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Editoriale. La morte di Raisi, Abdollahian evoca echi di misteriosi incidenti di elicotteri

L’uscita dalla scena politica del presidente iraniano Ebrahim Raisi e del suo ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian ha sollevato molte domande, portando alla mente una serie di misteriosi incidenti di elicotteri che hanno causato la morte di figure politiche e militari di rilievo, molti dei quali rimangono ancora oggi irrisolti.

Per 14 ore, l’attenzione del mondo si è concentrata sulla provincia dell’Azerbaigian orientale, nel nord-est dell’Iran. Dall’annuncio della scomparsa dell’elicottero che trasportava Raisi in una zona montuosa, fino alla conferma ufficiale della loro morte nelle prime ore di lunedì mattina, gli iraniani hanno vissuto un periodo di intensa apprensione, consapevoli delle gravi implicazioni politiche e sociali di questo evento.

Questo scioccante incidente rievoca ricordi di tragedie passate legate ad incidenti di elicotteri che hanno avuto un impatto significativo sia a livello regionale che globale. Uno degli incidenti più noti è lo schianto dell’elicottero di John Garang nel 2005, avvenuto poco dopo che era diventato il primo vicepresidente del Sudan. Questo incidente suscitò molte speculazioni e lasciò un vuoto di leadership in un momento cruciale per il paese.

Un altro caso misterioso è la morte dell’ex ministro della Difesa iracheno Adnan Khairallah nel 1989. Anche qui, le circostanze dell’incidente non furono mai del tutto chiarite, alimentando sospetti e teorie cospirative.

In Iraq, il destino del presidente Abd al-Salam Arif, morto nel 1966 quando il suo elicottero di fabbricazione sovietica si schiantò in circostanze sospette, rimane un episodio oscuro. Tre anni dopo aver preso il potere, la sua morte in un incidente non del tutto spiegato sollevò dubbi sulla stabilità politica del paese e sulle reali cause del disastro.

Anche l’assassinio dell’ex primo ministro libanese Rashid Karami nel 1987, durante la guerra civile libanese, sottolinea la gravità e la complessità di tali incidenti, che spesso si intrecciano con dinamiche politiche e conflitti regionali.

Non solo gli incidenti di elicotteri, ma anche quelli aerei hanno mietuto vittime illustri tra i leader mondiali. L’uccisione nel 2023 del leader del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, e la morte dell’ex presidente pakistano Muhammad Zia-ul-Haq nel 1988 sono solo alcuni esempi che sottolineano i rischi mortali affrontati dalle figure di spicco.

La tragica morte del presidente ecuadoriano Jaime Roldós Aguilera nel 1981, quella del presidente polacco Lech Kaczy?ski nel 2010, del presidente macedone Boris Trajkovski nel 2004 e del presidente mozambicano Samora Machel nel 1986, solleva ulteriori interrogativi sulle circostanze delle loro scomparse, spesso avvolte da un alone di mistero.

Yasser Arafat, il defunto leader palestinese, scampò per un pelo alla morte nel 1992 quando il suo aereo effettuò un atterraggio di emergenza nel deserto libico, evidenziando quanto siano precari e rischiosi i viaggi aerei per le figure politiche.

Questi incidenti, compresa la recente tragedia che ha colpito Raisi e Abdollahian, servono a ricordare i pericoli intrinseci della leadership politica e i misteri che spesso avvolgono la morte di figure di spicco. Rimangono domande senza risposta e speculazioni dilaganti, mentre il mondo osserva e cerca di comprendere le vere cause dietro questi fatali eventi.

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