Il Giornale Dell'Umbria
Image default
Politica Interna

Lettera aperta al Ministro della Giustizia Carlo Nordio e al Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti

Egregi Ministri Nordio e Giorgetti,

Vi scrivo per richiamare la vostra attenzione sull’articolo pubblicato da Agenparl il 17 maggio 2024, intitolato “Nessuno vuole chiudere il buco nero delle aste giudiziarie: Così il denaro resta non tracciabile”? (Agenparl)?. L’articolo evidenzia gravi problematiche legate alla tracciabilità dei fondi nelle aste giudiziarie, creando un ambiente favorevole per evasori fiscali e organizzazioni criminali.

Nonostante le modifiche introdotte dalla Riforma Cartabia e le nuove norme antiriciclaggio, permangono lacune significative che permettono a individui corrotti di sfruttare le aste giudiziarie per riciclare denaro e nascondere l’origine illecita dei fondi. La complessità delle operazioni e la mancanza di trasparenza rendono difficile per le autorità identificare i reali proprietari degli immobili, favorendo la manipolazione dei prezzi e ostacolando il lavoro delle istituzioni incaricate del controllo.

Chiediamo un intervento deciso per rafforzare la tracciabilità e la trasparenza delle transazioni nelle aste giudiziarie. È necessario implementare misure più rigorose e un sistema di monitoraggio efficace che renda visibili i flussi finanziari e garantisca che i proventi illeciti non trovino rifugio nel settore immobiliare. Solo con un impegno congiunto di tutte le parti coinvolte sarà possibile ridurre le infiltrazioni criminali e proteggere l’integrità del mercato immobiliare.

Confidiamo nella vostra sensibilità e determinazione nell’affrontare queste criticità.

Related posts

Editoriale. Affrontare la disinformazione e la propaganda per proteggere la democrazia e i diritti Umani

Luigi Camilloni

Perugia, Stefano Vinti (Umbrialeft): Letta alleato con Berlusconi, l’ho sento con le mie orecchie. Serve un nuovo soggetto politico della sinistra

floriana

Cultura, Editoriale: La lettera di Gaetano Salvemini a Carlo Placci. «La rassegnazione è la filosofia dei soddisfatti». Servono ancora le voci libere nel panorama democratico? E’ ancora lecito dubitare? E’ l’era della Scienza o della Scemenza? Solo gli allocchi possono guardare al Futuro con ottimismo?

Luigi Camilloni