(AGENPARL) – ven 21 giugno 2024 Ufficio stampa
GRUPPO SCOUT SPOLETO 1: I
PROGETTI REALIZZATI DALLE
SQUADRIGLIE “VOLPI” E “ANTILOPI”
Le ragazze, tra i 12 ed i 16 anni, hanno ristrutturato un rifugio, fatto un corso
di primo intervento con gli alunni della XX Settembre, realizzato un piano di
emergenza. L’incontro con l’amministrazione comunale
La ristrutturazione di un rifugio ai Trocchi di Ocenelli. La redazione del piano di
emergenza per il rifugio di Monteluco nell’area dell’ex tiro a volo. Un corso di formazione
per il primo intervento dedicato agli alunni della scuola elementare. Nel mezzo
appuntamenti di raccolte fondi per poter realizzare gli interventi.
Le protagoniste di queste iniziative, guidate dai capi reparto Antonello Gjoni e Flavia
Bonifacio, sono state le ragazze delle squadriglie “Volpi” e “Antilopi” del gruppo Scout
Spoleto 1, appartenente all’AGESCI, che mercoledì scorso hanno ricevuto dal sindaco
Andrea Sisti e dalla Giunta comunale gli attestati per i progetti realizzati.
“Avete messo alla prova voi stesse, lavorando in gruppo e dimostrando capacità e
volontà di spendersi per gli altri e a favore del nostro territorio – sono state le parole del
sindaco Andrea Sisti – È un piacere vedere ragazze così giovani e così impegnate. Vi
facciamo i complimenti per quanto siete state in grado di realizzare, perché nel percorso
di crescita e di maturazione questa esperienza resterà come un passaggio importante
della vostra vita”.
Si tratta di ragazze tra i 12 ed i 16 anni, che nel loro percorso di formazione hanno
lavorato in gruppo individuando gli interventi da fare ed organizzando il lavoro per
portarli a termine.
La squadriglia “Volpi”, composta da Maria Chiara Nannucci, Greta Giannetti, Sveva
Cordiano, Maria Vittoria Zuccari e Matilde Ferranti, ha recuperato il rifugio presente ai
Trocchi di Ocenelli che versava in stato di abbandono, lavorando per circa due mesi nei
weekend e realizzando oggetti da vendere per la raccolta fondi effettuata all’esterno
della Chiesa di San Pietro extra moenia e del Sacro Cuore. Un percorso finalizzato
all’acquisizione di competenze in attività artigianali, che ha permesso a queste cinque
ragazze di sistemare le finestre, tinteggiare le pareti e riparare gli interni ormai rovinati.
Oggi il rifugio, ultimati i lavori, è perfettamente fruibile ed utilizzabile.