(AGENPARL) – gio 11 luglio 2024 Il consigliere Fabio Paparelli (Pd) deposita una proposta di legge regionale
(Acs) Perugia, 11 luglio 2024 – “La legge umbra sugli appalti pubblici è
ormai datata e superata; necessita di un adeguamento alle più recenti
normative nazionali, visto il loro ruolo strategico che può rivestire anche
come leva fondamentale per sostenere l’economia, dare opportunità alle
imprese, mantenere e creare buona occupazione”. Così il consigliere
regionale Fabio Paparelli (Pd) annuncia il deposito della sua proposta di
legge che mira a modificare la 3/2010 “Disciplina regionale dei lavori
pubblici e norme in materia di regolarità contributiva per i lavori
pubblici”.
Il consigliere regionale di opposizione spiega che “una analoga proposta di
legge è ferma da oltre un anno all’Assemblea legislativa. Ho inteso
presentare un ulteriore testo, adeguato e aggiornato, per cercare di superare
questa stasi, puntando ad approvare una norma al passo con i tempi entro la
fine della Legislatura”.
Paparelli sottolinea che le modifiche alla legge hanno l’obiettivo di
implementare le azioni relative a: “qualità del lavoro e valorizzazione
della buona impresa negli appalti di lavori, forniture e servizi; contrasto
ai fenomeni di illegalità e di concorrenza sleale negli appalti; tutela
della stabilità occupazionale del personale impegnato nei vari contratti
d’appalto di servizi; agevolazione della partecipazione alle gare delle micro
e piccole imprese; garanzia della sicurezza e la regolarità del lavoro
svolto negli appalti; attuazione delle direttive europee sugli appalti
pubblici; limitazione delle gare di appalto al massimo ribasso; inserimento
delle clausole sociali nei contratti di appalto”.
“Serve inoltre adeguare – prosegue – le disposizioni della l.r. 3/2010
all’approvazione del D.Lgs. 117/2017 che ha prodotto una revisione organica
della disciplina speciale e delle altre disposizioni vigenti relative agli
enti del Terzo settore (ETS) mediante la redazione di un apposito codice che
ha riunificato all’interno di un unico quadro normativo le singole leggi
settoriali: volontariato, promozione sociale e impresa sociale. L’Umbria –
continua – deve promuovere e sostenere gli enti del terzo settore e le altre
formazioni sociali, definendo le modalità del loro coinvolgimento attivo
nell’esercizio delle funzioni regionali di programmazione, indirizzo e
coordinamento e nella realizzazione di specifici progetti, di servizio o di
intervento, finalizzati a soddisfare bisogni della comunità regionale. In
particolare, si intende rendere sistematica, disciplinandone l’ambito di
applicazione e le modalità operative, la collaborazione tra pubbliche
amministrazioni e gli enti del terzo settore, prevedendone la
regolamentazione con specifico riferimento agli istituti della
co-programmazione e della co-progettazione con l’obiettivo di sostenerne le
attività promuovendo lo sviluppo e il consolidamento della rappresentanza di
settore e valorizzando il ruolo di questi soggetti come agenti attivi di
sviluppo e coesione sociale delle comunità locali”. MP/
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/78868