(AGENPARL) – gio 25 luglio 2024 Il Piano Regionale dei Trasporti 2024 – 2034
La proposta del Piano Regionale dei Trasporti 2024 – 2034, recentemente preadottata dalla Giunta regionale, avvia il proprio iter di approvazione a distanza di 10 anni dalla precedente edizione (2014 – 2024).
Se la natura e le finalità generali del Piano dettate dal dispositivo legislativo rimangono immutate, il quadro esigenziale e quello programmatico progettuale hanno subito modifiche significative e, di conseguenza, anche la Visione, l’approccio progettuale, le priorità d’intervento e le politiche di accompagnamento che caratterizzano la presente edizione del PRT della Regione Umbria.
Sul versante del Quadro programmatico, la prima sfida nasce da alcune importanti novità introdotte nella fase di avvio del ciclo di programmazione euro – nazionale 2021-2027 dal Regolamento CE 1060/2021 che inserisce tra le condizioni abilitanti per l’accesso ai finanziamenti l’obbligo di disporre di uno strumento vigente di “Pianificazione completa e al livello appropriato” il quale, a livello regionale (NUTS 2), è costituito dal Piano Regionale dei Trasporti. Tra gli obiettivi che il PRT deve assumere, figura il miglioramento dell’Accessibilità alla rete dei corridoi europei da parte dei territori non direttamente serviti. Il riconoscimento di questa criticità sia a livello europeo che nazionale è frutto anche del costante impegno profuso da parte delle regioni al momento più svantaggiate, tra cui l’Umbria, nel riaffermare l’esigenza irrinunciabile e improcrastinabile di colmare un divario che, senza risposte tempestive ed efficaci, rischia di produrre conseguenze irreparabili.
Il PRT 2024 – 2034 delinea un quadro aggiornato e puntuale delle attuali criticità del sistema socio – demografico ed economico regionale da cui emerge chiaramente l’esigenza di aumentare la connettività con la rete ferroviaria AV e la sua Resilienza ed il potenziamento dell’Aeroporto San Francesco. Il piano prevede, oltre ai finanziamenti per gli sviluppi infrastrutturali dell’aerostazione, anche la realizzazione prioritaria della nuova fermata ferroviaria al suo servizio, nei pressi dell’area commerciale di Collestrada, con collegamenti ad alta frequenza mediante navette.
Nel campo dell’Alta Velocità, il PRT fa propri gli esiti del tavolo tecnico istituito per la valutazione della “migliore soluzione per l’inserimento efficace dei bacini della Toscana centro-meridionale e dell’Umbria nel reticolo dei servizi ad alta velocità mediante realizzazione di una stazione dedicata denominata “Medio Etruria” che, sulla base del livello attuale dele conoscenze, ha individuato nella soluzione “Valdichiana”, a Creti, la localizzazione più idonea. Il PRT inserisce inoltre il tema della nuova stazione AV in una strategia più ampia che, prendendo le mosse dal concetto di reticolo di servizi AV proposto dal MIT nel Protocollo istitutivo del Tavolo, evidenzia l’esigenza di una Visione di lungo periodo che, prendendo le mosse dal completamento della trasversale Orte – Falconara, avanza l’ipotesi, per il lungo periodo, di un’ulteriore stazione nei pressi di Orte.
Sul versante del trasporto delle merci, il Quadro conoscitivo alla base del PRT ha fatto emergere la parcellizzazione di questa domanda in ambito regionale e che oltre il 75% delle merci trasportate su strada in conto terzi si muove su distanze inferiori a 350 Km e quindi non intercettabili dalla ferrovia. Anche per questo, il PRT, al fine di garantire un’adeguata efficienza e sicurezza della rete stradale, si è posto l’obiettivo di completare, d’intesa con ANAS, la messa in sicurezza e la digitalizzazione dei sistemi di informazione all’utenza su tutta la viabilità extraurbana principale, e di ridurre la congestione strutturale che grava sul nodo di Perugia su cui convergono ben 4 delle arterie stradali che costituiscono questa componente di valenza strategica per la mobilità regionale. La soluzione prevista è chiaramente il Nodo di Perugia, del quale il primo stralcio, Collestrada – Madonna del Piano, è già arrivato ad una completezza progettuale che necessita solo di ratifica mediante Conferenza di Servizi. Sono inoltre già in corso le procedure per l’affidamento della revisione progettuale del secondo stralcio, per garantire un adeguato accesso da sud all’area ospedaliera del Santa Maria della Misericordia e creare una circonvallazione del capoluogo regionale.
Una parte rilevante degli interventi stradali è riservata al miglioramento dell’accessibilità delle aree interne e attualmente più svantaggiate, L’obiettivo è quello di assicurare una sostanziale coesione territoriale e adeguati livelli di accessibilità interna ad una regione che si contraddistingue per avere oltre il 30% del territorio classificato come “Aree interne” e che, anche nell’ultimo decennio, ha visto riproporsi eventi sismici che hanno riportato in primo piano l’esigenza di innalzare la Resilienza del sistema infrastrutturale regionale. Il completamento della “Tre Valli” inserito nel PRT costituisce una delle risposte più significative a questa esigenza, ma altrettanto lo sono anche il completamento della E78, così come gli interventi sulla SS 219 Pian d’Assino.
Gli interventi proposti, tutti attuabili per stralci funzionali funzionanti, sono finalizzati ad offrire una risposta agli otre 30’000 spostamenti di mezzi pesanti che interessano la nostra regione, a ridurre il numero e la gravità degli incidenti che coinvolgono mezzi pesanti sulla rete extraurbana principale (attualmente il 29% del totale su questa categoria di strade). Inoltre, nel caso specifico del nodo di Perugia, la nuova configurazione infrastrutturale consentirà di redistribuire in maniera selettiva il traffico urbano, di scambio e di attraversamento su Perugia e Ponte San Giovanni alleggerendone l’impatto sulle aree residenziali.
Un contributo importante alla riduzione del traffico di scambio tra le città principali è atteso da una radicale riorganizzazione e potenziamento del trasporto ferroviario regionale che potrà contare sul rinnovo integrale dell’infrastruttura ex FCU e la sua interoperabilità con la rete RFI su cui sono previsti importanti interventi di attrezzaggio tecnologico ed infrastrutturale. In corrispondenza di Perugia e Terni, a regime, il Piano prevede servizi a frequenza crescente man mano che ci si avvicina al capoluogo arrivando, nelle tratte a corona dei due capoluoghi, ad offrire un cadenzamento di un treno ogni 30’ durante tutto l’arco della giornata. Sia a Perugia che a Terni, la distribuzione dei passeggeri in ambito urbano è rafforzata tramite la previsione di linee di Bus Rapid Transit interconnesse con la ferrovia (nel caso di perugia anche con il Minimetrò). Le previsioni di traffico stimano una crescita di circa 90’000 passeggeri/giorno (+ 37% rispetto allo stato attuale) sulla rete regionale del trasporto pubblico a cui corrisponde una riduzione, dello stesso ordine di grandezza in valore assoluto, di spostamenti su auto privata.
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