(AGENPARL) – mer 22 maggio 2024 Comunicato stampa
LA COMUNICAZIONE INTERCULTURALE DI CIBI E PRODOTTI AGROALIMENTARI NON É UN
PROCESSO SCONTATO: SE N’È PARLATO IN UN CICLO DI SEMINARI DEL CORSO DI LAUREA
MAGISTRALE IN MANAGEMENT E CULTURA ITALIANA DEL CIBO
Perugia, 22 maggio 2024 [SG] Si è concluso ad inizio settimana il ciclo di seminari svoltosi
nell’ambito del Corso di Laurea Magistrale in Management e Cultura Italiana del Cibo, dedicato alla
comunicazione interculturale a tavola ed organizzato da Roberto Dolci, titolare in esso
dell’insegnamento di Cibo e Comunicazione Interculturale.
Il ciclo d’incontri è stato animato da tre esperti di settore che hanno testimoniato al pubblico le
opportunità e difficoltà incontrate nel comunicare fuori dall’Italia tre, tra prodotti e processi, tipicissimi della
cultura italiana del cibo: il vino, la ristorazione e le tecnologie alimentari.
Protagonista del primo appuntamento è stato Giuseppe Santarelli, North America export and sales
manager di Avignonesi, storica e blasonata cantina toscana, il quale ha approfondito il rapporto che la
cultura nordamericana ha con il vino, e in specie il dato relativo al nostro vino quale status-symbol e cifra
tutta italiana del saper vivere. Il suo messaggio agli operatori è stato dunque: “Proporre un vino italiano
significa proporre un’idea del nostro paese, vendere una vacanza in un calice….”
Relatore del secondo incontro è stato lo chef Giuseppe Rosati, Owner and partner di C&P partners,
con una lunga esperienza nel campo della ristorazione a fianco di Lidia e Joe Bastianich.
Rosati ha spiegato al pubblico come comunicare e proporre il cibo italiano negli Stati Uniti
valorizzandone gli aspetti culturali e identitari e rendendolo di fatto un ambasciatore del nostro paese.
Ordinario di Scienze e Tecnologie Alimentari all’Università di Camerino ed esperta di livello
internazionale, Elena Vittadini, ha animato il terzo appuntamento parlando ai convenuti del rapporto tra
scienziati alimentari e società, consumatori e aziende. Focus della sua conferenza è stato il dialogo tra
scienza, opinioni e credenze in fatto di cibo e preparazioni culinarie, che è spesso difficile e non di rado
conflittuale.
Oltre al pubblico hanno partecipato ai tre seminari gli studenti del Corso di Laurea Magistrale in
Management e Cultura Italiana del Cibo e dei corsi triennali MICO (Made in Italy, Cibo e Ospitalità di
UNISTRAPG) e ECOCAL (Corso di laurea in Economia e cultura dell’alimentazione di UNIPG). Il corso
di laurea magistrale in Management e cultura italiana del cibo è proposto in collaborazione tra l’Università
degli studi di Perugia e l’Università per Stranieri di Perugia e, come ha sottolineato Andrea Marchini, suo
coordinatore, rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra due istituzioni formative e un percorso di
studio innovativo e qualificato che indaga cibo e alimentazione nei loro aspetti tecnici ed economici, ma
anche umanistici e culturali.
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