(AGENPARL) – mar 25 giugno 2024 Interrogazione di Puletti (Lega). L’assessore Luca Coletto risponde:
“ieri il commissario straordinario ha approvato il nostro piano che estende
la caccia al cinghiale fino al 28 febbraio”
(Acs) Perugia, 25 giugno 2024 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha
discusso l’interrogazione dal titolo “aggiornamento delle misure di
contrasto alla peste suina africana in Umbria a seguito delle recenti novità
normative in materia”, presentata da Manuela Puletti (Lega).
Illustrando l’atto in Aula Puletti ha sottolineato come il provvedimento
interroga la Giunta per “conoscere le modalità e le tempistiche con cui
intende mettere in campo tutte le attività necessarie per prevenire
fattivamente l’eventuale infezione di peste suina africana in Umbria. Si
tratta di una malattia virale, in Italia dal 2020, che ha acceso focolai
lungo la penisola, sia negli allevamenti domestici che nei cinghiali. Il
virus si diffonde per contatto diretto tra animali, causando forti
restrizioni nella commercializzazione di carni provenienti dalle zone
dichiarate infette, con una ricaduta economica negativa sulle imprese
coinvolte. L’Umbria ad aprile 2024 ha approvato il Piano nazionale di
sorveglianza ed eradicazione 2024 per la peste suina africana, che contiene
provvedimenti per il monitoraggio ed il controllo degli oltre quattromila
seicento allevamenti di suini e cinghiali presenti. Inoltre sono stati
individuati alcuni comuni umbri dove il rischio di infezione di Psa è molto
elevato. Aree estremamente critiche sono quelle di Assisi, Perugia, Gubbio e
Castiglion del Lago mentre a rischio medio risultano i territori di Cannara,
Marsciano, Bettona, Spoleto, Città di Castello e Narni. Il commissario
straordinario per la Psa Caputo ha esortato tutte le Regioni a fare uno
sforzo per raggiungere gli obiettivi, soprattutto quelli sul numero di capi
da abbattere prefissati, che per l’Umbria nel 2024 dovrebbero essere oltre
quarantaquattromila. Viste le novità normative, sarebbe opportuno per
l’esecutivo regionale proseguire con maggiore tempestività nell’azione
di contrasto alla peste suina africana, rafforzando non solamente le misure
preventive ma anche quelle sul campo per eradicare il problema, mediante
un’attività di prelievo venatorio più ampia, che tuteli salute pubblica e
le imprese agricole, che si dedicano alla lavorazione delle carni suine
umbre, autentico fiore all’occhiello della nostra gastronomia regionale”.
L’assessore Luca Coletto ha risposto che “la Regione sta facendo tutto
quello di sua competenza per risolvere il problema. Con l’aggiornamento del
piano regionale per la specie cinghiale e l’individuazione degli interventi
urgenti per l’eradicazione della peste suina, vengono definite, tra le
altre cose, le modalità di prelievo venatorio. L’Ispra ha mosso critiche
in apparente contrasto con l’eradicazione della peste suina africana. Per
questo abbiamo sottoposto il piano al commissario straordinario per capire
come muoversi. Proprio ieri il commissario ci ha risposto ed ha espresso
parere favorevole al nostro piano, estendendo la caccia al cinghiale fino al
28 febbraio”.
Nella sua replica Puletti ha ringraziato “l’assessore Coletto e
l’assessore Morroni per aver lavorato insieme ed essere riusciti ad
arrivare ad un piano regionale che risponde alle esigenze degli agricoltori.
Che proprio oggi, davanti a Palazzo Cesaroni, stanno manifestando per il loro
futuro, con legittime richieste a partire dalla tutela delle loro culture
dalla devastazione dei cinghiali. In più occasioni hanno sollevato il timore
che la peste suina possa arrivare anche in Umbria. Hanno bisogno di risposte,
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