi.
* Terni Sabbione – Casa di reclusione con capienza di 422, presenti 533
è composta da 6 sezioni maschili per detenuti appartenenti al circuito Alta
sicurezza 3, 1 sezione destinata a detenuti sottoposti a regimi
particolari, 1 sezione destinata ai semiliberi, 1 sezione accoglie donne
arrestate
* Spoleto – Casa di reclusione con capienza di 456, presenti 443 (dati sito
dei vari circuiti detentivi attualmente esiste un esubero di detenuti
afferenti al circuito dei comuni a discapito degli AS 3 (alta sicurezza).
* Orvieto – Casa di reclusione con capienza di 98, presenti 116 (dati sito
dipartimento dell’amministrazione penitenziaria del 16 luglio 2014 la Casa
di reclusione è stata trasformata in istituto a custodia attenuata.